Alla fine del primo rubber del tie fra Croazia e Australia, vinto agevolmente da Borna Coric, il primo a presentarsi in sala stampa è Thanasi Kokkinakis, comprensibilmente deluso:
Momento complicato, come ti senti adesso?
Beh, ovviamente adesso sono un po’ a terra. Borna ha giocato molto bene e si vede che viene da un periodo felice. Magari ho avuto qualche mezza chance, come ad esempio nel primo set, sul 15-30, una palla facile che poteva regalarmi il 15-40. E queste mezze chance sono importanti contro ottimi giocatori come Borna che oggi era molto incisivo.
Borna oggi ti ha messo parecchio sotto pressione oggi: è stato un fattore?
Credo di aver servito bene, ma tanti servizi che secondo me erano vincenti o quasi mi tornavano indietro sui piedi. Credo che sia andato parecchio in anticipo, cercando di indovinare la direzione del servizio oggi.
Qual è stato il motivo del fatto di schierarti oggi? Forse la tua potenza?
Sì, probabilmente questa era l’idea. A Tokyo abbiamo giocato quest’anno. In quell’occasione è stata una partita combattuta e credo che questo sia il motivo per cui oggi Lleyton mi ha schierato. Forse è stata anche una scelta per avere Jordan a disposizione nel doppio
La scelta di non far giocare Jordan è stata dell’ultimo momento?
No, semplicemente il primo giorno non ero al 100% e quindi ha giocato Jordan. Oggi invece ero in condizione di giocare e quindi Lleyton mi ha schierato. Ho sempre giocato quando ero in condizioni di farlo.
Ti sei sentito con Nick? Che possibilità ci sono che possa tornare in Davis?
Ovviamente ci piacerebbe che Nick tornasse a giocare, ma stavolta non era disponibile.
Sul 5-4 sotto si sente maggiormente la pressione di rimanere nel match?
Un pochettino, ma in realtà il momento più complicato è all’inizio: se chi comincia a servire non riesce a trovare il ritmo e va subito sotto di un break, poi diventa complicato.
A seguire poi si è presentato Borna Coric con uno stato d’animo comprensibilmente diverso
Borna, intanto congratulazioni per la vittoria; la prima domanda che volevamo farti era relativamente alla tua spalla. Come ti senti?
Devo dire che adesso ci convivo, devo continuare a fare esercizi specifici, ma so che al massimo posso avere dei fastidi, non posso fare grossi danni con un singolo colpo. Ad essere onesto adesso sono più preoccupato quando sento male ad un ginocchio o agli addominali. Mentalmente sono molto più sereno.
Oggi qual’e stato il fattore che ha fatto la differenza? Forse che avevi più confidenza con le condizioni di gioco?
Sì, il fatto di avere giù preso le misure al campo è stato importante. Onestamente sono stato sorpreso quando hanno annunciato le formazioni e hanno nominato Kokkinakis. Inoltre nelle ultime settimane ho giocato molto più di lui ed evidentemente questo ha avuto un peso. Parlando nel concreto della partita poi devo dire che nei primi game non riuscivo a giocare, al servizio era intoccabile; per fortuna però sono riuscito a trovare il modo di entrare in partita.
Rispetto al fatto di servire per primo credi che sia stato un vantaggio?
Onestamente non credo, anzi il più delle volte quando posso scegliere e vinco il lancio della monetina, scelgo di ricevere. In generale non credo faccia una gran differenza, alla fine è solo una questione di testa.