WTA Istanbul: Mertens costretta al ritiro. Tomljanovic passeggia nel derby aussie

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WTA Istanbul: Mertens costretta al ritiro. Tomljanovic passeggia nel derby aussie

Martic vince la maratona contro Kalinina. In scioltezza Tsurenko, si salva Cirstea contro Rus

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Ajla Tomljanovic - Istanbul 2022 (Instagram - @tennischampist
Ajla Tomljanovic - Istanbul 2022 (Instagram - @tennischampist)
 

Si completa nella giornata di oggi il tabellone aggiornato agli ottavi di finale della Istanbul Cup, torneo appartenente alla categoria WTA 250. La notizia principale del giorno è il ritiro di Elise Mertens, finalista della scorsa edizione, nel corso del suo match d’esordio contro Rebecca Peterson (n.76 WTA): il 2022 si conferma una stagione da dimenticare finora per la belga, incapace di spingersi oltre i quarti di finale di un torneo, occasione comunque verificatasi una sola volta. Numeri inusuali per una tennista che vanta 6 titoli WTA in bacheca e siede attualmente alla posizione 23 del ranking. Al netto del ritiro, occorso in pieno svolgimento di secondo set, va detto che la strada era già molto in salita per la prima favorita del seeding; e dire che l’inizio del match era stato incoraggiante, con la belga avanti nel punteggio per tutta la durata del parziale, fino al 5-3. Poi, il black-out, compreso un turno di servizio perso a 0, che ha concesso alla svedese di portarsi a casa il set: nella seconda partita arriva invece il MTO, dopo il quale Mertens è costretta ad arrendersi sul punteggio di 7-5 4-1 in favore di Peterson. Con la numero 1 del torneo fuori dai giochi si apre quindi uno spiraglio nella parte alta di tabellone, dove proverà ad approfittarne Ajla Tomljanovic, che vede i piani della sua giornata cambiati alla notizia del forfait della sua avversaria Alison Van Uytvanck: la belga si ritira a poche ore dal suo esordio nel torneo a causa di un’indisposizione e consente alla 22enne Jaimee Fourlis di giocarsi le sue chances nel derby, da lucky loser. Purtroppo per lei il match dura poco più di un’ora, e vede Ajla in grande spolvero: 6-1 6-3 il risultato finale con il quale l’australiana approda al secondo turno.

Ad attenderla c’è Lesia Tsurenko, la quale sembra finalmente aver trovato un po’ di tranquillità ed è rientrata in attività dopo il recente appello sui suoi canali social. L’ucraina supera l’esame Anna Karolina Schmiedlova in scioltezza, anche lei in poco più di un’ora, e si regala almeno un altro giorno in terra turca. Chi ha impiegato un po’ di tempo in più per vincere il suo match è stata Petra Martic, che estromette la testa di serie numero 4 Anhelina Kalinina al termine di una maratona che sfiora le tre ore di gioco: e dire che la partita non sembrava aver più molto da raccontare dopo che l’ucraina, favorita alla vigilia, era avanti nel punteggio per  6-3 3-1. Ad aggravare ulteriormente il quadro clinico della croata si aggiungono le ben quattro palle break da fronteggiare nel game più lungo del match, ma è proprio lì che la partita svolta. Il game fiume verrà poi vinto da Martic, che infila una serie di quattro giochi consecutivi proprio quando Kalinina serve per chiudere la partita. Il terzo parziale vede una serie di capovolgimenti di fronte e trova la sua risoluzione nel tie-break, dove l’ucraina non riesce a sfruttare l’ottima percentuale di prime e cede il passo per il 3-6 7-5 7-6(5) finale. Per Martic adesso si profila l’ostacolo Anastasia Potapova, che ha ragione dell’esordiente Nikola Bartunkova, classe 2006: c’è da sperare per la croata che la maratona non lasci scorie nel prossimo turno. Una delle poche teste di serie della parte alta a restare ancora in gioco è Sara Sorribes Tormo, vincitrice in due set sulla qualificata cinese Wang Qiang, cosa che non si può dire della connazionale Nuria Parrizas-Diaz, che solo ieri aveva escluso dal torneo la nostra Martina Trevisan. Infine, la qualificata austriaca Julia Grabher (n.194 WTA) si aggiunge alla lista delle sorprese di giornata ed elimina la grande favorita Jil Teichmann, che aveva in dote il quinto seeding del tabellone, con un doppio 6-4. In chiusura di programma sofferta vittoria per la seconda testa di serie, Sorana Cirstea che ha impiegato più di due ore e mezza per avere la meglio sull’olandese Rus, un successo che le vale i quarti di finale contro la già citata sorpresa Grabher.
Rus ha avuto due match point in un infinito decimo gioco del terzo set prima di cedere: 3-6 6-1 7-5 il punteggio finale.

QUI IL TABELLONE AGGIORNATO DEL WTA 250 DI ISTANBUL

 

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ATP Miami LIVE: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz in campo

Seguite con noi il nuovo capitolo dell’appassionante rivalità Sinner-Alcaraz

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Jannik Sinner – ATP Miami 2023 (foto Ubitennis)

1.11 – Greg Allensworth: “Ready, play”.

1.06 – Sinner e Alcaraz sono al warm-up. Carlos ha vinto il sorteggio e scelto di rispondere.

 

Medvedev in finale, battuto Khachanov

Sinner-Alcaraz, il sesto atto

Sinner in semifinale: la diretta Facebook di Luca & Vanni

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WTA Miami: Kvitova, prima finale al Sunshine Double

Petra Kvitova vince in rimonta il primo set poi chiude di slancio il secondo sconfiggendo Sorana Cirstea. Per lei l’ostacolo Rybakina per tentare il ritorno in Top 10

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Petra Kvitova - Miami 2023 (foto Ubitennis)

(da Miami il nostro inviato)

[15] P. Kvitova b. S. Cirstea 7-5 6-4

 

Nella sua novantanovesima apparizione in un torneo WTA 1000 Petra Kvitova è riuscita a raggiungere la sua prima finale al Miami Open sconfiggendo in due set una delle giocatrici più calde di questo periodo di stagione, la rumena Sorana Cirstea.

Un irresistibile strappo tra la fine del primo set e l’inizio del secondo che le ha permesso di vincere sette giochi consecutivi ha deciso la partita in favore della ceca, che dopo aver iniziato il match sbagliando un po’ troppo alla ricerca di angoli molto accentuati, ha poi messo a fuoco il mirino ed è stata assolutamente irresistibile facendo letteralmente a brandelli la seconda dell’avversaria (2 punti su 13 per un 15% nel primo set, per poi chiudere con un globale 26% a fine match).

PRIMO SET – Inizio di partita molto equilibrato tra due giocatrici che si conoscono molto bene, essendosi incontrate già 10 volte in oltre un decennio a tutte le latitudini e su tutte le superfici. Kvitova provava a sfruttare le sue traiettorie mancine tagliando il campo con angoli molto acuti. La ceca arrivava per prima alla palla break, ma Cristea rispondeva alla situazione molto bene. Sul 3-2 era Cirstea che con tre splendide risposte vincenti (o quasi) si conquistava tre palle break, tutte però annullate da colpi lungolinea di Cirstea che mancavano il bersaglio. Sulla quarta però il suo rovescio incrociato finiva in corridoio concedendo il primo allungo alla rumena.

Kvitova continuava imperterrita a cercare gli angoli, ma la precisione le faceva difetto, e Cirstea, dopo che i suoi fan erano stati redarguiti dall’agente di Kvitova per aver fatto rumore tra la prima e la seconda di servizio, rimontava da 0-30 issandosi 5-2.

Nel game in quale Cirstea serviva per il set sul 5-3, Kvitova trovava tre splendidi colpi risalendo da 40-15 a palla break, ma mancava poi la risposta sul punto decisivo. Due punti più tardi le andava meglio, affondando il rovescio dell’avversaria con un lungolinea e recuperando il break di svantaggio per il 5-4.

Con un parziale di 13 punti a 1, Kvitova rivoltava il set come un calzino recuperando il break di svantaggio e mettendosi nella posizione di servire per il set sul 6-5. Anche per la ex campionessa di Wimbledon servire per il set non era una cosa banale: un doppio fallo e un gratuito da fondo la portavano 0-30, ma quattro punti consecutivi le consentivano di chiudere il parziale 7-5 dopo 58 minuti di gioco, 16 minuti più tardi rispetto ai set point avuti da Cirstea.

SECONDO SET – La furia di Kvitova non si arrestava anche nel secondo parziale: portava a sette i giochi consecutivi vinti sprintando subito sul 2-0. Petra sembrava incapace di sbagliare, tutti i suoi colpi finivano sulla riga, tanto da indispettire un po’ Cirstea che chiamava “il falco” per controllare il punto di rimbalzo della palla. Sullo 0-2 15-40, con due chance del secondo break, la rumena aveva un’impennata d’orgoglio e metteva a segno quattro vincenti per rimanere in scia dell’avversaria.

Da lì in poi però Kvitova diventava sempre meno trattabile sui suoi servizi, arrivava a servire per il match sul 5-4 quando sciupava il primo match point con un doppio fallo, ma sul secondo una micidiale curva mancina le consegnava la sua prima finale a Miami per tentare di conquistare il suo nono titolo WTA 1000.

Con questo risultato Kvitova è sicura di risalire almeno al n.11 del ranking WTA lunedì prossimo, e potrà rientrare nelle Top 10 in caso di vittoria del torneo. Nel match decisivo di sabato (ore 15 locali, le 21 in Italia), Kvitova affronterà Elena Rybakina, contro la quale ha disputato due incontri, peraltro piuttosto recentemente (a Ostrava a fine stagione nel 2022 e lo scorso gennaio ad Adelaide), portando a casa una vittoria nell’ultima occasione.  

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Inizia la “Wild Card Challenge”: in palio posti in tabellone al Roland Garros per i tennisti americani

Continua la collaborazione fra USTA e FFT: verranno scelti un tennista e una tennista statunitensi in base ai punti ottenuti nelle prossime cinque settimane

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Court Philippe-Chatrier - Roland Garros 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)

Inizia lunedì 3 aprile la “Wild Card Challenge”: quattro settimane di tennis ATP e cinque di tennis WTA sulla terra battuta europea durante le quali sarà costituita una sorta di Race to Paris riservata ai soli tennisti americani, da cui sono esclusi coloro ammessi in tabellone direttamente o con il ranking protetto o sono in top 50 all’inizio della sfida. Colui e colei che avranno ottenuti più punti in classifica verranno premiati con una wild card per il secondo grande slam della stagione; In caso di arrivo a pari punti, otterrà la wild card il giocatore col miglior ranking la settimana immediatamente successiva alla scadenza delle quattro/cinque settimane. 

Continua così la stretta collaborazione fra la federazione americana, la USTA, e quella francese, la FFT, che si ripeterà a parti invertite in occasione dello US Open. Tempo fino al 24 aprile (o al primo maggio), dunque, per ottenere in un massimo di tre eventi ATP o WTA il maggior numero di punti possibili. L’iniziativa va avanti dal 2012, e ha visto guadagnare un pass per il torneo a nomi ben noti: Shelby Rogers (2013), Frances Tiafoe (2015), ma anche Tommy Paul (nel 2019). 

2022: Michael Mmoh (1R); Katie Volynets (2R) 

 

2019: Tommy Paul (1R); Lauren Davis (2R) 

2018: Noah Rubin (1R); Taylor Townsend (2R) 

2017: Tennys Sandgren (1R); Amanda Anisimova (1R) 

2016: Bjorn Fratangelo (2R); Taylor Townsend (2R) 

2015: Frances Tiafoe (1R); Louisa Chirico (1R) 

2014: Robby Ginepri (1R); Taylor Townsend (3R) 

2013: Alex Kuznetsov (1R); Shelby Rogers (2R) 

2012: Brian Baker (2R); Melanie Oudin (2R) 

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