Novak Djokovic: "Non andrò in America se non avrò il permesso, non è la fine del mondo"

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Novak Djokovic: “Non andrò in America se non avrò il permesso, non è la fine del mondo”

Così il campione serbo: “Voglio andare in ogni Paese dove posso giocare, sono un giocatore di tennis, non faccio politica”

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Novak non è uno che fa lo stesso errore due volte. Se qualcuno si stesse chiedendo se per gli US Open Djokovic abbia in serbo un colpo di teatro in stile Australia, con la contestata esenzione medica poi rifiutata dal governo federale, è lui stesso a mettere in chiaro le cose: “State tranquilli che non rivedremo la stessa situazione vista in Australia perché non andrò in America se non avrò il permesso – ha affermato Djokovic in un evento pubblico in Serbia –. In Australia ad inizio anno successe un fatto spiacevole. Molte persone probabilmente pensano che io abbia forzato le cose cercando di entrare in Australia senza i documenti necessari per farlo, ma questo non è vero ed è stato dimostrato in tribunale“.

Proseguendo nella sua arringa Nole afferma che quello che è successo in quel torrido gennaio australiano era stato fatto in buona fede: “Adesso non mi recherei mai in un Paese senza avere i documenti in regola per entrare. Vi assicuro che anche in Australia è stato così, avevo il permesso, avevo un esenzione per il vaccino. Molte altre persone entrate in Australia nei dieci giorni precedenti al mio arrivo con gli stessi documenti non avevano avuto problemi”. Certo il suo obbiettivo è ancora quello di partecipare all’ultimo slam americano, quello che l’anno scorso gli è stato sottratto da Daniil Medvedev, impedendogli di coronare quel Grand Slam appannaggio di pochissimi.

VOGLIO ANDARE A NEW YORK” – Stando alle parole di coach Ivanisevic: “Fino a quando Biden non cambia idea noi aspettiamo. Nole invece è più pragmatico: “Voglio andare a New York e andare in America. Voglio andare in ogni Paese dove posso giocare, sono un giocatore di tennis, non faccio politica, non mi occupo di altre cose perché non mi interessa. Ho le mie opinioni e le sostengo. Rispetto tutti e tutto e mi aspetto che anche gli altri rispettino le mie decisioni. Se avrò il permesso andrò a New York, altrimenti no, non sarà la fine del mondo. Sono ancora giovane, ho ancora tanti anni di carriera davanti a me”.

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