ATP Montreal: tra schiena, stanchezza e un Hurkacz molto attento, si ferma la corsa di Kyrgios

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ATP Montreal: tra schiena, stanchezza e un Hurkacz molto attento, si ferma la corsa di Kyrgios

Hubert Hurkacz batte di nuovo in tre set l’australiano, apparso insofferente sin dai primi punti. Quarta semifinale a livello ‘mille’ per il polacco

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Hubert Hurkacz – ATP Montreal 2022 (foto via Twitter @OBNmontreal)
 

Alla 18esima partita (doppio compreso) in 15 giorni, Nick Kyrgios ha ceduto di testa e fisico. Nei quarti di finale del 1000 di Montreal l’australiano ha giocato un match all’insegna della fretta e delle smorfie per alcuni acciacchi (in particolare alla schiena) e, oltretutto, si è trovato di fronte un Hurkacz che non ha regalato praticamente nulla e si è aggiudicato l’incontro con il punteggio di 7-6 6-7 6-1. In più, nel set decisivo Nick si è più volte lamentato per l’eccessiva lunghezza del toilet break dell’avversario tra secondo e terzo parziale.

Si ferma così a nove la striscia di vittorie consecutive dell’attuale numero 37 del mondo (da lunedì tornerà però nella top 30 dopo due anni e mezzo), mentre Hubert conquista la quarta semifinale in un Masters 1000 e la dodicesima nel circuito maggiore. In questo modo il polacco conserverà un posto in top ten e farà un altro passo in avanti nella classifica Race (sarà come minimo al nono posto).

[8] H. Hurkacz b. N. Kyrgos 7-6 (4) 6-7 (5) 6-1

Primo quarto di finale al National Bank Open by Rogers di Montreal. Sul centrale si affrontano l’uomo del momento Kyrgios e la testa di serie numero 8 Hurkacz che ha battuto Nick ad Halle a giugno. L’avvio di match è abbastanza soporifero. La faccia dell’australiano non sembra quella iperconcentrata con cui si era presentato in campo ieri con De Minaur, ma anzi appare piuttosto insofferente. Nick ha quasi l’atteggiamento di di chi si è svegliato da poco con la schiena bloccata e avrebbe preferito avere qualche ora in più prima di andare in ufficio. Non a caso la sua radio è stranamente spenta e nel secondo e nel quarto gioco batte per due volte il record di rapidità nell’andare al servizio dopo la fine del punto precedente e Hubert non sembra contentissimo.

Nel frattempo, dopo dieci minuti abbondanti senza particolari spunti, il finalista dell’ultimo Wimbledon inizia a regalare spettacolo con i drop shot e, approfittando anche di qualche errore del polacco, si porta a palla break. Hurkacz, però, si salva con servizio e dritto. Nick, comunque, continua a sembrare abbastanza disinteressato rispetto al match, ma ciononostante annulla con naturalezza disarmante la prima opportunità di break anche per Hubi. Quest’ultimo viene condizionato dal ritmo tenuto dall’avversario (che i raccattapalle fanno fatica a seguire) e finisce con l’andare anche lui a velocità sostenute. Non ci sono scambi prolungati e così si arriva al tie-break dopo soli 33 minuti. Kyrgios ha fretta e nessuna energia mentale per recuperare il mini-break regalato con un doppio fallo. Hurkacz allora suggella il set con una risposta anticipata di rovescio che lascia fermo l’avversario.

L’australiano rientra in campo con lo stesso atteggiamento, spiegato perfettamente dall’andamento dei primi game del nuovo set: Nick prima infila tre punti straordinari con il dritto che lo portano ad avere altrettante chance di break, poi non riesce in alcun modo a lottare nei punti successivi; viceversa nel terzo game quando sembra prima inerme di fronte alla risposta di Hubert e poi annulla senza problemi due palle break. L’impressione è che se Kyrgios restasse attento per più di 3 minuti di fila potrebbe operare un allungo decisivo. Hurkacz ha comunque il grande merito di rimanere sempre concentrato e di non regalare nulla all’avversario, giocando a tratti anche molto bene con ottime verticalizzazioni dal lato del rovescio.

Non ci sono altre palle break dopo le chance avute da entrambi tra il secondo e il quarto gioco (da quel momento solo sei punti in otto game per i ribattitori) ed è quindi inevitabilmente di nuovo tie-break. Qui il livello si alza: Nick, anche spinto dal pubblico che vuole il terzo set, appare finalmente interessato e sebbene esageri con le palle corte lotta su quasi ogni punto. Il primo mini-break – poi recuperato da Hubert – lo ottiene con l’aiuto di un incredibile doppio nastro sullo stesso colpo, mentre il secondo grazie ad un errore al volo del polacco dopo un attacco in controtempo che dà due set point all’australiano. Arriva quindi puntuale l’ace con cui Nick si aggiudica il parziale.

Nonostante il toilet break di quasi 10 minuti di Hurkacz, il terzo set inizia dopo nemmeno un’ora e mezzo di partita. Kyrgios non sembra aver gradito la pausa prolungata e quando va a servire per la prima volta nel parziale commette due doppi falli, sbaglia la direzione di un attacco apparentemente comodo e serve una delle prime più lente della sua vita (complice la schiena non al meglio, come apparso fin dai primi punti). Il risultato è il primo break della partita, a favore del numero 10 del mondo. L’australiano allora inizia a lamentarsi con l’arbitro per quella pausa che gli avrebbe spezzato il ritmo, sottolineando la non necessità di ricorrere al cambio degli indumenti vista la frescura di Montreal (18 gradi).

Il numero 37 del mondo rischia di uscire completamente dalla partita nel quarto game quando annulla una palla break dal sapore di match point, ma la fine virtuale dell’incontro arriva solo due game dopo. La velocità del servizio di Kyrgios è sempre più bassa e Hurkacz risponde sempre, tranne quando Nick incappa nei doppi falli: ne arrivano ben tre, oltre a un attacco di dritto colpito male. Hubert allora brekka di nuovo e senza sbavature completa l’opera nel turno successivo: è 7-6 6-7 6-1 in un’ora e cinquanta minuti. Domani affronterà in semifinale Ruud o Auger-Aliassime: con entrambi è sotto nei precedenti.

QUI IL TABELLONE COMPLETO DEL MASTERS 1000 DI MONTREAL

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