ATP Buenos Aires: Musetti esordio tranquillo, batte Cachin e ai quarti trova Varillas

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ATP Buenos Aires: Musetti esordio tranquillo, batte Cachin e ai quarti trova Varillas

Nessun problema per Lorenzo contro l’argentino N.68 ATP. Il peruviano elimina la controfigura di Dominic Thiem in due set

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Lorenzo Musetti - Buenos Aires 2023 (foto Sergio Llamera/Argentina Open)
 

[3] L. Musetti b. P. Cachin 6-2 6-3

Prosegue alla grande la serata del tennis italiano dopo la splendida vittoria di Jannik Sinner su Stefanos Tsitsipas a Rotterdam. Molto meno prestigiosa ma altrettanto convincente è stata in seconda serata quella di Lorenzo Musetti sulla terra battuta di Buenos Aires sull’argentino Pedro Cachin (N.68 del mondo) Musetti, che esordiva nel torneo dopo il bye iniziale, ha chiuso la pratica in 1h24 in un match palesemente da “rosso” dove il servizio non è stato praticamente mai determinante: Musetti ha strappato la battuta all’avversario in 5 turni su 8 rendendo inutili i due break conquistati invece da Cachin.

Sempre in vantaggio nel primo set, Lorenzo ha chiuso 6-2 senza troppi patemi. Non si scompone nemmeno quando cede il servizio nel gioco d’apertura del secondo, trovando subito il controbreak a 15. Da lì in avanti nessuna occasione per entrambi fino al fatidico ottavo gioco sul 4-3 dove Musetti dà tutto per chiudere la pratica e conquista il break ai vantaggi al secondo tentativo. Non trema al momento di chiudere e si regala un biglietto per i quarti di finale dove troverà venerdì il peruviano Juan Pablo Varillas che ha battatuto Dominic Thiem.

[Q] J. P Varillas b. [WC] D. Thiem 6-4 6-4 (di M.S.)

Dal 2020 è cambiato tutto: il mondo alla rovescia. No, il riferimento non è a pandemia e dintorni, bensì a Dominic Thiem che soffre gli scambi e si fa prendere il campo dal qualificato Juan Pablo Varillas, ventisettenne peruviano che giocava i Challenger quando Domi vincevo lo US Open e adesso gioca ancora i Challenger, con qualche sporadica apparizione nel Tour. Sul Centrale di Baires svetta quindi la bandiera a tre bande: rosso, bianco, rosso ma verticali, alla rovescia, appunto (anche se non davvero “alla rovescia”, altrimenti le bande rimarrebbero orizzontalmente austriache).

Giornataccia, quella di giovedì a Baires, tra vento forte da sud, cielo coperto in peggioramento, pioviggina pure. Dietro gli occhiali scuri, Nicolas Massú osserva preoccupato il suo pupillo che mette in campo una prima ogni quarto d’ora (e, quando entra, gli dà gli stessi punti di un “testa-o-croce”), non fa male con il dritto se non a sé stesso, soffre la profondità dei colpi di Varillas, il più lesto a mettere i piedi in campo. Insomma, non sono gocce di pioggia quelle che cadono sull’obiettivo della telecamera, bensì lacrime di tristezza nel vedere Thiem palleggiare confusamente fino a che non commette un errore o l’altro gli fa punto.

Juan Pablo si issa 5-1, in risposta arriva al set point che Thiem annulla con un drittone, uno dei pochi. Sfumato quello e servito invano per chiudere il parziale, Varillas ci riprova in battuta sul 5-4, vale a dire con il fiato dell’ex n. 3 del mondo sul collo. Invece Domi sbaglia da solo o quasi e la prima frazione va in archivio.

Nulla cambia alla ripresa, con break peruviano al terzo gioco, tra metri e metri persi sul rovescio monomane e palle che si spengono a metà rete. Unico sussulto a un passo dalla sconfitta con la palla break che svanisce dietro a uno slice di rovescio da principiante – e non è un’iperbole. Dritto steccato che finisce lungo sul primo match point e Varillas, mancata al quinto set dell’AO la zampata da lucky loser contro il rientrante Zverev, vola ai quarti dei Tour per la terza volta in carriera, la seconda quella dell’anno scorso in cui fu sconfitto proprio da Thiem.

Su Dominic non rimane molto da dire; la speranza è che sia solo un’altra battuta di arresto nel lungo e difficile percorso del rientro dall’infortunio e dalla mancanza di stimoli evidente già dopo la vittoria a New York, il tutto complicato da un tennis che esige il massimo sia a livello atletico sia di motivazioni.

Il tabellone completo

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