Next Gen Finals, Passaro: “Il format è uno show per il pubblico, ma per noi è faticoso”

ATP

Next Gen Finals, Passaro: “Il format è uno show per il pubblico, ma per noi è faticoso”

Conclusa l’esperienza alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, Francesco Passaro parla di montepremi, aspetti da migliorare del proprio gioco. E sul torneo dice “il più bello a cui ho partecipato”

Pubblicato

il

Francesco Passaro, Napoli 2022 - Credit: Riccardo Lolli - Tennis Napoli Cup
 

Dopo l’amico Matteo Arnaldi, anche Francesco Passaro viene eliminato dalla Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, sconfitto in tre set da Brandon Nakashima. Dopo il match, Francesco risponde alle domande dei giornalisti presenti a Milano.

D. Nel vostro girone, tu e Matteo avete giocato sostanzialmente alla pari con sia con giocatori più esperti come Nakashima e Lehecka. È solo questione di esperienza o questo confronto ti ha dato delle informazioni su cosa fare per il prossimo step? Tra coreografia, nuove regole e tutto quanto, cosa ti è piaciuto di più?

Passaro: “Lehecka e Brandon hanno giocato molte più partite a livello ATP e sicuramente anche il ranking dice la sua. Ci manca quel tipo di esperienza e ci servirà fare questo tipo di partite con questi giocatori. Poi credo che il mio percorso stia andando bene perché sto migliorando partita dopo partita. In questa manifestazione c’è un’atmosfera pazzesca, il pubblico è caloroso, tutta l’organizzazione è magnifica. È il torneo più bello a cui ho partecipato, sono contento di aver vinto la mia partita e di essermela giocata anche con gli altri due. La partita di ieri mi ha tolto tante energie, il format è particolare e non ci aiuta. È più uno show per il pubblico, per noi è più tosto, faticoso, anche parlando con altri giocatori abbiamo notato questo aspetto. Mi piace l’hawkeye-live, i set ai quattro… divertente ma c’è poco margine per recuperare.”

Dover vincere tre set a zero per qualificarti ha avuto conseguenze sul risultato una volta perso il primo set?

Non sapevo bene cosa dovevo fare per qualificarmi. L’obiettivo è sempre quello di fare il mio gioco. Oggi ero un po’ più scarico, ma Brandon ha giocato a un livello più alto del mio. Nel secondo e nel terzo set ero sicuramente demoralizzato.

Fino a una settimana non sapevi di giocare qui e ora ti ritrovi con 110.000 dollari in tasca. Quanto sono importanti per un giocatore non ancora milionario e deve mantenere un team, fare attività agonistica l’anno prossimo. Quanto ti consideri fortunato per com’è andata, anche se hai dei meriti.

Mi saranno molto utili. Un po’ me li sono meritati, ho fatto una buonissima stagione e mi serviranno per investirli su me stesso e sul mio team per il futuro. Penso sia un’opportunità che l’ATP dà ai giovani promettenti.

Se dovessi dire cosa devi migliorare, al primo posto cosa metteresti? La superficie, la parte fisica, mentale…

Tatticamente, di sicuro. Anche mentalmente devo gestire meglio i momenti più complicato, quando qualcosa va storto. Ieri sono stato molto bravo. A questo livello ti danno poche chance per ribaltare la partita e devo migliorare molto questi aspetti ed è quello che stiamo facendo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement