Lo squillo di Giulio Zeppieri, al Challenger di Cherbourg raggiunge i quarti

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Lo squillo di Giulio Zeppieri, al Challenger di Cherbourg raggiunge i quarti

Stesso risultato a Manama per Caruso e Giustino. Passo falso invece per Nardi, Maestrelli, Passaro e Arnaldi

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Giulio Zeppieri - Firenze 2022 (foto Giampiero Sposito/FIT)
 

La notizia che più ci rallegra della settimana Challenger, che vede impegnati in giro per il mondo parecchi giocatori italiani, è il bellissimo percorso di Giulio Zeppieri al Challenger 75 di Cherbourg (cemento indoor), città portuale nel nord della Francia. Prima ha ridimensionato Mili Poljicak (n.464 ATP), il 18enne talento croato che tanto piace a sua maestà Djokovic. Poi ha superato in rimonta il belga Michael Geerts col punteggio di 4-6 7-5 7-6(5), al termine di due ore e venti di autentica battaglia. Il 28enne Geerts (n.250 ATP) era partito benissimo ma Zeppo non si è mai lasciato impressionare e nel secondo set ha riportato il match in parità senza correre particolari rischi. Nel terzo non è riuscito a sfruttare due match-point nel dodicesimo gioco, il secondo tra l’altro su un ace dell’avversario, vivacemente contestato dall’azzurro. Che però anche in questo caso è rimasto calmo ed è partito a razzo nel tie-break, smorzando sul nascere il tentativo di rimonta dell’avversario. Adesso nei quarti troverà il tedesco Mats Moraing (n.284 ATP), avversario tosto che dall’alto dei suoi quasi due metri è particolarmente pericoloso sul veloce, ma Giulio ha tutti gli strumenti per disinnescarlo. Soprattutto ora che sembra finalmente sulla strada giusta per abbinare alla piena maturità tecnica, anche quella emotiva.

Nel tabellone di qualificazione erano presenti pure Gianmarco Ferrari ed Alexander Weis, ma nessuno dei due ha fatto tanta strada. Ferrari è stato battuto 6-4 7-6(2) dal francese Matteo Martineau (n.373 ATP), mentre l’altoatesino ha sorprendentemente ceduto 6-3 6-4 all’altro transalpino Antoine Ghibaudo (n.921 ATP).

Il maggior numero di italiani era però in Bahrain al Challenger 125 di Manama (cemento outdoor), curiosamente intitolato al Ministero degli Interni, dove hanno brillato Lorenzo Giustino e il redivivo Salvatore Caruso che hanno raggiunto entrambi i quarti di finale dove si affronteranno in un derby che vale molto per entrambi. I nostri due veterani hanno fatto valere il peso dell’esperienza contro le nostre giovani promesse: il tennista napoletano ha infatti battuto al secondo turno Francesco Passaro col punteggio di 7-5 6-3, mentre il siciliano, partito dalle qualificazioni, ha avuto la meglio (3-6 6-3 6-2) all’esordio nel tabellone principale su Matteo Arnaldi, fresco vincitore a Tenerife 2. Male gli altri azzurri, a partire da Stefano Travaglia che non riesce a confermare la bella prestazione della scorsa settimana a Tenerife 3 e si fa battere al primo turno da Jason Kubler (n.79 ATP e prima testa di serie del torneo). Eliminati all’esordio anche Alessandro Giannessi e Andrea Arnaboldi. Lo spezzino perde 6-2 2-6 6-2 dal 22enne talento ceco Tomas Machac (n.115 ATP), mentre Arnaboldi si arrende 7-6(3) 2-6 6-3 al tennista delle Marianne Settentrionali Colin Sinclair (n.461 ATP).

Si giocava anche sul cemento outdoor di Chennai (India, Challenger 100) dove a difendere i colori azzurri c’erano Luca Nardi e Francesco Maestrelli che purtroppo hanno fatto un lungo viaggio a vuoto. Sono infatti stati eliminati entrambi all’esordio: Nardi 6-4 7-5 dal qualificato ceco Petr Nouza (n.630 ATP) e Maestrelli 6-3 6-4 dall’australiano Dane Sweeny (n.254 ATP). Due risultati sorprendenti contro avversari di modesto lignaggio, e, anche se sappiamo che alla loro età sono cose che succedono, resta un po’ di delusione per un inizio di stagione che ci immaginavamo diverso.

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