Berrettini ok, in serata stop (Gazzetta dello Sport)

 Il mare di Napoli è proprio alle spalle del campo in cui si sta giocando il torneo Atp 250. Così Fabio Fognini, dopo aver battuto al primo turno il francese Hugo Grenier 6-4 36 6-3, ha deciso di festeggiare con un tuffo. «Napoli è Napoli, è speciale – ha dichiarato il 3Senne numero 64 del mondo – ed è sempre un pezzo del mio cuore. Per quando ci giocavo da piccolo ma anche per la vittoria contro Andy Murray in Coppa Davis nella bolgia dell’Arena nel 2014. Napoli sarà sicuramente uno dei più bei ricordi che mi porterò dietro per sempre».

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Ai quarti Matteo Berrettini che ha sconfitto Roberto Carballes Baena 6-4 6-2, dopo che lo spagnolo la scorsa settimana lo aveva eliminato a Firenze. Oggi Matteo trova il giapponese Taro Daniel, numero 95 Atp, che ha battuto l’argentino Pedro Cachin in due set. Ai quarti anche Lorenzo Musetti che ha sconfitto ll serbo Laslo Djere (78 Atp) 7,5 6-3, dove trova il colombiano Daniel Elahi Galan, numero 72.

Fognini un tuffo per Napoli (Palliggiano Davide, Corriere dello Sport)

A due passi dall’Arena, dove poco prima aveva vinto il suo match d’esordio nella Tennis Napoli Cup contro il francese Hugo Greniei numero 116 del mondo. Il clima lo permetteva, ma un bagno a ottobre inoltrato, da parte di un tennista, da queste parti non s’era mai visto. Fabio Fognini, però, può tutto. È un pozzo di sorprese da sempre.

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I soliti colpi di classe per spuntarla in tre set (6-4 3-6 6-3), ma anche una tenuta mentale che gli era mancata nelle ultime uscite. «Napoli è speciale e avrà sempre un pezzo del mio cuore. Ho bellissimi ricordi sin da bambino, ma legati soprattutto a quella famosa partita giocata con Murray in Coppa Davis: una vera e propria bolgia». Erano i quarti di finale del 2014, l’Italia, grazie anche alla sua vittoria sullo scozzese, tornò tra le migliori quattro del mondo a 16 anni di distanza dall’ultima volta.

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In serata Fabio ha cominciato a giocare il suo ottavo di finale contro Carreno-Busta, testa di serie n.1 e numero 15 del mondo, ma sul 3-0 per lo spagnolo il campo impregnato di umidità ha costretto gli organizzatori a sospendere. Si recupererà stamattina sull’Arena: e sarà di nuovo una bolgia. Dopo la partita e dopo il tuffo, Fognini ha ricevuto in dono da Stefano Ceci, l’ultimo manager di Maradona, la riproduzione, celebrativa, del calco dei piedi del “Diez”. Ceci gli ha raccontato che quando Maradona viveva a Dubai lo costringeva a fare notte inoltrata per vedere in diretta i suoi incontri, ovunque stesse giocando. Diego e Fabio si conobbero anche in Argentina durante il primo turno di Davis del 2017.

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Matteo, la rivincita (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Il raccontino che stiamo per introdurre si svolge nell’arco di dieri giorni. Per quanto rimbalzi frenetico tra Firenze e Napoli, nuovi amori e voglie di Finals, e dispensi disinvolti consigli a Djokovic illustrati con cadenze napoletane da un romano di origini per metà toscane e per l’altra metà brasiliane, esso muove da un tennista spagnolo di nome Roberto Carballes Baena e a lui ritorna, per completare l’opera e dare forma a un detto – sevi riesce, potete immaginarlo recitato con la voce chioccia di Eduardo De Filippo- che dice: “storta va, diritta vene: Frase contraria a ogni disfattismo, come si vede, che d’un colpo spazza via qualsiasi ipotesi di vendetta, per sostituirla con l’attesa che l’occasione si ripresenti, così da cambiarne i connotati negativi.

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ll resto, dai nuovi amori (con Paola Di Benedetto, seconda il sito The Pipol Gossip: vicentina, 27 anni, showgirl, conduttrice radiofonica e televisiva), alle voglie dichiarate di Finals torinesi («Ci provo, finché l’aritmetica me lo permette, e in ogni caso sono motivazioni forti che mi possono dare lo slancio per risalire in classifica»), fino alla “cazzimma” consigliata a Djokovic durante le giornate alla Laver Cup, rispolverata da alcune interviste di questi giorni, rientra nel normale tran tran della vita di Berrettini, tennista asceso ai misteri del gossip.

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Lo spagnolo ha avuto una palla break in tutta la partita, Berrettini lo ha fulminato con 8 aces e l’83 per cento di primi servizi tradotto in punti. Le stoccate vincenti di rovescio in lunga linea di Matteo, un colpo che segnala la sua crescita a livello tecnico, hanno fatto da cornice al match. Nei quarti Matteo ritrova Taro Daniel, giapponese diventato tennista in America, battuto due volte (2-1 i testa a testa) nel 2021 sul rosso, a Belgrado e Parigi. Sono altre due le vittorie di giornata per il gruppo azzurro, che danno al tabellone un’accentuata colorazione in bianco rosso e verde. Fognini e Musetti i due firmatari. Entrambi meritevoli di puntare ai piani alti del torneo, Fabio per il livello che sa ancora esprimere quando le paturnie gli scivolano addosso. È vero, il tempo è volato via e come dice lui, «ormai per me tutti i match sono come una finale», (ma quando riconquista campo e non si perde d’animo il suo tennis torna scintillante. Al punto da irretire il francese Grenier in un terzo set che Fabio ha condotto per mano.

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Prossima appuntamento, il colombiano Galan. La buona notizia è chela giornata di sole non si è dissolta nell’umidità della mate. Ha tenuto, e con essa hanno tenuto al meglio campi permettendo al torneo di recuperare l’assetta. 0 quasi. Il match tra Fognini e Carreno Busta è stato sospeso sul 3-0 per lo spagnolo nel prima set Ma visti i precedenti, stavolta è andata di lusso

ATP 250, altra sospensione. L’umidità “concede” soltanto undici incontri. E le polemiche restano (Donato Martucci, Corriere del Mezzogiorno)

La quiete dopo la tempesta, il giorno dell’entusiasmo, della rinascita del torneo di Napoli by Banca di credito Popolare. La giornata dei grandi trionfi italiani, Berrettini, Fognini e Musetti accompagnati da 2.000 tifosi all’Arena, 3.500 presenze in tutta la giornata di gare, undici gli incontri disputati sul dodici programmati, un record se si pensa a quanto accaduto nei giorni scorsi con tante gare rinviate. Soltanto il match di Fognini, il secondo di giornata per il tennista di Arma di Taggia (Imperia), con lo spagnolo Carreno Busta è stato sospeso per umidità dal supervisor dell’Atp.

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Nel mirino degli organizzatori è finita l’azienda Mapei che ha allestito i primi campi poi sbriciolatisi per le abbondanti piogge alla vigilia dei primi giorni di gare. Sono saltati diversi incontri, poi ci si è messa l’umidità ma questa volta ad uscire penalizzati sono stati i manti dei campi allestiti da un’altra impresa. La fortuna non ha accompagnato questo torneo. «Mapei — ha aggiunto Napolitano all’agenzia Dire — è un’azienda leader a livello mondiale. Quando tutto sarà finito, ci incontreremo e ne parleremo. Vorrei risolverla senza controversie, ma è chiaro che chiederò soddisfazione. Perché ciò che è successo nei primi due giorni ha causato a cascata tutto il resto. Ma abbiamo lavorato come dei matti per trovare immediatamente delle soluzioni che ci hanno permesso di tenere il torneo qui a Napoli. L’Atp avrebbe potuto portare il torneo altrove. Io ci metto la faccia». L’azienda Mapei ha risposto, ma si riserva di fare ulteriori accertamenti: «Riguardo a quanto avvenuto nei campi del Tennis Club Napoli, tennis che anno preso posto ieri nell’arena napoletana per l’intera gionata di gare l’azienda informa che fornito materiali conformi e, date le condizioni ambientali eccezionali verificatesi in questi giorni, sta investigando le cause dell’accaduto.

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Nessuno ha potuto quindi fare la doccia e usare i servizi igienici, prima di recarsi al Tennis Club di Napoli sul lungomare. L’assenza di acqua all’interno dell’hotel è dipesa da uno sfortunato guasto alle tubature nella zona orientale di Napoli, che ha costretto all’interruzione idrica in case, condomini e dunque anche alberghi. Tutto però risolto in giornata dall’Abc