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Poco prima dell’inizio della finale del Masters1000 di Montecarlo il direttore Ubaldo Scanagatta ha avuto l’occasione di fare qualche domanda a David Massey, direttore del torneo.
Ubaldo Scanagatta: David Massey è al primo anno come direttore del Rolex Montecarlo Masters (dopo i 18 anni di Zeljko Franulovic, ndr). Volevo sapere se ha imparato qualcosa di nuovo in questa settimana e che cosa le è piaciuto di più di questo torneo.
David Massey: “Devo ringraziare tantissimo Franulovic, è sempre più semplice cominciare a costruire qualcosa su un evento che esiste già e che lui ha diretto in modo eccezionale per così tanti anni. Ci conoscevamo e abbiamo lavorato insieme per l’ATP prima del 2004, quando lui è diventato il direttore di questo torneo. Ereditare il suo posto è un privilegio.
I miei 20 anni di esperienza nell’ATP mi hanno sicuramente aiutato. Sentivo di essere arrivato qui pronto per ricoprire un incarico importante, ma non ho mai pensato di sapere già tutto e sono sempre aperto all’apprendimento. Siamo molto soddisfatti di com’è andata quest’anno, dal trattamento che abbiamo riservato alla stampa fino a quello dedicato a giocatori e tifosi. Siamo stati un po’ sfortunati con il meteo in un paio di occasioni, ma nel complesso siamo molto contenti“.
Ubaldo Scanagatta: Possiamo sapere qualche numero relativo a questa edizione? Qualche informazione sul numero di spettatori e sul successo in generale del torneo. Io da italiano avrei voluto vedere Sinner in finale, ma avrete comunque un ultimo atto di livello molto elevato tra due top10.
David Massey: “Sicuramente abbiamo avuto tantissimi grandi giocatori nel corso di questa settimana. Abbiamo toccato quota 140.000 spettatori, sorpassando per la prima volta nella storia del torneo questa incredibile quota. Siamo davvero soddisfatti, ampio merito va dato anche a chi ha gestito la vendita dei biglietti e la promozione dell’evento. La capacità totale del nostro complesso è di 15.644 persone alla volta, quindi dobbiamo cercare di rasentare sempre quel numero lì giorno per giorno.
È difficile immaginare in futuro di far crescere ancora quel dato: il nostro obiettivo principale è di mantenerlo stabile. Siamo stati anche fortunati ad avere durante il torneo il giorno di Pasquetta: fa una grande differenza perché le persone possono davvero godersi il lunedì del torneo, che ovviamente di solito è un giorno lavorativo. In riferimento al mercato italiano, siamo appena a 11km di distanza dal confine con l’Italia, forse anche meno.
È come se il torneo si disputasse in Italia, abbiamo ricevuto davvero tanti tifosi italiani e, per fortuna, c’erano anche diversi giocatori azzurri. C’è un numero incredibile di tennisti italiani a questo livello. Berrettini è stato davvero sfortunato ad infortunarsi perché attraversava giorni di ottima forma. Abbiamo visto quanto ha giocato bene Sonego, per non parlare di Musetti che ha battuto Djokovic e ovviamente lo stato di forma eccezionale di Jannik Sinner. È uno dei pochissimi giocatori ad aver raggiunto le semifinali di Indian Wells, Miami e Montecarlo nello stesso anno (il più giovane nell’Era Open e l’unico a riuscirci insieme ai big 4, ndr). Sinner è in gran forma, contro Rune è stata una bellissima partita. Mi auguro possa spingersi ancora più lontano in futuro”.
Ubaldo Scanagatta: Ha qualche idea riguardo la percentuale di visitatori e tifosi stranieri in questa settimana di tornei, ad esempio quanti italiani o quanti francesi c’erano? Abbiamo visto una partita tra Sonego e Humbert e c’era molto più tifo per Lorenzo, che è italiano.
David Massey: “Non è un numero preciso, ma indicativamente il 40% dei biglietti sono stati venduti a italiani. Circa metà del pubblico questa settimana era francesa, mentre il restante 10% è relativo a tifosi internazionali”.