Ciro Ferrara alle ATP Finals: "Il tennis, questo sport... Singolare" [ESCLUSIVA]

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Ciro Ferrara alle ATP Finals: “Il tennis, questo sport… Singolare” [ESCLUSIVA]

L’ex calciatore di Juventus e Napoli: “Tra gli ex calciatori va forte il padel: possono praticarlo tutti, non è così per il tennis”

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Ciro Ferrara allo stand Intesa Sanpaolo alle ATP Finals
Ciro Ferrara allo stand Intesa Sanpaolo alle ATP Finals
 

Alle ATP Finals di Torino si è visto anche Ciro Ferrara: l’ex calciatore di Juventus e Napoli, oggi commentatore tv, è stato intervistato dal direttore Ubaldo Scanagatta per un breve scambio di battute.

Ciro, non hai bisogno di presentazioni per quel che riguarda il calcio. Ma il tuo rapporto col tennis?

“Massimo rispetto per uno sport che è fantastico, molto difficile. Per noi che abbiamo fatto uno sport di squadra risulta difficile immergerci in uno sport molto spesso singolare. La cosa che mi incuriosisce sempre è che quando i tennisti vanno a vedere una partita di calcio non si sa bene quale dei calciatori vanno a vedere, mentre un calciatore che va a vedere il tennis si capisce più facilmente per chi tifa. Se ho provato a giocare a tennis? Qualche volta, con scarsi risultati…”

Molti preferiscono il padel, specie tra i tuoi colleghi ex calciatori…

“Fondamentalmente a padel possono giocare tanti, a tennis possono giocarci in pochi. Anche io mi diverto ogni tanto, anche se non sono un assiduo frequentatore. Tra gli ex calciatori qualcuno di forte forte c’è, ad esempio Fabio Grosso è veramente bravo. C’è da dire che per noi sportivi è comunque più semplice giocare perché magari ci coordiniamo più facilmente e riusciamo a valutare in fretta velocità e traiettorie della palla”.

Tra un Federer, un Nadal e un Djokovic chi prendi?

“Mi tolgo il cappello di fronte a loro. Se ho una predilezione? Dirlo è un po’ brutto… Per certi versi ognuno di loro ha determinate caratteristiche e mi risulta difficile scegliere. Ma li stimo tanto tutti e tre perché per arrivare a certi livelli bisogna avere una forza mentale incredibile. Penso che questo sia uno sport che stressa veramente tantissimo. E anche fisicamente ti chiede veramente tantissimo, non foss’altro per i continui viaggi a cui ti costringe”.

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