Un grande Gianluca Mager raggiunge i quarti al Challenger di Sanremo. In Messico Gaio batte Huesler

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Un grande Gianluca Mager raggiunge i quarti al Challenger di Sanremo. In Messico Gaio batte Huesler

Anche Vavassori ai quarti in Liguria. Acuto di Federico: battuto lo svizzero n.47 ATP

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Gianluca Mager - Uff.Stampa Sanremo Tennis Cup
Gianluca Mager - Uff.Stampa Sanremo Tennis Cup
 

Al Challenger 125 di Sanremo (terra battuta outdoor) sono due gli italiani che approdano ai quarti di finale. A cominciare da un ottimo Gianluca Mager che sta giocando alla grande il torneo di casa e ha battuto in sequenza due dei nostri migliori talenti: Luca Nardi (6-4 6-4) e Giulio Zeppieri (7-6 6-3). Sarà che gioca in casa, proprio nel circolo dove è cresciuto, sarà che vuole dimenticare un 2022 che professionalmente non gli ha regalato tante gioie (con l’eccezione della vittoria a Las Palmas in marzo), facendolo precipitare in classifica proprio pochi mesi dopo aver stabilito il suo best ranking alla posizione n.62. Quale che sia la motivazione profonda, in questo torneo il tabellone gli ha opposto due dei migliori next gen italiani e lui, puntigliosamente, ci ha tenuto a ribadire i diritti dei (quasi) trentenni. Adesso l’aspetta Vit Kopriva da Bilovec (Repubblica Ceca) che in virtù della miglior classifica (n.165 ATP) dovrebbe essere favorito, dopo aver eliminato al secondo turno Flavio Cobolli. Ma con questo Mager tutti i porti sono aperti.

Approdo ai quarti anche per Andrea Vavassori che prima ha la meglio sul russo Pavel Kotov (n.117), costretto al ritiro sullo 0-4 del terzo set, per poi prevalere nel derby contro il concittadino Edoardo Lavagno (n.340 ATP) che conferma comunque l’ottimo momento di forma. Nei quarti Vavassori troverà Juan Pablo Varillas (n.88), il Davisman peruviano che dovrà difendere la sua prima testa di serie. Compito non facile per l’azzurro, ma forse nemmeno impossibile, con il conforto di una invidiabile continuità di rendimento (10 vittorie e 4 sconfitte in stagione), non priva di interessanti picchi. Eliminati Andrea Pellegrino proprio da Varillas e Giovanni Fonio che nulla può (6-3 6-3) contro il francese Luca Van Assche (n.108 ATP), il nostro favorito per il successo finale.

Al Challenger 125 di Città del Messico (terra battuta outdoor) erano due gli italiani in tabellone e precisamente Luciano Darderi e Federico Gaio. L’italo-argentino gioca ormai prevalentemente vicino a casa, a ulteriore conferma di come il suo centro di gravità sia in Sudamerica e non in Europa, ma continua anche a inanellare risultati non particolarmente brillanti. La sconfitta al primo turno contro il 31enne Renzo Olivo non è di quelle prestazioni che ci si aspettano dal giovane talento di Villa Gesell. Altrettanto inaspettata, in positivo, giunge la prestazione di Federico Gaio. Il tennista romagnolo, partito dalle qualificazioni, ha prima sudato le proverbiali sette camicie contro Juan Ignacio Londero, rimanendo in campo quasi tre ore: 7-6(5) 3-6 7-6(5), poi ha confezionato la grande sorpresa superando in rimonta (3-6 6-0 6-3) lo svizzero Marc-Andrea Huesler (n.47, campione uscente e prima testa di serie). Siamo davvero contenti per Gaio che sta finalmente tornando a giocare ai livelli che gli competono, dimostrando oltretutto una grande umiltà, senza paura di sporcarsi le mani nei tornei ITF (due le finali raggiunte) o di affrontare le qualificazioni in capo al mondo. Il match dei quarti contro il tedesco Dominik Koepfer (n.262) è alla sua portata.

Al Challenger 75 di Girona (Costa Brava, terra battuta outdoor), i tre azzurri in tabellone erano Riccardo Bonadio, Lorenzo Giustino e Raul Brancaccio. Solo quest’ultimo è riuscito ad uscire vittoriosamente dai blocchi di partenza, battendo in rimonta lo spagnolo Alex Marti Pujolras (n.376 ATP) col punteggio di 4-6 6-3 6-2. Poi ha ceduto, al termine di un match combattutissimo, finito al tie-break del terzo set, al portoghese Gastao Elias (n.222). Eliminati subito Bonadio contro Jesper de Jong e Giustino che si arrende al terzo set a Pablo Llamas Ruiz (n.323 ATP).

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