Serena Williams: "Amo giocare a tennis, ma so di non poterlo fare per sempre"

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Serena Williams: “Amo giocare a tennis, ma so di non poterlo fare per sempre”

“Sono sempre più vicina alla luce in fondo al tunnel” scherza Williams. “Mentalmente non sono ancora al livello che desidero”

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Serena Williams - Eastbourne 2022 (foto @the_LTA)
 

Una disinvolta e raggiante Serena Williams si è presentata ai microfoni della sala stampa del Nationa Bank Open, dopo la prima vittoria in singolare arrivata a 430 giorni dalla precedente: la statunitense infatti ha battuto Parrizas Diaz 6-3 6-4 raggiungendo il secondo turno del WTA 1000 canadese.

A questo punto della tua carriera o della tua vita cos’è che continua a guidarti o ti fa venire fame in questo sport?

Non lo so. Immagino che ci sia solo una luce alla fine del tunnel. (Ride) Non lo so, direi che sono sempre più vicina alla luce, quindi… (ride). Sì, è così, ultimamente è stato così per me. Non vedo l’ora di arrivare a quella luce.

In che senso una luce?

La libertà. Amo giocare a tennis, per me è fantastico, ma so di non poterlo fare per sempre.

Come si è sentita durante la partita? Il tifo del pubblico l’ha aiutata?

Mi sono sentita bene, tornare a competere era quello che dovevo fare. Mentalmente non sono ancora al livello che desidero, ma è normale dopo aver giocato così poco negli ultimi due anni e scendere in campo mi aiuta a progredire sotto questo punto di vista. Fisicamente mi sento molto meglio in allenamento, sto aspettando di sentire buone sensazioni anche in campo, deve scattare quel clic.

Quanto è stato importante giocare davanti a Olimpia? Probabilmente è in un’età in cui ricorderà di aver visto la mamma in campo.

Vero, ero super emozionata perché non aveva mai assistito dal vivo a un mio match. Scorgendola in tribuna a un certo punto sono entrata in modalità mamma, chiedendomi: c’è il sole, ha la crema protettiva? E poi mi sono detta di rimanere calma (sorride), non era il caso di sbattere a terra la racchetta. In ogni caso sono contenta che questa prima volta sia avvenuta a Toronto.

Molte giovani giocatrici ne hanno parlato proprio in questi giorni: come ci si sente a sapere di aver avuto un impatto sulla crescita tennistica di ragazze come Gauff, Swiatek e Fernandez?

È una bella sensazione, lo so perché è capitato anche a me avere delle persone di riferimento. Sono contenta che sia così e da parte mia continuerò a incoraggiarle per fare in modo che lascino il segno e diventino sempre migliori.

Il tabellone completo del WTA 1000 di Toronto

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