WTA Merida: Giorgi regina in Yucatan, sconfitta Peterson in finale

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WTA Merida: Giorgi regina in Yucatan, sconfitta Peterson in finale

Camila Giorgi supera in tre set Rebecca Peterson. È il quarto successo in carriera che vale il ritorno tra le Top 50

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Camila Giorgi - Merida 2023 (Foto Twitter @WTAMeridaOpen)
 

C. Giorgi b. [Q] R. Peterson 7-6(3) 1-6 6-2

Meno di un anno e mezzo dall’inatteso successo al Banque Nationale Open di Montreal, Camila Giorgi è tornata alla vittoria in un torneo WTA aggiudicandosi la prima edizione del Merida Open Akron, un torneo WTA 250 organizzato nella capitale dello Stato dello Yucatan.

In un match a corrente alternata, che dopo un primo set equilibrato ha visto due lunghe strisce di games prima a favore di una giocatrice e poi dell’altra, Giorgi ha fatto valere la sua maggiore caratura tecnica e capacità di ottenere punti in accelerazione da fondocampo in qualsiasi posizione, trovando anche una buona giornata alla battuta (6 aces) e rimontando primo e terzo set da un break di svantaggio.

Primo set

Inizio un po’ titubante da parte delle due, inevitabilmente nervose per aver raggiunto la prima finale in diversi anni. Giorgi riusciva a pungere con il diritto e anche alla battuta si faceva rispettare, uscendo da un game piuttosto complicato sull’1-1 nel quale doveva annullare due palle break.

Era però la giocatrice italiana la prima a cedere il servizio, e lo faceva sul 3-3 dopo che nel gioco precedente si era vista annullare una chance del 4-2 da uno schema servizio-rovescio. Un paio di gratuiti da fondo mandavano Peterson a giocarsi due palle break sul 15-40, e sulla seconda Giorgi commetteva un doppio fallo, chiamato con l’aiuto del “falco” e dopo che il giudice di sedia stava per far ripetere il punto pensando che l’errore di Camila fosse arrivato sulla prima e non sulla seconda.

Sei punti consecutivi di Peterson sulla sua battuta sembravano indicare che il set avesse già preso la strada della 27enne svedese, ma sul 5-4 30-30 ha dovuto subire il ritorno di Giorgi che, inserendo il “boost” sul diritto, ha conquistato sei punti di fila prima impattando sul 5-5 e poi portandosi in vantaggio sul 6-5.

Si giungeva dunque al tie-break, nel quale Peterson si inguaiava subito sul 3-0 pesante, anche a causa di un pesantissimo doppio fallo. Il servizio di Giorgi invece non faceva cilecca: la tennista di Macerata andava subito 5-1 e poi chiudeva il set con il 7-3 al tie-break dopo 67 minuti di gioco.

Secondo set

Completamente diversa la seconda frazione, che si è consumata in soli 31 minuti e che si è aperta improvvisamente quando Giorgi ha sparato in corridoio tre diritti anomali sull’1-1, finendo poi per cedere quel turno di battuta e anche quello successivo, lasciando andare Peterson a siglare un perentorio 6-1.

Dopo un primo set nel quale Giorgi aveva messo a segno ben 19 vincenti, bilanciati da altrettanti errori gratuiti, la giocatrice azzurra ha invece trovato solamente 4 “winner” nel secondo parziale, annegati però in ben 13 errori gratuiti. Peterson, invece, dopo un primo set perso di misura nonostante un bilancio di -10 tra vincenti e gratuiti (9-19) ha trovato l’equilibrio nel suo gioco facendo segnare un + 5 (10-5) nel secondo parziale.

Terzo set

L’emorragia di punti continuava per Camila anche all’inizio del set decisivo, quando la svedese prendeva il controllo del gioco con il suo diritto mentre Giorgi dalla parte destra si incaponiva a picchiare sull’inside-out, finendo però per commettere tanti errori.

Giorgi fermava a sette la striscia di giochi consecutivi di Peterson, dopo un game che da 40-0 si era complicato ai vantaggi, ma la svedese rimaneva comunque in vantaggio di un break sul 2-1 nel terzo set, con la fiducia a mille e la sua avversaria che si dimostrava particolarmente erratica sul potente diritto.

Ma proprio quando pareva nel momento più difficile, Giorgi ritrovava la magia delle sue accelerazioni e riusciva a conquistare il controbreak per il 2-2, passando poi in vantaggio dopo un game da 12 punti nel quale si salvava in maniera brillante da due palle break e riusciva a non innervosirsi troppo per un time violation comminatole per aver inseguito una pallina sfuggitale di controllo. Nel successivo game, poi dimostratosi decisivo, Camila metteva un’altra volta il turbo e trovava una sfilza di vincenti che le garantivano un parziale di 10 punti a 1, con l’unico punto conquistato da Peterson che era arrivato su un diritto in corsa lungolinea da urlo.

Con il livello di gioco improvvisamente salito, era Giorgi a comandare le operazioni grazie alla sua maggiore velocità di palleggio e capacità di accelerazione. Un diritto in rete di Peterson chiudeva la partita siglando il sesto gioco consecutivo per Camila e consegnando alla tennista italiana il suo quarto titolo in carriera.

TOP 50 – Con questa affermazione, la quarta in carriera nel circuito maggiore, Camila Giorgi ritorna tra le prime 50 della classifica mondiale, issandosi al n. 46 e diventando così la seconda giocatrice italiana dopo Martina Trevisan. La maceratese si sposta così a Monterrey in grande fiducia e pronta a dare l’assalto al suo best ranking di n. 26 nelle prossime settimane.
Per Rebecca Peterson l’appuntamento con il terzo sigillo personale è rimandato, ma c’è comunque la soddisfazione della finale raggiunta partendo dalle qualificazioni e il ritorno nelle Top 100 dalle quali mancava dal settembre scorso.

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