Dalla parte di Djokovic. Sandgren è convinto: "Lo US Open non ha fatto niente per aiutare Novak"

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Dalla parte di Djokovic. Sandgren è convinto: “Lo US Open non ha fatto niente per aiutare Novak”

Ancora una volta l’americano, anche lui non vaccinato, si è esposto per difendere il campione serbo. “La regola sull’ingresso negli USA è completamente stupida” – ha detto all’Equipe

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Tennys Sandgren - Bercy 2020 (via Twitter, @RolexPMasters)
 

Le regole americane contro Djokovic, i tennisti nati negli States dalla parte del serbo. Tra i non molti giocatori che hanno preso una posizione netta a favore dell’ex numero uno del mondo, la percentuale di statunitensi è infatti quella maggioritaria. Opelka, Isner e Sandgren hanno pronunciato in più occasioni parole pesanti quasi quanto i loro servizi per attaccare le norme in vigore nel loro Paese che hanno impedito a Djokovic di partire per gli Stati Uniti, e dunque di disputare lo US Open. Ieri le speranze di Nole si sono definitivamente spente e così Quentin Moynet de LEquipe ha chiesto un commento proprio a Tennys Sandgren che in un tweet dello scorso giugno aveva previsto come sarebbe andata a finire la vicenda: “È piuttosto vergognoso che la USTA non si batterà per un’esenzione per Novak” – così disse e così è stato secondo l’americano che è tornato ad attaccare la federazione, lo US Open e l’ormai celebre CDC (il  Centro di Controllo e Prevenzione Malattie statunitense).

Il primo colpo sferrato da Sandgren è stato nei confronti della regola federale per cui è obbligatorio, per uno straniero, avere due dosi di vaccino per entrare negli Stati Uniti. Una norma definita “stupida”: “Non c’è nessun requisito da nessuna parte, in nessuno Stato del Paese. Non ci sono restrizioni, tutto è aperto, non ci sono mascherine, nemmeno sugli aerei… Niente! Per un po’ di tempo New York ha imposto l’obbligo di vaccinazione per i ristoranti al chiuso, ma ciò è avvenuto in occasione degli US Open dello scorso anno e si è potuto giocare il torneo senza essere vaccinati”.

Poi Tennys ha spostato il mirino sulla federazione di tennis americana (la USTA) e sui dirigenti dello Slam newyorchese, accusandoli di incoerenza: “Non hanno cercato di ottenere un’esenzione per Novak. Negli ultimi due anni, hanno fatto tutto il possibile per realizzare il torneo. Gli US Open 2020 sono stati uno dei tornei più strani della storia. Gli organizzatori erano in costante contatto con lo Stato di New York e le autorità sanitarie per assicurarsi che il torneo andasse avanti. E ci sono riusciti. Hanno lottato duramente perché ciò accadesse. Ma ora, per Novak, il loro discorso è stato ‘Dobbiamo applicare quello che ci dice il governo, non possiamo fare nulla’”.

Eppure, l’attuale numero 427 del mondo (con una classifica migliore avrebbe potuto partecipare quantomeno alle qualificazioni dello US Open nonostante anche lui non sia vaccinato: la regola vale infatti solo per gli stranieri in ingresso nel Paese) è convinto che si fosse aperto uno spiraglio che torneo e federazione avrebbero potuto sfruttare: “Ho pensato che USTA e US Open avrebbero usato le nuove linee guida del CDC (quelle dell’11 agosto che affermavano l’equiparazione tra vaccinati e non, ndr) per combattere o fare ricorso. Il fatto che gli US Open non abbiano voce in capitolo è ridicolo. Hanno grande peso, in realtà. Non so se sarebbe stato sufficiente, non lo sapremo mai: non ci hanno nemmeno provato!”. Su quale sia stata la ragione di questo immobilismo Tennys un’idea ce l’ha: “Forse per quello che è successo in Australia, per l’immagine catastrofica che il torneo e il governo hanno mandato lì. Forse volevano solo evitare che la storia si ripetesse qui”.

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Berrettini non ha giocato molto bene quest’estate: arriverà il riscatto a New York? L’orizzonte è Stefanos Tsitsipas agli ottavi. Musetti, c’è subito Goffin. Nadal ha un tabellone piuttosto comodo: riuscirà a centrare lo Slam numero 23? E per quanto riguarda le donne, Giorgi e Trevisan ci regaleranno un’impresa? Al link sottostante, che indirizza alla sezione “Sottorete” del sito di Intesa Sanpaolo, si può ascoltare l’intero commento di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022.

Clicca qui per guardare il video-commento completo di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022 sul sito di Intesa Sanpaolo

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La requisitoria di Sandgren non si è comunque interrotta qui. Anche i giocatori, i colleghi suoi e di Djokovic, sono da considerarsi tra i responsabili – seppur non direttamente – di questa vicenda, secondo l’americano: “Ovunque abbiamo lottato per ottenere esenzioni, per mettere in atto misure che consentissero lo svolgimento dei tornei. Ma ora, improvvisamente, non stiamo più litigando perché non ci interessa. Nel circuito maschile ci sono forti legami, ma, sorprendentemente, non appena sorgono problemi come questo, tutti si zittiscono. Lo trovo triste. […] Forse se molti giocatori si fossero espressi a favore di Novak, avrebbe fatto la differenza. Diciamo che si può immaginare cosa pensano quelli che non dicono nulla. I giocatori non sono stupidi, sanno cosa sta succedendo. O pensano che il loro parere non conti o che abbiano maggiori possibilità di vincere il torneo senza Novak”. Non che si possa escludere una combinanzione di questi due pensieri.

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