ATP Montreal, Carreno Busta e la prima finale in un Masters 1000: "La chiave è sempre la testa"

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ATP Montreal, Carreno Busta e la prima finale in un Masters 1000: “La chiave è sempre la testa”

Il tennista più in forma della settimana si gode il risultato più importante della carriera a 31 anni: “E dire che quest’anno non stavo giocando bene”

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Pablo Carreno Busta - Montreal 2022 (foto Ubitennis)
 

La prima finale Masters 1000 della carriera a 31 anni: Pablo Carreno Busta è il ritratto della felicità quando si presenta in conferenza stampa dopo la vittoria su Daniel Evans in semifinale. Ci sono volute due ore e 58 minuti per garantirsi il tentativo di diventare il primo giocatore non testa di serie a vincere a Montreal dal 2002, quando ci riuscì Guillermo Canas. Al momento è almeno numero 16 ATP, ma salirebbe ancora in caso di vittoria, superando Matteo Berrettini per sistemarsi sulla poltrona n.14. Per riuscirci dovrà avere la meglio su Hubert Hurkacz nella finale della serata italiana di domenica, ma intanto si è confermato giocatore più in forma della settimana e col senno di poi ciò può essere di minima consolazione per Berrettini e Sinner, entrambi sconfitti dal valenciano. Ecco le parole di Carreno Busta in conferenza stampa dopo la vittoria in semifinale.

D: Pablo, sei nella tua prima finale Masters 1000. Stanotte è stata una grande battaglia. Dicci cosa ne pensi.

Carreno Busta: “Sì, è stata per me una importantissima vittoria, è la mia prima finale 1000 di sempre. All’inizio sentivo la pressione, ma penso di aver giocato bene, sono stato molto solido dal fondo e ho provato ad essere aggressivo. Detto ciò, quando ho servito per il primo set, probabilmente non ho giocato il mio miglior tennis. Ma ho sempre continuato a lottare. C’è stato un momento molto difficile quando ho perso il servizio nel secondo set. Ma non ho perso positività. Sapevo che avrei avuto un’altra possibilità. E alla fine ce l’ho fatta. E’ stato molto importante continuare sempre a lottare. So che Evans è un ottimo giocatore. Ha un ottimo slice di rovescio. Giocare contro di lui è scomodo. Sono felice perché per me e la mia fiducia in me stesso essere in finale è molto importante”,

D: Pensi che la cosa più importante oggi sia stata essere forte mentalmente?

Carreno Busta: “Sì, probabilmente il momento più duro della partita è stato quando ho sprecato un match point, poi all’inizio del terzo set ho iniziato ad avvertire la stanchezza. Ma mentalmente sono sempre rimasto positivo, sono sempre rimasto lì con la testa. E per questo ho avuto l’opportunità di fare il break. E’ stato molto importante continuare a giocare come ho fatto per tutta la settimana”.

D: Hai perso il servizio una volta nei quarti e due volte in semifinale e basta, in tutto il torneo. Il tuo servizio ti sta dando una bella mano. Pensi di aver fatto un miglioramento che può farti fare un salto di qualità?

Carreno Busta: “Sicuramente il servizio su questa superficie è molto importante. Probabilmente sto ottenendo più punti facili col servizio di quanti ne ottengo normalmente. Ma penso che sia importante allo stesso modo il colpo dopo il servizio. C’è bisogno di essere aggressivi e di dettare lo cambio quando si serve. Questa è stata la chiave dell’aver perso il servizio solo tre volte in tutto il torneo”.

D: Sarà la tua prima finale Masters 1000. Ci hai messo un bel po’ di tempo. Che cosa significa per te essere in finale in un torneo così?

Carreno Busta: “E’ molto importante, sarà uno dei match più importanti della mia carriera. Avevo già giocato due semifinali, quattro-cinque anni fa. Ma per la fiducia in me stesso è molto importante essere in finale. Probabilmente quest’anno non stavo giocando il mio miglior tennis, quindi è molto importante aver raggiunto questo risultato”.

D: Che pensi di Hurkacz?

Carreno Busta: “Ho già giocato alcune volte contro di lui. Sono sempre stati match duri. Ricordo che l’anno scorso ho giocato contro di lui in finale a Metz. Ho perso in due set, perdendo 7-6 il primo. Rispondere al suo servizio non è facile, specialmente in questa settimana. Dovrò giocare con grande attenzione, mettergli pressione quando serve. Ci sarà bisogno di giocare una delle mie migliori partite di sempre”.  

QUI IL TABELLONE AGGIORNATO DEL MASTERS 1000 DI MONTREAL

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