ATP Roma, Rune batte Djokovic in tre set: è il passaggio di consegne?

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ATP Roma, Rune batte Djokovic in tre set: è il passaggio di consegne?

Il sei volte campione di Roma non è al meglio e perde per la seconda volta dal danese. Al Foro ci sarà un nuovo campione: Djokovic perde per la prima volta ai quarti a Roma dal 2013

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Holger Rune - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
Holger Rune - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

H. Rune [7] b. N. Djokovic [1] 6-2 4-6 6-2

Holger Rune è in semifinale agli Internazionali d’Italia! Il danese elimina Novak Djokovic e batte il serbo per la seconda volta in tre precedenti dopo la finale vinta a Parigi-Bercy. Un successo fantastico per Rune che ha approfittato certamente di una versione non eccelsa del serbo, ma dal canto suo ha giocato una splendida partita, gestendo bene i vari momenti compresa l’interruzione per pioggia di fine secondo set. Adesso sfida al vincente tra Ruud e Cerundolo. Djokovic raggiungeva almeno la semifinale a Roma dal 2013, quando si fermò ai quarti. Per Rune la terza semifinale a livello 1000 dopo quelle di Bercy e di Montecarlo. In questo 2023 ci sarà un nuovo campione al Foro: per la prima volta dal 2004, non ci sarà una finale con lui o Nadal.

Primo set 6-2 Rune: il danese domina il gioco

Inizio davvero sfrontato da parte di Rune che non si fa prendere da nessun timore e ottiene subito il break con un doppio fallo di Djokovic e con tre risposte iper-aggressive sulle quali il serbo si ritrova sorpreso. Il danese annulla due palle break nel game successivo vincendo due scambi prolungati e facendosi trainare dalla prima di servizio. Entrambi usano spesso la palla corta, ma ad adottarla con maggiore sapienza è il danese che colpisce spesso Djokovic dopo la pressione da fondo e maschera molto bene le sue intenzioni. Per Rune arriva il doppio break con un meraviglioso pallonetto seguito dal recupero sulla smorzata e un errore con il dritto del serbo provocato dalla pressione del campione di Parigi-Bercy. Con il passare dei minuti aumentano sempre di più gli errori del numero 1 del mondo che sbaglia tanto soprattutto nel tocco: palle corte e volée. In qualche modo il giocatore di Belgrado annulla un set point sull’1-5 con la prima di servizio e rimane dentro al parziale. Rune che chiude il set 6-2 tenendo a quindici il servizio: il campione uscente è dimesso, remissivo, come se qualcosa non andasse per il meglio.

Secondo set 6-4 Djokovic: Nole riparte bene dopo l’interruzione per pioggia

Il secondo set comincia sotto un maggiore equilibrio: nei primi due turni di battuta ci sono pochi scambi e il servizio fa la differenza per entrambi. Djokovic rischia di andare sotto di un break, ma annulla la palla dell’1-2 con un servizio vincente ed è proprio il servizio a condurlo a vincere il game e a rimanere al comando del set. Il pubblico romano comprende le difficoltà odierne del numero 1 del mondo e prova a sospingerlo, nella speranza di vedere una partita quanto più equilibrata e imprevedibile. Sul 2-3 40-30, Rune chiama una risposta di Djokovic fuori, ma Lahyani indica che la palla è buona e questo è il punto di svolta della partita: il serbo sembra trasformato, aizza il pubblico che comincia a fischiare il danese e si schiera tutto dalla sua parte invocando a squarciagola il nome “Novak”: Rune sbaglia una conclusione facile con lo smash e concede così il break del 4-2. Rune che anche durante il cambio campo continua a discutere con il giudice di sedia e anche il suo allenatore Patrick Mouratoglou prova a calmarlo: per spezzare il ritmo chiama un medical time out “strategico” che fa imbestialire il pubblico. Una pausa che rigenera il danese che tiene agevolmente il servizio e si rimette ad aggredire in risposta e vince un punto pazzesco sullo 0-30, recuperando avanti, indietro, spingendo e chiudendo con la smorzata di rovescio deliziosa. Djokovic sbaglia un dritto in uscita dal servizio sulla seconda palla break e cede la battuta rimettendo così in corsa il danese. Il 22 volte campione Slam gioca perfettamente i primi due punti, in particolare il secondo nel quale comanda con il dritto. Sullo 0-30 aumenta l’intensità della pioggia e Rune invoca la sospensione. Sospensione che arriva tra i mugugni del pubblico, ma alla ripartenza il serbo rientra determinato, attacca sin dalla risposta, vince altri due punti e si prende di forza il secondo set.

Terzo set 6-2 Rune: Djokovic non è al meglio, Rune è un muro

Terzo set che comincia con due scambi in grande pressione con il rovescio vinti da Rune e poi è Djokovic a strappare malamente con il dritto lungolinea e a concedere subito il break in apertura. Per consolidare il break il giocatore di Gentofte si rifugia nel servizio e nel suo dritto a sventaglio, mentre il serbo si lamenta ancora del campo e non trova le opportune contromisure in risposta. Djokovic sprofonda nel terzo game: un grave errore con il rovescio sul 30-30 e un lunghissimo scambio vinto dal danese sulla palla break: il serbo si era anche innervosito per un warning chiamato da Lahyani per time violation sul servizio e continua a prendersela con le condizioni del campo. Il momento è davvero nero per Djokovic: sul 30-30 del quarto gioco il dritto viene portato via dal nastro e viene sorpreso da un recupero in back di Rune, non riuscendo a chiudere con la palla corta sulla parità e va sotto 4-0. Entrambi tengono i turni di battuta fino al 5-2 senza particolari problemi. Qualche tentennamento si avverte per il danese al momento di chiudere: riduce la spinta, lascia il pallino del gioco in mano all’avversario e sbaglia un rovescio alla sua portata: poi arrivano due prime vincenti che da palla break lo portano a match point e Djokovic strappa con il dritto e viene sconfitto ancora da Holger Rune dopo la finale di Parigi-Bercy.

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