Berrettini: "Napoli, tengo 'a cazzimma" (Palliggiano). Di sera si scivola: stop ai match (GdS). ATP servito in umido (Azzolini). Entusiasmo e proteste, nuovo stop al torneo (Azzi)

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Berrettini: “Napoli, tengo ‘a cazzimma” (Palliggiano). Di sera si scivola: stop ai match (GdS). ATP servito in umido (Azzolini). Entusiasmo e proteste, nuovo stop al torneo (Azzi)

La rassegna stampa di giovedì 20 ottobre 2022

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Berrettini: “Napoli, tengo ‘a cazzimma” (Davide Palliggiano, Corriere dello Sport)

“Una parte della mia famiglia vive qui a Napoli. E io un po’ di cazzimma ce l’ho, altrimenti non sarei arrivato dove sono”. Il primo giorno di Matteo Berrettini a Napoli è stato intenso, pieno di passione e d’amore per il giocatore che per la prima volta gioca in una città a cui è particolarmente legato. “Mio zio, il fratello di mio padre, vive qui con la moglie e il mio cuginetto, ma è la prima volta che gioco a Napoli, una città facile da amare”. Quella frase rivolta a Djokovic durante la Laver Cup è diventata virale sui social, ma Berrettini proprio non se l’aspettava: “Oltre alla mia famiglia, ho anche un allenatore campano (il tecnico federale, il casertano Umberto Rianna, ndr). Non avevo fatto caso alla telecamera, ma semndo me era un modo carino di dare la carica a Nole che aveva bisogno di una spinta. Lui ne sa certamente più di me, ma il bello di quella competizione è che il ranking o i trofei vinti non contano. Tutti possono parlare e dire la loro per il meglio della squadra”. […] “Nel 2014, vidi in tv quando l’Italia giocò in Davis contro la Gran Bretagna. Mi ricordo le urla dei tifosi l’atmosfera qui è calda e l’ho percepito subito. In questi giorni mi sono allenato a Firenze per preparare al meglio proprio questo torneo e finché artmeticamente non sono fuori, alle Finals ci credo. Ho tre tornei davanti, compreso questo. So che è molto diffiale, ma ho l’obbligo di provarci. È stato un anno complicato, con tante difficoltà. Voglio far bene qui, a Parisi Bercy e a Vienna. Anche se non dovesse arrivare la qualificazione alle Atp Finals di Torino ci tengo ad arrivare vicino alla Top 10. Sarebbe un risultato importante”. Il tabellone potrebbe portare a una finale tutta italiana tra lui e Musetti con il quale ieri pomeriggio s’è allenato sul campo D’Avalos davanti a oltre 500 appassionati. «Siamo italiani, dunque scaramantici, non lo diciamo. Con Lorenzo ho un ottimo rapporto, è un grandissimo tennista della nostra generazione, anche se lui è molto più piccolo di me. Ha fatto un’annata importante, giocando bene anche a Firenze. Il tabellone lo guardo, ma è bene concentrarsi sul primo match, visto l’avversario che mi è capitato”. Affronterà oggi agli ottavi lo spagnolo Carballes Baena: una settimana fa, proprio a Firenze, l’ha buttato subito fuori dal torneo. […] “Non ho ancora ricevuto in regalo un corno – ha ammesso -. Spero che qualche tifoso me lo lancerà in campo prima della partita”. Considerato quello che gli è successo quest’anno, tra infortuni e Covid, ne avrà bisogno.

IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI NAPOLI

Di sera si scivola: stop ai match. Oggi la prima di Berrettini (Gazzetta dello Sport)

Ancora problemi per l’ATP250 di Napoli, che neppure ieri è riuscito a concludere regolarmente il programma degli incontri. Alle 19.10 il match tra Djere e Gojo (il vincente sarà l’avversario di Musetti, in teoria oggi) è stato Interrotto sul 6-4 5-5 a causa dell’umidità che in serata rende scivolosi i campi di gioco (vicini al mare). Sospeso pure Zhang-Fucsovics sul 6-4 2-2, mentre non sono scesi in campo Fognini (contro Grenier) e Passaro (contro McDonald). Ieri ha perso Lorenzo Sonego, contro Sebastian Baez: l’argentino ha battuto il torinese 7-5 7-6 (3). E niente da fare per Luca Nardi, che ha lottato per tre ore e mezza contro Courentin Moutet (il match era stato sospeso martedì sera sul 2-2 nel primo set): il francese ha avuto la meglio con il punteggio di 6-7 (7) 7-6 (3) 6-2. Intanto Matteo Berrettini è pronto ad entrare in scena. II romano proverà a prendersi la rivincita sullo spagnolo Carballes Baena che lo aveva battuto la scorsa settimana a Firenze: “Napoli è una città speciale, che amo. Parte della mia famiglia vive qui. Credo ancora nella possibilità di qualificarmi alle Atp Finals”. Il suo è il 3° match sul campo Arena (íl programma comincia alle 10.30).

ATP servito in umido (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Messi da parte i Doppi Axel e i Tripli Lutz coni quali si erano confrontati martedì, Luca Nardi e Corentin Moutet sono tornati al tennis asciutto per dare vita a un match di grande impegno fisico e di solida umanità, di quelli che lungo il loro percorso finiscono per svelare, sull’animo dei protagonisti, molto più di quanto non riescano a fare dritti e rovesci. Purtroppo sono andati per le lunghe, tre ore e mezzo addirittura, obbligando il torneo, intorno alle 19.30, a innalzare da capo il cartello “chiuso per umidità”. Sono saltati i match in coda al programma, compreso quello di Fognini che a metà settimana deve ancora giocare il primo turno. E ora i tempi per rimettere in corsa il torneo sono davvero esigui. […] Tra Firenze e Napoli, Moutet ha fatto l’esame a due dei nostri migliori prospetti, e sebbene abbia portato a casa due vittorie, ha rischiato sia con Flavio Cebolli a Firenze – costretto addirittura a cancellare due match point contrari – sia contro Nardi a Napoli. Lo spirito di Luca è emerso chiaramente nei corpo a corpo prolungati che hanno fatto da ossatura a un match nel quale i game chiusi prima di finire ai vantaggi si sono contati sulle dita di una mano. Il buon colpo d’occhio ha permesso a Nardi di disporsi al più presto in modalità extra large, e raramente lo si è visto perdere uno scambio oltre i cinque palleggi. Attizzato dal suo angolo, Moutet è stato costretto a resettarsi, proponendo scampoli di tennis di puro attacco, talvolta scombiccherati ma quasi sempre ansiogeni per il giovane azzurro. Più ancora ha giovato al francese lo schema della palla ce rtain modo da avvicinare Luca alla rete, per poilavorare il passante con mano quasi sempre educata. […] Così, Moutet va a sfidare Keananovic, mentre Nardi torna a casa senza ulteriori guadagni in classifica (è n°130). Di buono c’è che il ragazzo sembra già oltre la fase della gavetta, come dimostra il suo tabellino di sei vittorie (tre ITF, tre Challenger) su sette finali disputate. Preoccupa di più la nuova sconfitta rimediata da Lorenzo Sonego, la terza dopo la vittoria a Metz, che si pensava lo avesse rimesso in carreggiata. Particolarmente dolorosa quella di ieri contro l’argentino Baez, che veniva da dieci sconfitte consecutive (fra tornei e Davis). Sonego ha alternato momenti di ottimo tennis a improvvisi stati di narcolessia tennistica nei quali ha regalato game importanti a un Baez che non chiedeva di meglio. La sessione giomaliera si è chiusa intorno alle 19.30. Il tennis in umido non piace ai tennisti. Così, si sono ripresentate le scene della sera prima con Fucsovica e Zhang sull’Arena che si sono seduti e hanno detto chiaro e tondo che a certe condizioni non avrebbero continuato a giocare. Ci hanno provato per quindici minuti, poi hanno incrociato le racchette. Alle 19.25 l’arbitro ha rimandato il match al giorno dopo. Anzi, i match, perché dopo era previsto il primo turno di Fognini (contro Grenier). Sull’altro campo, il D’Avalos, montato appena ieri (e testato da Berrettini e Musetti, ai quali è stato consigliato di evitare le zone a fondo campo), lo stop è giunto addirittura prima, alle 19.10, in campo Djere e Gojo. E per la seconda giomata la sessione serale è andata persa. La soluzione a questo punto è difficile, forse potrà venire da un programma tutto in orari pomeridiani, ma serviranno anche i campi del TC Pozzuoli, finora utilizzati solo per i doppi. E siccome i problemi non vengono mai da soli, è venuto a galla anche il caso di Nicolas Barrientos, doppista portoghese, che ha trovato le valigie fuori dalla porta della sua stanza d’albergo. Gli hanno cambiato sistemazione, ma non gliel’aveva detta nessuno. O forse hanno pensato che, avendo perso, avrebbe tolto il disturbo.

Entusiasmo e proteste nuovo stop al torneo ma oggi c’è Berrettini (Marco Azzi, La Repubblica Napoli)

Dalla festa per Berrettini al nuovo stop. Gli spettatori: “Rimborsate i biglietti”

Tutti a casa dopo il tramonto, perché l’umidità ha reso i campi della Villa Comunale di nuovo impraticabili, quando è andato via il sole. «Vergogna», ha urlato qualche appassionato deluso dalle tribune, chiedendo il rimborso del biglietto. Ma l’errore è stato commesso a monte, pure dall’ATP, quando ha dato l’ok per organizzare un torneo di tennis all’aperto in pieno autunno, in riva al mare e sulla superficie hard (meno resistente agli sbalzi climatici della terra rossa). Ora è possibile solo limitare i danni, nella speranza che i giocatori italiani in campo oggi – Berrettini, Fognini e Musetti – riaccendano l’entusiasmo. C’è ancora uno spiraglio per superare in qualche modo l’esame, anche se dopo le prime due giornate laboriose di tennis il voto non si avvicina alla sufficienza e s’è temuto il peggio, con la prima edizione del torneo Atp 250 di Napoli a un passo dalla clamorosa bocciatura: per un mix quasi fatale di inesperienza, presunzione e sfortuna. […] C’è modo e tempo per rimediare e ora l’obiettivo è strappare in extremis la promozione, perché con un rimando al prossimo autunno i problemi emersi in questa edizione di lancio e per certi versi sperimentale (in primis quello dell’umidità serale, inevitabile nell’arena sul mare) sarebbero destinati a riproporsi. Meglio riprovarci in futuro in primavera e sulla terra rossa, se in Villa avranno la voglia e i mezzi economici per avanzare un’altra candidatura, tenendo conto che la città è senza un palazzetto dai tempi del Mario Argento e non c’è una degna location per una manifestazione indoor, in questo periodo dell’anno. L’ATP e i giocatori non hanno bocciato Napoli, nonostante i disagi innegabili e gravi dei primi giorni. Carreno Busta da testa di serie numero 1 si è allenato senza battere ciglio su un campo periferico bucherellato, mentre sui due tappeti nuovi sono andate in scena solo alcune delle partite previste per la seconda giornata del torneo, con un bel sole, il panorama da cartolina sullo sfondo e più pubblico. “Sarà bello giocare in una cornice come questa, sono felice di essere qui e darti tutto per arrivare in fondo”, ha sorriso al suo arrivo Matteo Berrettini, dopo essersi “testato” con Lorenzo Musetti. I due tennisti italiani più forti debuttano oggi e devono riscattare i ko degli azzurri già usciti di scena. Sonego è stato sconfitto 7-5 7-6 dall’argentino Baez, omaggiato poi con la maglia di Maradona. La promessa Nardi (sangue napoletano nelle vene) ha alzato invece bandiera bianca alla fine di una lotta di 3 set col francese Moutet. Gli incontri sono stati molto combattuti e il programma è slittato dunque al di là delle previsioni, facendo accavallare in modo imprevisto la sessione diurna con quella serale, che prevedono da programma biglietti separati. Per questo c’è stato comprensibile malumore tra gli spettatori del mattino, invitati a sfollare l’Arena alle 18. Ma il peggio è anivato un’ora e mezza dopo, quando è stata sospesa la partita tra il cinese Zhang e l’ungherese Fucsovics, che hanno chiesto l’intervento del supervisor del torneo a causa dell’umidità: campo di nuovo troppo scivoloso e tutti a casa. Come sul D’Avalos, dove hanno dovuto alzare bandiera bianca Djere e Gojo. È ormai evidente che in queste condizioni climatiche si può giocare solo di giorno. Bisognerà prenderne atto per evitare altre beffe agli infuriati tifosi, placati solo dal rimborso serale. Ma altri gruppi hanno chiesto a gran voce il rimborso. Stamattina si ricomincia presto su due campi. È una doppia corsa contro il tempo: per salvare il torneo ed evitare una brutta figura.

L’Atp 250 ormai è un percorso a ostacoli Anche ieri sera gare sospese per umidità (Corriere del Mezzogiorno, Donato Martucci)

Una rincorsa continua a risolvere problemi. L’Atp 250 di Napoli è stato un percorso ad ostacoli, un evento dove gli organizzatori hanno dovuto fare gli straordinari per garantire la regolarità. Annunciato come un evento unico nel suo genere con un Arena, campo principale, con vista sul Golfo e dotata di una capienza di 4.000 spettatori, ha subito ogni giorno un duro colpo da assorbire. In primis, i campi resi inagibili dalla pioggia caduta quasi alla vigilia della partenza, poi scivolosi a causa dell’umidità.


Atp 250, è ancora caos. Sospese anche ieri le gare
Nuovi problemi all’Arena sul lungomare: trecento spettatori chiedono il rimborso. Lo sfogo di Barrientos su Twitter

NAPOLI – Una rincorsa continua a risolvere problemi. L’Atp 250 di Napoli è stato un percorso ad ostacoli, un evento dove gli organizzatori hanno dovuto fare gli straordinari per garantire la regolarità. Annunciato come un evento unico nel suo genere con un Arena, campo principale, con vista sul Golfo e dotata di una capienza di 4.000 spettatori, ha subito ogni giorno un duro colpo da assorbire. Eppure si è ripartito, il tennis giocato e l’arrivo dei campioni della racchetta nostrana ha ridato un po’ di smalto e un’iniezione di energia nuova, ma non è bastato perché gli ostacoli da superare sono stati davvero tanti. In primis, i campi resi inagibili dalla pioggia caduta quasi alla vigilia della partenza, poi scivolosi a causa dell’umidità (sono accanto al mare), e giocatori, infine, che non hanno fatto mancare le proteste per le difficoltà che hanno dovuto affrontare. Dopo l’arrivo del primo campo montato all’Arena, grazie all’intervento della Federazione, ieri è toccato al D’Avalos essere testato con un altro manto arrivato da Firenze. Si è rischiato davvero che il torneo fosse cancellato. Musetti entra in campo che ancora gli operai fissano la rete sul campo intonso. Berrettini lo raggiunge poco dopo, mentre il trapano buca il Greenset appena montato, fresco di tintura. Pur tra mille difficoltà organizzative, il primo turno della sessione mattutina e pomeridiana è andato a buon fine, ma i problemi non sono finiti. Nella prima sessione serale del torneo, quella di martedì sera, sull’Arena sono stati sufficienti appena quattro game per fermare il gioco. Luca Nardi e il francese Corentin Moutet hanno iniziato a lamentarsi della scivolosità del campo sin dalle prime battute della partita. Con il passare degli scambi la pericolosità del manto è apparsa evidente e, di fatto, i giocatori si sono rifiutati di proseguire. L’arbitro ha annunciato lo stop del match dopo 34′. I due hanno rigiocato ieri e si è imposto il transalpino al terzo set. E ieri, intorno alle 19.25, stessa scena con gli incontri del serale sospesi. Questa volta però circa 300 persone sono entrate nel circolo e hanno protestato vivacemente chiedendo il rimborso dei match. Per il regolamento Atp non c’è la restituzione del costo del biglietto quando si è giocato almeno un punto, ma gli organizzatori hanno promesso il rimborso. Alle 19.10 il giudice di sedia ha interrotto il match tra Djere e Gojo, con il serbo avanti 6-4 5-5 che si stava giocando sul campo D’Avalos. Dopo pochi minuti, alle 19.25, anche sull’Arena si è giunti alla stessa mesta conclusione. Fucsovics e Zhang hanno resistito circa quindici minuti in più, prima di indurre gli arbitri alla definitiva interruzione sul 6-4 2-2 per il cinese. Rimandato dunque l’esordio di Fabio Fognini nel torneo (con il francese Grenier). Ad inasprire ancora di più le polemiche ci ha pensato il giocatore colombiano Nicolas Barrientos che si è sfogato duramente su Twitter, tirando in ballo l’organizzazione del torneo napoletano. ll giocatore colombiano ha giocato in doppio a Pozzuoli col messicano Miguel Angel Reyes-Varela. E sui social ha pubblicato video con cui ha documentato di essere stato “sfrattato” dalla camera d’albergo in cui alloggiava con la moglie: gli effetti personali del giocatore, compreso un computer portatile, sono stati ritrovati dallo stesso nell’atrio della struttura. «Come può succedere – si legge nel suo post – in un ATP 250? Non mi era mai capitato nemmeno a livello Challenger, mentre al mio compagno di doppio una cosa simile era già accaduta in un Challenger organizzato dalla stessa azienda che si occupa di questo ATP 250. Arrivo nella hall dell’albergo dopo aver giocato la mia partita alle 17 e trovo tutti i miei effetti personali e quelli di mia moglie nella hall, mal imballati, varie cose distese sul pavimento. Controllo la mia casella di posta elettronica e trovo una e-mail che è arrivata alle 4 del pomeriggio mentre stavo giocando, mi avvisava che avrei dovuto cambiare di nuovo hotel. Me l’avevano già cambiata una volta il giorno dopo il mio arrivo, al secondo giorno di torneo». E ancora: «Penso di non dover nemmeno ricordare quello che è successo con i campi e il fatto che le partite di qualificazione e di primo turno del doppio si siano giocate in un circolo distante 40 minuti dal club ufficiale. Non parliamo dei trasporti: ci sono pochissime macchine ed è possibile immaginare quanto sia difficile riuscire a spostarsi da un posto all’altro».

IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI NAPOLI

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