Musetti-Sinner, è ancora derby (Palliggiano, Bertellino). I tormenti di Rafa (Cocchi)

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Musetti-Sinner, è ancora derby (Palliggiano, Bertellino). I tormenti di Rafa (Cocchi)

La rassegna stampa di venerdì 21 aprile 2023

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Musetti-Sinner, è sempre derby (Davide Palliggiano, Corriere dello Sport)

Ancora una volta di fronte nei quarti di finale, cose come una settimana fa a Montecarlo. A distanza di 7 giorni la storia è diversa, più equilibrata, tutta da scrivere. Non sarà un 1000, ma il 500 di Barcellona. Clima ideale per puntare in alto, in altissimo e dove le partite si fanno sempre più interessanti. Sinner contro Musetti, oggi alle 12, sul centrale intitolato a Rafa Nadal. I due azzurri si giocano un posto in semifinale contro il vincente tra Tsitsipas e De Minaur. Tra il carrarese e il bolzanino sono due i precedenti ed entrambi li ha vinti Sinner. Nei sedicesimi di Anversa (2021), ma era sul cemento indoor e la settimana scorsa a Montecarlo, quando Jannik si è imposto facilmente in due set (6-2 6-2). Lorenzo, però, era reduce dall’impresa su Djokovic della sera prima, dispendiosa fisicamente e soprattutto mentalmente. Ieri hanno vinto entrambi, ma con prestazioni diverse. Sinner si è sbarazzato di Nishioka dominando il primo set (6-1), perdendo il secondo 6-4 e riprendendosi nell’ultimo (6-3), ma avendo sempre qualche problema con il servizio, ceduto 5 volte al giapponese. Un calo fisiologico dopo tante settimane al top, tra la finale di Miami e le semifinali a Indian Wells e Montecarlo. «Ho avuto un po’ di problemi, ero stanco – ha poi ammesso -. Ora mi aspetta un match molto fisico. Lorenzo ormai un po’ lo conosco, ma le condizioni qui sono diverse rispetto a Montecarlo, dove i campi erano più veloci». A Barcellona sognano di rivedere un’altra finale contro Alcaraz (ieri vincente in 2 set su Bautista), tanto per rinverdire quella che sembra essere la rivalità più avvincente per i prossimi anni. «E’ bello giocare contro di lui, mi rende migliore – ha ribadito del murciano, idolo di casa – ma anche giocando contro Tsitsipas e Musetti ho imparato altre cose». Lorenzo ha disputato una partita enorme contro il britannico Norrie. Più di due ore a nervi scoperti, perché Norrie è giocatore forte, correva tanto e sbagliava poco, soprattutto nel primo set perso dall’italiano 6-3. La sua è stata una rimonta paziente, ma con un carattere straordinario: 6-4 nel secondo, poi 6-1 in scioltezza nel terzo set. «Ho scelto il momento giusto per essere aggressivo, ma nulla a che vedere con la vittoria su Djokovic di una settimana fa. Lì ho avuto un dispendio di energie anche dopo il match. Ora invece mi sento bene, sono carico e contento di avere subito l’occasione per la rivincita contro Jannik contro cui non ho preso una sveglia, ma quasi. Ê stata una partita che mi ha fatto aprire gli occhi. Non avevo la giusta mentalità contro uno dei tennisti più in forma del momento. Ora la situazione è diversa: qui a Barcellona mi sento a casa, può essere una chance per dare una svolta alla mia stagione». […]

Ancora Sinner-Musetti, ma il mood si è capovolto (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Sarà un altro derby tutto da gustare quello che proporranno oggi alle 12 i quarti di finale dell’ATP 500 di Barcellona. Protagonisti Jannik Sinner (n.8 del mondo) e Lorenzo Musetti (20), alla seconda sfida diretta in una settimana, visto che la prima è andata allo stesso step del torneo in quel di Montecarlo. Un nuovo confronto al quale gli azzurri arrivano in modo completamente diverso. Con un po’ di affanno l’altoatesino, che dopo un primo set dominato contro il giapponese Nishioka, ne ha subito il ritorno e ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie fisiche (la spia della riserva si accesa più volte) e nervose per chiudere al nono game. In crescita di condizione invece Lorenzo Musetti, che dopo aver rischiato il tracollo nel secondo set contro Cameron Norrie (sul 4-4 ha dovuto annullare due palle del 4-5 con il proprio servizio), si è sbloccato e nella terza frazione ha fatto vedere tutto il proprio potenziale. I precedenti dicono 2-0 per Sinner ma il pronostico ovviamente non è chiuso anche in ragione dei problemi con i quali ha dovuto convivere il numero uno italiano, spiegati in conferenza stampa. «Solo qualche crampo, ho giocato parecchio ed ero un po’ stanco. Spero di recuperare per la prossima sfida, ma non ho male. Sarà di certo una partita fisica. Match difficile quello contro Nishioka, anche perché era la prima volta che giocavo contro di lui. Il primo game del terzo set è stato cruciale. L’ho vinto e da lì sono ripartito». Tra i protagonisti dei quarti […] non mancherà neppure l’idolo locale Carlos Alcaraz, uscito vittorioso dal derby contro il 35enne Roberto Bautista Agut, pur commettendo molti errori nella seconda parte di gara. Per il giovane murciano ora un altro derby contro il solido e potente Davidovich Fokina. La giornata azzurra era partita bene anche nel 250 ATP di Monaco di Baviera, con la vittoria del 2lenne romano Flavio Cobolli sull’esperto tedesco Oscar Otte. È arrivata in tre set ed è stata frutto della solidità dell’azzurro abbinata ai molti errori del padrone di casa, soprattutto nel primo parziale e all’inizio di quello decisivo. Per Cobolli sarà quello odierno il primo quarto nel circuito maggiore e sfiderà l’australiano O’Connell, che a sorpresa ha eliminato un altro tennista di casa, Alexander Zverev. […] Proseguono infine i problemi di Rafael Nadal, che in un video social ha annunciato il suo forfeit anche al 1000 di Madrid: «La situazione non è quella che ci saremmo aspettati, nonostante abbia seguito tutte le indicazioni mediche». Non si azzardano tempi di rientro e a questo punto anche la sua presenza a Roma è a rischio, come quella al Roland Garros, dove potrebbe arrivare senza alcun match di preparazione.

I tormenti di Rafa (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

E’ il corpo che decide per lui. Più forte della mente, più forte della forza di volontà più granitica. Più forte di Rafa Nadal. Il mancino capace di vincere 14 volte il Roland Garros ha annunciato che il suo rientro slitterà ancora e dunque non sarà in campo per il Masters 1000 di Madrid, di cui è stato cinque volte campione. A quando è rimandato il ritorno, però, non è dato sapere. Nemmeno a lui. L’annuncio è di ieri mattina ed è arrivato come sempre via social: «Come sapete ho subito un grave infortunio in Australia, al muscolo psoas – ha detto -. Inizialmente doveva essere un periodo di recupero da sei a otto settimane e ora siamo già a quattordici. La realtà è che la situazione non è quella che ci saremmo aspettati. Tutte le indicazioni mediche sono state seguite, ma in qualche modo l’evoluzione non è stata quella che ci avevano inizialmente detto e ci troviamo in una situazione difficile». Un’ammissione che fa tremare i polsi a meno di due settimane dagli Internazionali e cinque dal Roland Garros, il suo regno. Rafa, che è fermo dagli Australian Open di gennaio, è da sempre abituato a convivere con guai fisici della più svariata natura. Chi ha fatto la conta parla di circa 24 infortuni di diversa gravità, ma se quando era ragazzo la voglia di combattere e di vincere era alle stelle, adesso sembra che tutti questi tormenti abbiano un po’ fiaccato anche un animo ganador come quello di Nadal: «Le settimane passano e sognavo di poter giocare nei tornei che più hanno significato nella mia carriera come Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma, Roland Garros. Purtroppo, dopo Montecarlo e Barcellona devo rinunciare anche a Madrid. L’infortunio non è ancora guarito e non riesco a capire cosa mi serve per tornare a competere». Eppure da qualche tempo erano comparsi video, a dire il vero sporadici, di Rafa che si allenava nella sua accademia di Manacor. Negli ultimi giorni peri, non si avevano più notizie di un rientro e lo stesso Feliciano Lopez, amico fraterno del mancino spagnolo, aveva ammesso di essere «molto preoccupato per la situazione di Rafa». Lo zio Toni poi ha confermato: «Tornerà se sentirà di poter essere competitivo. Magari anche non al 100 per cento, la spinta definitiva gliela darà l’emozione di giocare su quei campi». Dopo il tentativo di prepararsi e rientrare, ecco nuovi dolori sempre allo psoas della gamba sinistra: «Qualche giorno fa – ha voluto spiegare ancora – abbiamo deciso di cambiare un po’ rotta, fare un altro trattamento e vedere se le cose migliorano. Purtroppo, però non posso darvi una data del mio rientro, non la conosco neanche io… Non ho altra scelta che cercare di avere l’atteggiamento giusto e la giusta mentalità per provare a tornare nei tornei sulla terra che mi rimangono». […]

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