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ATP Montreal, Carreno Busta e la prima finale in un Masters 1000: “La chiave è sempre la testa”
Il tennista più in forma della settimana si gode il risultato più importante della carriera a 31 anni: “E dire che quest’anno non stavo giocando bene”

La prima finale Masters 1000 della carriera a 31 anni: Pablo Carreno Busta è il ritratto della felicità quando si presenta in conferenza stampa dopo la vittoria su Daniel Evans in semifinale. Ci sono volute due ore e 58 minuti per garantirsi il tentativo di diventare il primo giocatore non testa di serie a vincere a Montreal dal 2002, quando ci riuscì Guillermo Canas. Al momento è almeno numero 16 ATP, ma salirebbe ancora in caso di vittoria, superando Matteo Berrettini per sistemarsi sulla poltrona n.14. Per riuscirci dovrà avere la meglio su Hubert Hurkacz nella finale della serata italiana di domenica, ma intanto si è confermato giocatore più in forma della settimana e col senno di poi ciò può essere di minima consolazione per Berrettini e Sinner, entrambi sconfitti dal valenciano. Ecco le parole di Carreno Busta in conferenza stampa dopo la vittoria in semifinale.
D: Pablo, sei nella tua prima finale Masters 1000. Stanotte è stata una grande battaglia. Dicci cosa ne pensi.
Carreno Busta: “Sì, è stata per me una importantissima vittoria, è la mia prima finale 1000 di sempre. All’inizio sentivo la pressione, ma penso di aver giocato bene, sono stato molto solido dal fondo e ho provato ad essere aggressivo. Detto ciò, quando ho servito per il primo set, probabilmente non ho giocato il mio miglior tennis. Ma ho sempre continuato a lottare. C’è stato un momento molto difficile quando ho perso il servizio nel secondo set. Ma non ho perso positività. Sapevo che avrei avuto un’altra possibilità. E alla fine ce l’ho fatta. E’ stato molto importante continuare sempre a lottare. So che Evans è un ottimo giocatore. Ha un ottimo slice di rovescio. Giocare contro di lui è scomodo. Sono felice perché per me e la mia fiducia in me stesso essere in finale è molto importante”,
D: Pensi che la cosa più importante oggi sia stata essere forte mentalmente?
Carreno Busta: “Sì, probabilmente il momento più duro della partita è stato quando ho sprecato un match point, poi all’inizio del terzo set ho iniziato ad avvertire la stanchezza. Ma mentalmente sono sempre rimasto positivo, sono sempre rimasto lì con la testa. E per questo ho avuto l’opportunità di fare il break. E’ stato molto importante continuare a giocare come ho fatto per tutta la settimana”.
D: Hai perso il servizio una volta nei quarti e due volte in semifinale e basta, in tutto il torneo. Il tuo servizio ti sta dando una bella mano. Pensi di aver fatto un miglioramento che può farti fare un salto di qualità?
Carreno Busta: “Sicuramente il servizio su questa superficie è molto importante. Probabilmente sto ottenendo più punti facili col servizio di quanti ne ottengo normalmente. Ma penso che sia importante allo stesso modo il colpo dopo il servizio. C’è bisogno di essere aggressivi e di dettare lo cambio quando si serve. Questa è stata la chiave dell’aver perso il servizio solo tre volte in tutto il torneo”.
D: Sarà la tua prima finale Masters 1000. Ci hai messo un bel po’ di tempo. Che cosa significa per te essere in finale in un torneo così?
Carreno Busta: “E’ molto importante, sarà uno dei match più importanti della mia carriera. Avevo già giocato due semifinali, quattro-cinque anni fa. Ma per la fiducia in me stesso è molto importante essere in finale. Probabilmente quest’anno non stavo giocando il mio miglior tennis, quindi è molto importante aver raggiunto questo risultato”.
D: Che pensi di Hurkacz?
Carreno Busta: “Ho già giocato alcune volte contro di lui. Sono sempre stati match duri. Ricordo che l’anno scorso ho giocato contro di lui in finale a Metz. Ho perso in due set, perdendo 7-6 il primo. Rispondere al suo servizio non è facile, specialmente in questa settimana. Dovrò giocare con grande attenzione, mettergli pressione quando serve. Ci sarà bisogno di giocare una delle mie migliori partite di sempre”.
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ATP Pechino: Alcaraz è in semifinale, nessun problema con Ruud
Il norvegese parte meglio ma Carlos Alcaraz in pochi minuti diventa padrone del match e chiude con un parziale di 12 game a 3

[1] C. Alcaraz b. [7] C. Ruud 6-4 6-2
Continua il percorso netto di Carlos Alcaraz al China Open di Pechino. Il 20enne spagnolo deve infatti ancora perdere un set nel torneo e in generale ancora nessuno dei suoi avversari è riuscito ad arrivare a 5 in un set (nella giornata di domenica Lorenzo Musetti ha raccolto solamente quattro game in totale, ad esempio): la vicenda diventa ancora più preoccupante (per gli avversari, ovviamente) se pensiamo che oggi Casper Ruud (numero nove del mondo, finalista in carica delle Finals) non si è per nulla comportato da sparring partner, lottando fin dal primo game della partita (ventidue punti, oltre 15 minuti) ed esprimendo il miglior tennis dei suoi ultimi mesi.
Alcaraz però ha subito ricucito lo svantaggio iniziale con una semplicità disarmante, dominando senza problemi il resto del match vinto 6-4 6-2 e mettendo in mostra tutto il gustoso repertorio.
La sua rincorsa al numero uno del mondo continuerà in semifinale col vincente del match tra Sinner e Dimitrov.
LA CRONACA DELLA PARTITA:
Primo set: Ruud vince un game infinito e prova a scappare, ma Alcaraz si riprende in fretta
Nemmeno il tempo di cominciare e la partita entra subito nel vivo grazie ad un game di apertura di ben ventidue punti totali (un quarto d’ora abbondante) che alla fine vede prevalere Ruud: il norvegese tiene il servizio alla quarta palla game dopo aver annullato cinque palle break (una delle quali al termine di uno scambio brutale, 24 colpi intensissimi).
Il numero 2 del mondo sembra subire il contraccolpo, nel game successivo perde il servizio a 30 con addirittura tre errori gratuiti consecutivi e Casper ne approfitta portandosi rapidamente sul 3 a 0.La tempesta passa in fretta per Alcaraz che in poco tempo ritrova tranquillità e ricuce sul 3 pari (dopo aver annullato una palla break sul 2-3 grazie ad un deliziosa smorzata di dritto).
Il livello dello scambio resta comunque alto per gran parte del primo set: Ruud esprime il miglior tennis dei suoi ultimi mesi, appoggiandosi con apparente facilità ai traccianti dello spagnolo, ma allo stesso tempo la sua strategia di gioco risulta a conti fatti piuttosto innocua per Alcaraz, che sembra avere tutto il tempo del mondo per esprimere la sua fantasia e il classico bagaglio di smorzate, lob, serve and volley e accelerazioni improvvise.
La strada è ormai tracciata per un comodo finale di set per la testa di serie numero 1, che sul 3 pari breakka ancora l’avversario prima di chiudere senza ulteriori patemi col punteggio di 6-4 (ultimi due turni di servizio conquistati a zero).
Da segnalare la percentuale di prime di Alcaraz: 70%, spesso alla ricerca dalla risposta di rovescio dell’avversario.
Secondo set: Alcaraz strappa definitivamente la partita con due passanti consecutivi e raggiunge la semifinale
Il momento decisivo arriva nel terzo gioco con Ruud al servizio e un game che sembra ricordare il primo (infinito) della partita. Il norvegese stavolta però non riesce a salvarsi perché Alcaraz si inventa due passanti strepitosi, uno dietro l’altro (il primo di rovescio, il secondo di dritto) e strappa definitivamente il match.
Ruud non può più contenere lo strapotere tecnico dell’avversario (le sue armi sembrano spuntate e la diagonale sinistra è diventata col passare dei minuti una specie di incubo) e si arrende, non prima di aver annullato altre tre palle break (stavolta consecutive) sul 2-4: a fine partita il norvegese avrà annullato 11 delle 15 palle break concesse.
Con un Alcaraz del genere però la mentalità non basta e in pochi minuti Ruud è costretto a cedere col punteggio di 6-2, con la spagnolo che può così festeggiare la prima semifinale cinese della carriera.
Jacopo Gadarco
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ATP Pechino: Zverev vola in semifinale battendo Jarry. Ad attenderlo Medvedev che regola Humbert in tre set
Sarà il diciassettesimo incontro tra i due con il russo in vantaggio nei precedenti (9-7). L’ultimo scontro diretto risale quest’ano a Cincinnati (vittoria del tedesco)

Il lunedì a Pechino è dedicato ai quarti di finale del tabellone. Ecco come sono andati quelli della sessione diurna: la prima semifinale vedrà di fronte Daniil Medvedev e Sascha Zverev.
[2] D. Medvedev b. U. Humbert 6-4 3-6 6-1
Il primo quarto di finale del China Open vede di fronte la testa di serie n.2 Daniil Medvedev opposto a quella che è la sorpresa del torneo, il francese Ugo Humbert. A raggiungere la semifinale è il russo che esce vincente da una battaglia di tre set con il punteggio di 6-4 3-6 6-1.
PRIMO SET – Dopo un paio di game interlocutori Medvedev piazza il primo break nel secondo gioco trovando buona profondità di palla, Humbert non regge il ritmo e cede il passo. Il francese è però bravo a rimanere in scia piazzando il contro break nel game successivo. Ai due break iniziali se ne aggiungono altri due consecutivi che riportano momentaneamente il punteggio in parità. Sul 4-4 è ancora una volta il russo a mettere pressione a Humbert: arrivano altre due palle break, ma basta la prima per mandare Medvedev a servire per il primo parziale. Il moscovita ringrazia e chiude 6-4 in 46′.
SECONDO SET – Nella ripresa Humbert cambia registro mostrando più sicurezza nei colpi da fondo. Il francese prova a variare di più, spesso utilizzando la palla corta per destabilizzare Medvedev. Il servizio per il transalpino comincia a girare a pieno ritmo, il russo fa più fatica ad entrare nello scambio rispetto al primo set. Nell’ottavo gioco la testa di serie n.2 commette la bellezza di quattro doppi falli – gli ultimi tre consecutivi – regalando a Humbert la possibilità di servire per il set. Il francese non tentenna e manda la partita al terzo set con il punteggio di 6-3.
TERZO SET – Il transalpino parte forte anche ad inizio terzo set arrivando subito a palla break. Ci vuole il miglior Medvedev per scongiurare il pericolo. Il russo approfitta del primo passaggio a vuoto dal secondo set di Humbert per piazzare un inaspettato break. Il n.2 del seeding appare scostante, quasi insofferente nel concedere il contro break nel game successivo. Il francese però non ne approfitta, anzi pasticcia, commettendo qualche errore di troppo che gli costano un altro break nel quarto gioco. Stavolta il campione dello US Open non si volta più indietro, anzi, fa in tempo a prendersi un altro break nel sesto gioco. Daniil Medvedev è il primo giocatore ad accedere in semifinale a Pechino, aspetta ora il vincente tra Zverev e Jerry.
[8] A. Zverev b. N. Jarry 6-1 6-7 (5) 6-3
Sarà il tedesco Sascha Zverev a contendere un posto in finale a Pechino a Medvedev. La testa di serie n.8 fatica più di quanto ci si potesse aspettare contro il cileno Jarry, che ha avuto il merito di portare il match al terzo set dopo un ottimo tie-break vinto nel secondo parziale. Il punteggio finale è di 6-1 6-7 (5) 6-3 in favore del tennista di Amburgo.
PRIMO SET – Le prime due palle break per il tedesco arrivano nel secondo gioco. Un errore con il rovescio è fatale a Jarry che cede il servizio al n.8 del seeding. Il cileno è in balia di Zverev anche nel quarto gioco con il tedesco che riesce a mettere pressione fin dalla risposta. Il tennista di Amburgo è una macchina al servizio quest’oggi, il cileno può ben poco in risposta. Jarry però conquista il game della bandiera nel sesto gioco. Ma è Zverev, senza particolari affanni, a chiudere il primo set 6-1 in 23′.
SECONDO SET – Jarry comincia bene in questo inizio ripresa. Le percentuali con la prima palla aumentano, mentre si abbassano un poco quelle del tedesco. Zverev adesso fa più fatica ad entrare con la risposta. Entrambi i giocatori si difendono bene in questo secondo set, le palle break scarseggiano, e molto del merito va attribuito al cileno che ha alzato considerevolmente il livello del suo gioco dopo il primo set. Il set senza particolari sussulti si deciderà al tie-break. Il primo punto è di Jarry con l’ennesima prima ben piazzata. Zverev tenta l’allungo conquistando un mini break, ma il cileno con coraggio ricuce lo strappo prendendosi il punto a rete. Si gira sul 3-3. Il primo set point è di Jarry che si prende anche il secondo set dopo l’errore di rovescio di Zverev.
TERZO SET – Il set conclusivo vede ancora una volta il cileno uscire meglio dai blocchi. Nel terzo game ha pure una chances di break che viene sventata da Zverev grazie al servizio. Il quinto è il gioco chiave del set: il tedesco ritrova la profondità del primo set, il cileno messo alle corde sbaglia, consegnando il break decisivo alla testa di serie n.8. Zverev non vacilla quando nel nono gioco serve per un posto in semifinale. Un ace al centro manda il tedesco ad affrontare Medvedev dopo che i due si sono affrontati lo scorso agosto a Cincinnati (vittoria Zverev).
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ATP Shanghai, qualificazioni: Napolitano al turno decisivo, fuori Giustino
Sorti opposte per i due italiani impegnati nelle qualificazioni del 1000 cinese

Nel primo turno di qualificazioni al Masters 1000 di Shangai, un sorprendente Stefano Napoliitano batte l’australiano Omar Jasika in due set. Si ferma dopo quasi tre ore di partita il tennista napoletano Lorenzo Giustino si arrende al 30 enne Benjamin Lock.
Stefano Napolitano b. Omar Jasika 6-1 7-5
Vittoria importante quella del 28 enne di Biella Stefano Napolitano, ai danni dell’australiano Omar Jasika. Nel primo set l’italiano gioca in modo ordinato, non concedendo palle break e sfruttano molto la prima di servizio (3 ace). L’australiano, nonostante la percentuale di prime di servizio decisamente più alta rispetto a Napolitano, subisce molto le risposte aggressive dell’italiano, che conquista tre break nel primo set, portandolo a casa con il punteggio di 6-1. Ad inizio secondo set, è l’australiano ad esprimere al meglio il suo gioco, portandosi 3-1 dopo aver conquistato il primo break della partita. Vantaggio che dura molto poco a causa dell’efficacia del gioco di Napolitano, che recupera il servizio e consolida il vantaggio al turno successivo in battuta, in cui annulla quattro palle break. Chiude il match ottenendo un break, con il punteggio di 7-5. Tra lui e l’accesso al tabellone principale dell’ATP 1000 di Shanghai, rimane un solo ostacolo: l’australiano Marc Polmans, che ha sconfitto in tre set il russo Kachmazov.
Benjamin Lock b. Lorenzo Giustino 7-6(7) 3-6 6-4
In un match caratterizzato da alti e bassi, da entrambi le parti del campo, la spunta il tennista zimbabwese Benjamin Lock. Ad inizio primo set è Lorenzo Giustino a portarsi avanti 5-2 ottenendo un break. Il tennista italiano però non sfrutta le due palle set concesse dal classe 1993 , e successivamente perde il suo turno di servizio a 30. Il primo set, che sembrava indirizzato verso il tennista italiano, scivola improvvisamente dalle sue mani al tiebreak, dove Lock al terzo set point chiude con il punteggio di 7-6(7). Nel secondo set Giustino conferma ciò che di buono si era visto nel suo gioco nel primo set, conquistando un break nei primi game del set e concentrandosi solo sui suoi turni di servizio, che mantiene senza concedere palle break. Chiude poi il set strappando il servizio a Lock con un netto 6-3. Nel terzo set Giustino perde il suo secondo turno di servizio e concede a Lock la possibilità di portare a casa il match, mantenendo i suoi game in battuta. Il tennista zimbabwese non se lo fa ripetere due volte e resiste alle risposte aggressive e i pochi errori del tennista napoletano, portando a casa il set per 6-4, accedendo al turno finale di qualificzzione, in cui affronterà la testa di serie numero 1 Rinky Hijikata.
Renato Nunziante