Roland Garros, Sonego chiama, Musetti risponde con uno show: i Lorenzo agli ottavi sono due! [VIDEO]

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Roland Garros, Sonego chiama, Musetti risponde con uno show: i Lorenzo agli ottavi sono due! [VIDEO]

Partita senza storia sul Mathieu, Musetti annichilisce Norrie e bissa gli ottavi già raggiunti nel 2021. Non ha ancora perso un set in tre partite. Attende Alcaraz o Shapovalov

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Lorenzo Musetti – Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)
 

da Parigi, il nostro inviato

[17] L. Musetti b. [14] C. Norrie 6-1 6-2 6-4

 

Un’autentica lezione di tennis. È ciò che Lorenzo Musetti  ha impartito in poco più di due ore al numero 13 del mondo Cameron Norrie, con un solo piccolo brivido nel finale del terzo set.
Musetti, che come al solito ha impreziosito la sua partita con gemme di rara bellezza, ha confermato la solidità e grande concentrazione già esibite nei primi due turni. Il carrarino torna agli ottavi a Parigi dopo il 2021, quando si arrese a a Djokovic dopo aver vinto i primi due set al tiebreak, ma stavolta lo fa senza aver perso un set in tre partite. Troverà il vincente del match in programma nella sessione serale tra Alcaraz (battuto nella finale di Amburgo lo scorso anno) e Shapovalov contro il quale non ha mai giocato.

LA PARTITA
Dopo l’impresa di Lorenzo Sonego e l’amara sconfitta di Fabio Fognini, tocca a Lorenzo Musetti il compito di far pendere la bilancia azzurra dalla parte giusta  in questo venerdì parigino per festeggiare tennisticamente la festa della Repubblica.
All’ingresso in campo sul Simonne Mathieu i fischi accolgono Norrie, i francesi non hanno dimenticato la palla rubacchiata a Pouille nel turno precedente. Applausi scroscianti invece per Lorenzo ed il primo punto della partita, una leggiadra demivolèe di rovescio spiega il perché.

Musetti ha impressionato nei primi due turni per solidità e concentrazione, Norrie ha sofferto cinque set con Paire prima di regolare facilmente Pouille. L’unico precedente trai due è la vittoria di un mese fa a Barcellona dell’azzurro per 6-1 al terzo.

Il carrarino parte subito in quarta tenendo agevolmente il servizio di apertura e procurandosi subito due palle break sul servizio dell’inglese: sulla seconda il diritto lungo del campione di Indian Wells 2021 dà a Musetti il vantaggio iniziale che concretizza con un altro solido turno di servizio impreziosito dalla prima splendida palla corta che lascia fermo il suo avversario  (3-0).

Il mancino nativo di Johannesburg fa molta fatica con il diritto e non fa male con il suo colpo migliore, il rovescio bimane, perché Lorenzo è bravissimo a variare le traiettorie non giocando mai una palla uguale all’altra.
La spinta di Musetti non dà scampo a Norrie che perde le misure del campo in lunghezza, arriva un altro break  mezz’ora il punteggio di 6-1 fotografa esattamente quanto visto fin qui in campo.

Mentre lentamente scende la sera su Porte d’Auteuil, benediciamo i settantacinque euro spesi alla boutique per acquistare la felpa ufficiale del torneo che ci salverà – si spera – dalla bronchite.
Nel primo game del secondo set Norrie cerca di alzare le traiettorie rallentando gli scambi. Lorenzo non sembra soffrire il cambio di strategia ed anzi ha subito una chance per breccare l’ex numero 8 del mondo che si salva per il rotto della cuffia con un ace di seconda che prende un pezzetto di riga.
L’azzurro è sin qui intoccabile al servizio e l’occasione ritorna nel quinto gioco: Norrie scivola 0-40 dopo un doppio fallo e due magie di Lorenzo (diritto in cross e gran recupero su smorzata), salva le prime due palla break con il servizio ma poi affossa malamente il solito pessimo diritto in rete mandando l’azzurro avanti 3-2.

Dalle tribune parte un “Let’s go Lollo, Let’s go”: se anche gli anglofoni spingono Musetti ci sarà un motivo.
Quello che combina con il rovescio nel sesto game che gli dà un altro break può aiutare a comprendere. In rapida successione: back incrociato bassissimo seguito da passante lungolinea; lungolinea vincente; pallonetto millimetrico da sdraiato a terra sulla riga. Come si fa a non innamorarsi di uno così?
Dopo un’ora e dodici siamo 6-1 6-2, nello stesso tempo Djokovic e Davidovich Fokina sul centrale erano ancora 5-5 nel primo set.

Norrie esce dal campo per provare a schiarirsi le idee dopo il doppio montante ricevuto.
La strategia non sortisce effetti, anzi: due doppi falli e un errore di rovescio lo condannano a partire con l’handicap anche nel terzo set.
Le palle che tanto fanno discutere in questa edizione ed i campi molto lenti inducono spesso i giocatori a tentare traiettorie molto alte. Le prime palle break per Norrie arrivano nel sesto gioco dopo 1 ora e quaranta complici due errori di misura di Musetti. Con un pregevole diritto incrociato l’inglese riesce finalmente a rialzare la testa e riportarsi in parità (3-3) e a salvare una palla break nel game successivo per mettere per la prima volta la prua davanti (4-3).

Lorenzo è però bravo a interrompere la striscia di Norrie (dal 3-1 al 3-4) salvando il sitale ottavo game nel quale si inguaia con i primi due doppi falli del match e offre due palle break all’inglese: sulla prima sbaglia di diritto Norrie, sulla seconda si salva da campione con il serve&volley. Arrivano altre due prime che gli danno il 4-4.

Norrie incespica però subito di nuovo al servizio, offre tre palle break a Lorenzo che sfrutta la terza con un passante di diritto in cross su incosciente discesa a rete sulla seconda dell’inglese che lo manda a servire per il match. Lorenzo non trema, anzi un diritto lungolinea dalle tribune fa esplodere lo stadio e suggella una grande vittoria.
Si può andare a cena aspettando Alcaraz o Shapovalov con una certezza: Muso c’è, si diverte e ci fa divertire. E non ha intenzione di fermarsi.

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Asian Games: pronostici rispettati, le prime due teste di serie in finale in entrambi i tabelloni

Nessuno scossone tanto nel maschile quanto nel femminile. Tre finalisti su quattro rappresentano la Cina

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Zhizhen Zhang, Napoli 2022 - Credit: Riccardo Lolli - Tennis Napoli Cup

L’abbiamo definita, nei giorni scorsi, la competizione più sentita dai tennisti asiatici, e fra qualche ora sapremo chi vincerà, sia nel maschile che nel femminile. Stiamo parlando degli Asian Games, per i quali tennisti e tenniste anche di un certo livello hanno rinunciato ad altri eventi ATP e WTA nei loro Paesi con l’obiettivo di contendersi lo scettro di campione d’Asia.

Ma se soprattutto per i sudcoreani la posta in palio è molto alta, visto che vincendo l’oro hanno il diritto di saltare la leva militare, nessun giocatore di questa nazionalità è riuscito ad accedere alle due finale del singolare. L’ultimo superstite era Seong Chan Hong, sconfitto in semifinale con il netto punteggio di 6-2 6-1 dal giapponese Yosuke Watanuki.

Andando allora a guardare quali sono le due finali dei due tabelloni, ci si accorge di due aspetti molto particolari. Il primo è che sia tra i ragazzi che tra le ragazze l’ultimo atto vede di fronte le due teste di serie più alte. Qualcosa di non così consueto soprattutto nel femminile, dove spesso non mancano le sorprese. Il secondo è che su quattro contendenti rimasti in gara, ben tre rappresentano una sola nazione, ovvero la Cina, e proprio Watanuki è l’unico ad alzare un’altra bandiera.

 

Il nipponico cercherà così di vincere il titolo la mattina di sabato 30 settembre (ore 6 italiane) contro il favorito, nonché n° 1 cinese e n° 60 del mondo, Zhizen Zhang, che ha lasciato per strada un solo set in tutto il torneo e che ha sconfitto in semifinale l’uzbeko Khumoyun Sultanov per 6-4 6-1.

Nel femminile, invece, andrà in scena un intrigante derby cinese tra due tenniste molto in alto nella classifica WTA, ovvero Qinwen Zheng e Lin Zhu. Le due non si sono mai affrontate in carriera e il primo confronto varrà dunque molto in termini di prestigio nel proprio Paese. Questa finale si giocherà un giorno prima rispetto a quella maschile, alle 5:30 del mattino in Italia nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 settembre.

Sarà invece India vs Taiwan nella finale del doppio maschile, perché si incroceranno le racchette delle coppie Ramathan/Myneni e Jung/Hsu, mentre un altro derby è atteso tra le donne. Questa volta, a scaldare gli animi dei tifosi taiwanesi, ci penseranno Le sorelle Chan e Lee/Liang, che si contenderanno la medaglia più prestigiosa.

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Italiani in campo venerdì 29 settembre: si rivede Sinner a Pechino, primo turno anche per Musetti. Bronzetti non si ferma mai

Dopo le polemiche sulla Davis, Jannik Sinner torna finalmente a far parlare il campo contro Daniel Evans. Lorenzo Musetti debutta invece contro Karen Khachanov, mentre per Lucia Bronzetti è già tempo di qualificazioni sempre a Pechino

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Jannik Sinner – ATP Cincinnati 2023 (foto via Twitter @CincyTennis)

Jannik Sinner torna in campo, e lo fa quasi un mese dopo l’ultima apparizione in un torneo. Avevamo infatti lasciato l’altoatesino nella notte italiana tra il 5 e il 6 settembre scorsi, quando dopo quasi cinque ore di lotta usciva sconfitto nell’ottavo di finale contro Alexander Zverev allo US Open.

Inutile, adesso, ripercorrere nuovamente ciò che si è detto sulla sua mancata partecipazione alla Coppa Davis, ne abbiamo già scritto tanto, dando tutte le opinioni (qui per chi lo reputa “innocente” e qui per chi lo reputa “colpevole”). Ora è – finalmente, potremmo aggiungere – il momento di tornare a parlare di tennis giocato.

Il primo scoglio per Sinner al rientro dopo oltre tre settimane di riposo non è però così agevole, visto che al primo turno del China Open, ATP 500 che si disputa a Pechino (cemento outdoor), dovrà vedersela contro Daniel Evans, n° 33 del mondo ma non testa di seria per il livello molto alto dei tennisti che prendono parte alla competizione. Jannik è invece il sesto favorito per la vittoria finale, ma l’attenzione contro il britannico dovrà essere massima, visto che i due non si sono mai affrontati e che quindi non ci sono appigli a precedenti benevoli.

 

L’italiano sarà impegnato sul secondo campo più importante tra quelli dell’impianto pechinese, il Lotus, come primo match di giornata, dalle 6:30 ora italiana (le 12:30 in Cina). A guardare le quote, sembra che non ci sarà partita. Sinner è considerato decisamente in vantaggio sulla carta, e la sua vittoria è pagata intorno all’1.20 su tutti i principali siti di scommesse. Evans, invece, oscilla tra il 4.10 e il 4.30. Per chi vincerà tra i due, forse il secondo turno potrebbe risultare paradossalmente più agevole, contro Yoshihito Nishioka o Juncheng Shang.

Se abbiamo detto di un Sinner che non disputa un incontro da diverso tempo, lo stesso non si può affermare di Lorenzo Musetti, che abbiamo invece lasciato solo pochi giorni fa in semifinale a Chengdu, nella sconfitta contro Roman Safiullin, e anche lui impegnato a Pechino per un debutto tutt’altro che agevole contro Karen Khachanov.

Il russo n° 14 ATP viene dalla convincente e fresca vittoria di Zhuhai e sarà avversario scomodo per il carrarino, che peraltro non sta attraversando un momento di forma brillante. Come per Sinner-Evans, anche in questo caso si tratta di una prima volta assoluta nei confronti tra i due, ma nella circostanza è l’italiano a essere sfavorito. Musetti è dato infatti a 2.20 da Bet365 e a 2.15 da Sisal, mentre gli stessi siti piazzano Khachanov rispettivamente a 1.67 e 1.65.

Musetti-Khachanov sarà il terzo match sul campo Brad Drewett, attorno alle 10 ora italiana (le 16 a Pechino), e chi la spunterà tra i due potrebbe subito trovare Carlos Alcaraz, testa di serie n° 1 e avversario di Yannick Hanfmann al primo turno.

Entrambi gli incontri dei tennisti italiani saranno visibili in diretta su SuperTennis.

In campo femminile, è già ora di scendere nuovamente in campo per la stacanovista Lucia Bronzetti, che poche ore fa perdeva nettamente a Ningbo contro Linda Fruhvirtova e che avrà appena il tempo di spostarsi a Pechino per giocare il turno di apertura delle qualificazioni al cospetto di Laura Siegemund. Ultimo match sul campo 6 per loro, con l’equilibrio che regna sovrano nei pronostici. L’azzurra è data a 1.65 da Sisal, contro l’1.75 della rivale. Le due si sono affrontate all’ultimo Australian Open, con il successo della tedesca in tre parziali. 

Italiani in campo venerdì 29 settembre   

China Open, primo turno:

[6] JANNIK SINNER vs Daniel Evans – Campo Lotus – Diretta SuperTennis dalle 6:30

LORENZO MUSETTI vs Karen Khachanov – Campo Brad Drewett – Diretta SuperTennis dalle 10 circa

China Open, qualificazioni, primo turno:

[6] LUCIA BRONZETTI vs Laura Siegemund – Campo 6 – Ore 10:30 circa

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WTA Ningbo, altra vittoria sofferta per Jabeur. Shnaider fa fuori Kvitova

Jabeur-Podoroska e Fruhvirtova-Shnaider saranno le semifinali del torneo cinese che ha appena visto l’eliminazione di Bronzetti

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Ons Jabeur - US Open 2022 (foto Twitter @usopen)

Non solo la sconfitta della nostra Lucia Bronzetti per mano di Linda Fruhvirtova: la giornata di giovedì metteva in palio altri tre posti per le semifinali del WTA di Ningbo. Ecco com’è andata.

[1] O. Jabeur b. V. Zvonareva 7-5 4-6 6-1

Primo set segnato irrimediabilmente dagli errori di Ons Jabeur. Fin dalle prime fasi di partita, è ben evidente che per la tunisina non sia ancora tempo di tornare ai fasti che l’anno portata a sue finali a Wimbledon, ma che debba lottare su ogni singola palla. Gli errori fioccano, in particolare dalla parte del dritto, e questo consente a Zvonareva di andare due volte in vantaggio di un break, prima sul 2-0, poi sul 4-2. Jabeur, però, non si sottrae alle difficoltà e alla fatica, vince 4 game di fila e recupera tutto il ritardo, tirando fuori alcune magie di livello assoluto – tweener, smorzate e recuperi in corsa vincenti –. Zvonareva, presa dalla frustrazione, commette qualche errore e non può nulla di fronte all’improvviso cambio di passo dell’avversaria. Dopo un’ora e un quarto Jabeur fa suo il primo set per 7-5.

 

L’inizio di secondo parziale vede dominare chi si trova in risposta, con quattro break consecutivi messi a segno. Entrambe le giocatrici commettono errori anche banali, provate dalla fatica del primo set e dalla grande umidità di Ningbo. La prima a tenere il proprio turno di servizio è Jabeur nel quinto gioco, a cui risponde subito la russa. Sul 3-3, Zvonareva si procura due palle break annullate con due numeri clamorosi dalla tunisina: ace di seconda e vincente di dritto incrociato con entrambi i piedi nel corridoio. L’equilibrio, però, non dura molto: Jabeur incappa in un pessimo game alla battuta e subisce un break a 15, che manda la russa  a servire per il set sul 5-4. Zvonareva, a differenza del primo parziale, è cinica e chiude alla prima chance dopo quasi un’altra ora di gioco.

Inizio di terzo set che sorride a Ons Jabeur: dopo aver superato il momento di appannaggio fisico e tecnico della fine del precedente parziale, innesta una marcia superiore, che le consente di trovare con grande continuità soluzioni vincenti e prendere il largo nel punteggio (5-0). Sotto di due break, Zvonareva riesce a muovere il punteggio, nonostante i vistosi fastidi alla spalla sul servizio. Jabuer chiude 6-1 dopo due ore e trentasei minuti di autentica battaglia.

GLI ALTRI MATCH – Non si è salvata, invece, la numero 2 del tabellone Petra Kvitova che, dopo aver raggiunto i quarti di finale grazie al forfait di Putintseva, ha ceduto in tre set e due ore di gioco alla 19enne russa Shnaider. La ceca si era ripresa dopo un primo set da dimenticare (1-6), aggiudicandosi il secondo parziale per 6-4 grazie soprattutto a una buona resa in fase di risposta con tre break messi a segno. Nel terzo, però, la numero 14 del mondo non è stata sufficientemente cinica e non è riuscita a sfruttare il momento di maggiore difficoltà dell’avversaria in avvio di set. Shnaider ha salvato tre palle break nel suo primo turno di battuta e un’altra sul 2-3, prima di brekkare a zero nel game successivo e involarsi così verso la vittoria (6-3). La 2004 russa disputerà contro Fruhvirtova (un’altra giocatrice ceca) la sua seconda semifinale nel circuito maggiore, dopo quella persa ad Amburgo in estate contro Noha Akugue. Intanto, si è già assicurata un nuovo best ranking: ora è virtualmente numero 70 del mondo (il precedente miglior piazzamento era n. 83).

L’ultimo quarto di finale del Ningbo Open ha visto infine la vittoria in due set di Nadia Podoroska su Katerina Siniakova. L’argentina ha prevalso con un doppio 6-1 in un match caratterizzato dall’abbondanza di palle break: la ceca ne ha concesse ben 17 (solo in un turno di battuta ne è rimasta del tutto immune) perdendo il servizio cinque volte, mentre Podoroska si è salvata in tutte e cinque le occasioni fornite all’avversaria. Il punteggio ha così assunto una forma anche più severa rispetto a quanto si sia effettivamente visto in campo, sebbene la numero 90 del mondo abbia ampiamente legittimato il successo. Sarà quindi lei l’avversaria di Jabeur nella semifinale della parte alta del tabellone. Nadia proverà a ribaltare i pronostici per accedere a quella che sarebbe la sua prima finale nel circuito dopo tre semifinali perse. (Andrea Mastronuzzi)

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