Credere di più nei propri mezzi e spingersi oltre i propri limiti. L’insegnamento arriva direttamente dalla leggenda del tennis John McEnroe e raggiunge, come destinatario, Jannik Sinner.

Testa di serie n. 12 ai prossimi US Open, sull’altoatesino gli italiano ripongono fiducia e speranze per l’ultimo Grande Slam della stagione. McEnroe ha sottolineato come la presenza di Cahill accanto a Sinner sia importantissima: già al fianco di Hewitt, Agassi e Halep, è l’uomo giusto per trasmettere motivazioni vincenti. “Vincerà almeno un paio di Grandi Slam nella sua carriera”, è la previsione di McEnroe sull’altoatesino. “E’ chiaro – ha dichiarato – che nessuno dei giovani si avvicinerà a quello che abbiamo visto da giocatori come Nadal, Federer e Djokovic, che sono vere e proprie leggende. Quasi tutti i nuovi ragazzi giocano allo stesso modo con uno schema di tennis veloce, anche se Alcaraz ha qualcosa di diverso. Penso che la tendenza del tour maschile sarà come quella del WTA con molti giocatori che vincono i tornei più importanti”.

McEnroe si è espresso sulla questione Djokovic: “E’ stupido non farlo giocare, sembra uno scherzo ma non lo è. Se fossi stato al suo posto mi sarei vaccinato ma bisogna rispettare il suo modo di pensare. Sono due anni e mezzo che conviviamo con la pandemia e considero davvero uno scherzo il fatto che non gli sia permesso di partecipare”. Situazione comunque complicata per Nole: “Oltre all’aspetto tennistico c’è quello mentale. Non è facile allenarsi senza sapere quando o cosa si potrà giocare nel proprio programma. Gli ci sono voluti quattro mesi per rimettere la testa a posto dopo quello che è successo in Australia a gennaio”.

Paolo Michele Pinto