Si allineano ai quarti di finale i “Mallorca Championships” con gli ultimi quattro ottavi, che vedono arrendersi il favorito numero uno e campione uscente Stefanos Tsitsipas e rimanere in gioco il più atteso tra i partecipanti, il quarantunenne Feliciano Lopez.

A. Rinderknech b. C. Lestienne 6-3 6-2

In un’ora e sedici minuti Arthur Rinderknech si aggiudica il derby francese con Constant Lestienne, facendo valere il suo tennis sicuramente più adattabile alla superficie. Più potente e con una battuta assai efficace, il tennista di Gassin raggiunge per la prima volta nella stagione i quarti di finale.

Dieci ace e una resa complessiva dell’83% con la prima palla, nessun break al passivo e un buon 15 su 22 come prestazione nei pressi del net. Per Lestienne costanti problemi sulla seconda palla, sulla quale viene assediato dal compatriota e al quale cede la battuta due volte per set. Nessun dubbio su chi meriti il passaggio del turno, che significa una sfida con l’americano Eubanks.

C. Eubanks b. [3] B. Shelton 6-7(4) 6-4 7-6(2)

Quasi tre ore di lotta tra i due americani e alla fine vince quello meno atteso, attraverso due tie-break e un solo break in tutto il match.

Il primo set è una sfida di servizi al fulmicotone da parte di entrambi: zero palle-break diciannove punti contro la battuta di cui sette contro la prima palla. Al tie-break la spunta la testa di serie numero tre per 7-4. Nel secondo parziale Eubanks deve ricorrere solo cinque volte alla seconda battuta, e su questa base riesce a lavorare sulla risposta del rivale.

Shelton cala sulle prime e si fa attaccare sulla seconda palla, al punto da dover fronteggiare due palle-break già nel game d’apertura. Il giovane di Atlanta cede subito il passo e non recupera più: 6-4 per il suo avversario.

All’inizio della terza ora i due atleti abbassano la velocità dei colpi di inizio gioco ed entrambi hanno tre palle-break nella fase centrale del set decisivo. Ma un incontro del genere è giusto che finisca al tie-break, dove però manca l’equilibrio: Shelton recupera fino al 2-3, ma non trova la lucidità per andare oltre e consegna il passaggio ai quarti al rivale.

Y. Hanfmann b. [1] S. Tsitsipas 6-4 3-6 6-2

Incredibile per il modo in cui si delinea, ecco l’ennesima sconfitta sconcertante di Stefanos Tsitsipas, pur raccolta con un Yannick Hanfmann, talmente in forma da …mietere risultati anche sull’erba.

Il tedesco domina il primo set più di quanto non dica il risultato, mettendo a segno 16 vincenti e un solo errore e scendendo a rete più dell’ateniese. Tsitsipas riesce a limitare i danni ma di nuovo rischia il break nel secondo parziale.

Con coraggio e con la battuta resiste quanto basta per poi approfittare dell’unico passaggio a vuoto fino ad allora del teutonico. Break per il favorito numero uno sul 4-3 e 6-3 finale, con 13 vincenti per lui.

Nel set decisivo Tsitsipas sembra poter continuare sulla giusta china e sull’1-2 sale 40-15. A quel punto serve due doppi falli consecutivi e lancia una pallata in tribuna. Essendo però già stato ammonito riceve un penalty point che significa palla-break.

Il greco manda un dritto in rete e cede il servizio sotto gli occhi allibiti del padre e di Paula Badosa. Stefanos non si rialza più e cede il posto nei quarti a Hanfmann.

[WC] F. Lopez b. J. Thompson 7-6(6) 1-6 6-3

L’avversario di Hanfmann è l’eternauta Lopez. Indomabile ancora una volta, “Deliciano” esce vincitore e sposta di almeno un giorno ancora il suo “ultimo ballo”.

In poco più di due ore Lopez ha dimostrato di nuovo di essersi preparato a dovere per la manifestazione. È sceso a rete ben 65 volte, si è ritagliato ben dieci palle-break, trasformandone solo una e cedendo due volte il servizio.

Ha vinto complessivamente due punti in meno del rivale, che lo ha travolto nel set centrale, ma ha saputo annullargli un setpoint nel tie-break del primo set, punto che si è poi rivelato decisivo. Il suo rovescio slice old style gli ha fruttato tanto, sia per spezzare il ritmo dell’australiano che nelle azioni di chip and charge.

Ha vinto il terzo set più nettamente di quanto non dica il punteggio, mancando anche qui alcune chance di break, ma alla fine ha chiuso con un ace liberatorio per tutti i presenti. O quasi.