US Open, Sinner soffre per due ore ma poi semina Nakashima: rieccolo agli ottavi di finale [VIDEO]

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US Open, Sinner soffre per due ore ma poi semina Nakashima: rieccolo agli ottavi di finale [VIDEO]

L’azzurro cresce nel rendimento durante l’arco del match e dimostra la differenza di livello a suo favore contro il pur ostico californiano. Ora Ivashka sulla sua strada

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Jannik Sinner - US Open 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

[11] J. Sinner b. B. Nakashima 3-6 6-4 6-1 6-2

Si sapeva che la solidità di Brandon Nakashima avrebbe richiesto qualcosa in più a Jannik Sinner rispetto a quanto visto fin qui e questo qualcosa è arrivato. L’azzurro perde il primo set, poi nel secondo riesce gradualmente a rovesciare l’inerzia della partita e da lì si scrolla di dosso la resistenza del coetaneo californiano. L’altoatesino arriva così agli ottavi dello US Open per la seconda volta in carriera, bissando il risultato dell’anno scorso e dimostrando una crescita di rendimento che fa ben sperare in vista della seconda settimana. Ora c’è Ilya Ivashka, che ha superato Lorenzo Musetti in quattro set: Jannik scenderà in campo da favorito.

SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio

IL MATCH – Già nel primo game Sinner arriva a tre palle break, ma non le converte complici un paio di errori, così Nakashima si salva e tiene la battuta. Quindi è l’americano ad arrampicarsi a 15-40 e stavolta è Jannik a cancellare la possibilità di early break. Nel terzo game la caviglia sinistra di Jannik durante un tentativo di scivolata ha una torsione innaturale che deconcentra per qualche minuto l’azzurro, ma Sinner se la cava senza il fisioterapista. Nel sesto gioco c’è un’altra palla break per Nakashima: Jannik la salva con una prima vincente. Poi ne arriva una quarta e l’azzurro vince un braccio di ferro sulla diagonale sinistra. Ma la quinta è quella giusta: Brandon inizia in difesa lo scambio ma rovescia l’inerzia, entra dentro al campo e viene a prendersi il break del 4-2 con una volée di dritto. Sinner prova a reagire, ma l’americano – che nel suo box ha il fisioterapista Claudio Zimaglia, collaboratore di Riccardo Piatti fino a pochi mesi fa al seguito di Sinner – gioca sempre in spinta ed è incisivo. Così quando va a servire per il primo set lo porta a casa tenendo il servizio a zero, quando l’orologio segna 50’ di gioco (6-3).

Serve qualcosa in più per invertire l’inerzia del match soprattutto dal lato destro, con Jannik che perde qualche volta di troppo il suo dritto. Il primo turno di servizio del secondo set è complicato, Nakashima arriva a parità ma l’azzurro si salva con l’aiuto della prima palla. Anche nel game di servizio successivo Jannik non è brillante ma serve bene e nel quarto gioco riesce a fare girare la partita. Con una risposta sui piedi spiazza Nakashima e poi sulla palla break un suo lob difensivo colpevolmente lasciato da Brandon atterra in campo. Urlo in direzione del box, che comprende tutto il team al gran completo: 3-1 e servizio. Sinner sale sul 4-2 e c’è l’illusione che la situazione sia ora passata sotto controllo italiano, ma nel settimo game il nostro incappa in un pessimo game, con due altri due erroracci di dritto regala il controbreak a Nakashima che cortesemente ringrazia (4-3). Sinner però reagisce, grazie al primo passaggio a vuoto dell’avversario va a due palle break. Non le sfrutta (4-4), ma toglie il servizio all’avversario al termine di un lunghissimo decimo game, in cui alla quinta occasione si prende break e set (6-4).

L’ostico americano rimane attaccato alle caviglie di Jannik a inizio terzo set, quando l’azzurro deve salvare due palle break. Ci riesce, poi piazza lui la zampata nel quarto e nel sesto game. Nel giro di un quarto d’ora scarso il terzo set è altoatesino (6-1) e la partita sostanzialmente finisce lì, con Sinner che prende sempre più fiducia, diventa padrone del campo e fa vedere il gap a livello di tenuta fisica e mentale rispetto all’avversario. Ora il dritto è sempre più sicuro e dominante. Il quarto set prende subito la strada dell’allievo di Darren Cahill che fa il break nel primo e nel terzo gioco. Brandon è il primo a capire che è finita e non oppone più resistenza: Sinner chiude con un comodo smash dopo tre ore e due minuti di gioco. “Era il nostro primo scontro, non sapevo esattamente cosa aspettarmi ma sapevo che lui gioca molto bene. Grazie al pubblico che è rimasto fino a quest’ora! So che ho giocato contro un vostro connazionale ma è stata un’atmosfera equilibrata e onesta. Fare il pugnetto? Mi aiuta nei momenti difficili, quando bisogna cercare di rimanere positivi. Anche in allenamento lavoro per gestire queste emozioni. Grazie al mio team, che fa sempre di tutto per aiutarmi”, sono state le parole di Jannik a caldo.

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