Nick Kyrgios accusato di percosse dalla ex-fidanzata

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Nick Kyrgios accusato di percosse dalla ex-fidanzata

In caso di condanna, il tennista australiano Kyrgios rischierebbe fino a due anni di reclusione

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Nick Kyrgios - Wimbledon 2022 (foto @bet365_aus)
 

In questi giorni, a Wimbledon, Nick Kyrgios ha “una grande opportunità”, come lui stesso ha riconosciuto dopo aver staccato il biglietto per i quarti di finale dove troverà il cilemo Cristian Garin. Il prossimo mese, a Canberra, lo stesso Kyrgios affronterà un’accusa di percosse (common assault) presentata dalla sua ex Chiara Passari, secondo quanto riporta il quotidiano The Canberra Times.

L’episodio risalirebbe allo scorso dicembre, mentre un paio di mesi prima la polizia era dovuta intervenire in seguito a una violenta lite fra i due nella stanza dell’hotel dove stavano trascorrendo la quarantena al rientro in Australia. In quell’occasione, la dichiarazione delle autorità fu: “Non sono stati riscontrati reati e le due parti trascorreranno la quarantena in camere separate“. Ora, stando appunto a quanto riporta il quotidiano australiano, il ventisettenne di Canberra dovrà comparire in tribunale fra meno di un mese per rispondere dei presunti fatti: “La polizia del Territorio della Capitale Australiana può confermare che un uomo di ventisette anni di Watson [sobborgo di Canberra] comparirà in tribunale il 2 agosto in relazione a un’accusa di ‘aggressione semplice’ in seguito a un episodio del dicembre 2021”.

Il reato può comportare anche la reclusione fino a due anni e sembra che Nick sia consapevole della gravità della vicenda. “È nel contesto di una relazione domestica. La natura dell’accusa è grave e il signor Kyrgios prende l’accusa molto seriamente” ha detto l’avvocato Jason Moffett confermando al Canberra Times di essere stato informato della situazione. “Dal momento che la questione è dinanzi al tribunale… lui non ha commenti a questo punto, ma con il tempo diffonderemo un comunicato stampa”.

Un altro tennista, dunque, alle prese con accuse mosse da una ex fidanzata, dopo Thiago Seyboth Wild, Nikoloz Basilashvili e Alexander Zverev. Nel caso del tedesco le accuse sono rimaste fuori dai tribunali, ma il clamore suscitato dal “caso Sascha” aveva indotto l’ATP ad annunciare una revisione della propria policy in materia di abusi.

Aggiornamento

Non ci ha messo molto ad arrivare il comunicato stampa di cui l’avvocato Moffett aveva anticipato la diffusione. A un pugno di ore dall’uscita del primo articolo sull’argomento, ecco cosa scrive Pierre Johannessen, socio dello studio Johannessen Legal. Studio che, oltre a Canberra e Melbourne, ha una sede anche a San Antonio nel Texas, nel caso che a qualcuno sembrasse strana la parte sopra il comunicato su Kyrgios riguardante gli Apache.

“I titoli secondo cui Nick Kyrgios è stato ‘accusato’ non sono accurati.

Al momento, le accuse non sono considerate come fatti dal Tribunale e il signor Kyrgios non è considerato accusato [charged, nell’originale] di un reato fino alla prima udienza.

Fino a che il Tribunale non acconsente che il Pubblico Ministero proceda con un’accusa e che l’accusa portata dinanzi al Tribunale debba essere applicata alla persona chiamata in giudizio, può essere fuorviante per il pubblico descrivere gli ‘ordini di comparizione’ se non come una disposizione formale a presentarsi per affrontare le accuse, l’esatta natura delle quali non è né certa a questo punto né confermata dal Pubblico Ministero o dal signor Kyrgios.

Mentre il signor Kyrgios si impegna ad affrontare qualsiasi e ogni accusa una volta chiarite, prendere sul serio la vicenda non giustifica alcuna interpretazione sbagliata dell’iter che deve seguire il signor Kyrgios.”

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