Wimbledon: sarà Djokovic-Wawrinka, per Sinner al terzo turno c'è Halys - Pagina 2 di 3

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Wimbledon: sarà Djokovic-Wawrinka, per Sinner al terzo turno c’è Halys

Prestazione convincente di Shapovalov che ora non troverà Ruud, Rublev si aggiudica in quattro set il derby russo con Karatsev. Zverev in cruise control nell’esordio, decide il match sugli allunghi finali

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Stan Wawrinka - Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)
Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)
 

Q. Halys b. A. Vukic 6-3 6-1 6-4

Il francese Quentin Halys, numero 79 ATP, si è sbarazzato agilmente in appena 1h31′ dell’australiano Aleksandar Vukic (n. 87 ATP) per 6-3 6-1 6-4 nel loro secondo turno di scena ai Champioships. Ai sedicesmi per il 26enne di Bondy, ex n. 3 juniores nel marzo 2014, ci sarà l’ottava forza del seeding e numero uno del tennis azzurro Jannik Sinner qualificatosi facilmente al 3°T sopravanzando il secondo argentino consecutivo.

Nel round antecedente, il classe ’96 transalpino aveva estromesso a sorpresa – nonostante non si tratti di un tennista che incontri diverse problematiche nell’adattamento ai prati – uno degli idoli casalinghi: sul Centrale, Daniel Evans è caduto con lo score di 6-2 6-3 (5)6-7 6-4 in quasi 3ore di partita conclusasi in condizioni indoor. Mentre il giocatore aussie al debutto l’aveva spuntata – sempre in quattro parziali – con il carnefice di Sinner al Roland Garros, il tedesco monomane Daniel Altmaier.

[Q] M. Marterer b. [LL] M. Mmoh 7-5 7-6(5) 6-4

Esattamente 2ore30 spaccate sono invece servite ad un altro teutonico, il qualificato mancino Maximilian Marterer che nel 2018 raggiunse gli ottavi a Parigi, per staccare il pass per il terzo turno dove troverà il sempre più pimpante Alexander Bublik reduce dal primo successo della carriera in un ‘500’ ad Halle. Il 28enne di Norimberga ha piegato la resistenza del lucky loser statunitense Michael Mmoh (n. 119 ATP), il quale il suo torneo lo aveva già vinto venendo prima ripescato e poi prendendosi pure lo scalpo dell’acciaccato Auger-Aliassime, per 7-5 7-6(5) 6-4.

Il n. 170 ATP era uscito vincitore anche da un primo turno, seppur non di cartello per niente semplice contro il big-server croato Borna Gojo – che noi italiani conosciamo bene per averne misurato più volte il carattere indomito da Davisman -, e ha confermato perfettamente di essere in un momento di forma assolutamente positivo mandando anche al tappeto un tennista dal servizio perforante come il 25enne nativo di Riyad in Arabia Saudita.

B. Van De Zandschulp b. Z. Zhang 2-6 7-6(3) 7-6(8) 3-6 6-2

4h04‘ sono state necessarie, al contrario, per giungere al punto esclamativo di un match entusiasmante e spettacolare come soltanto sulla lunga distanza degli Slam si possono ammirare, soltanto due minuti meno dell’altra grandissima maratona descritta più avanti tra Watanuki e Huesler. In questo caso non si è trattata della classica Remuntada dallo svantaggio massimo, ma ci è mancato veramente poco. Tra due tennisti che sanno mixare un tennis solido, imprimendovi però vicino una capacità di gioco e creazione a tutto campo con buone abilità volleatrici, a spuntarla è stato l’olandese Botic Van De Zandschulp: autore di una vittoria, materializzatasi ai danni del cinese Zhizhen Zhang (n. 52 ATP) per 2-6 7-6(3) 7-6(8) 3-6 6-2. Partita che ha visto la bellezza 32 ace totali, 19 per l’asiatico e 13 per il tennista orange. Per il n. 44 al mondo, ora sfida al 2°T contro Alejandro Davidovich-Fokina.

[26] D. Shapovalov b. G. Barrere 6-3 6-4 7-6(7)

Una vittoria registrabile con un “periodico alto” per il semifinalista dell’edizione 2021 su questi stessi campi Denis Shapovalov. Il mancino canadese, tds n. 26, ha ben amministrato un avversario che ultimamente si era reso protagonista di prestazioni di altissimo rilievo sulla superficie verde e che perciò poteva affidarsi a sensazioni molto positive nell’approccio alla gara.

Il rivale odierno, nel 2°T di Wimbledon, per il 24enne di Tel Aviv era il n. 49 del mondo Gregoire Barrere freschissimo di semifinale raggiunta ad Eastbourne settimana scorsa. Un tennista assolutamente non spettacolare, ma dotato di un alto grado di consistenza che specie contro la categoria dei pazzi talenti imprevedibili alla quale chiaramente fa parte di diritto Shapo può rivelarsi una cima veramente dura da scalare e oltrepassare. Questo scenario si verifica però solamente nel caso in cui il tennista capace di esprimere un tennis brillante a tutto campo con abilità di tocco, di taglio sotto la sfera di feltro e di verticalizzazioni con affondi in avanzamento, è in giornata no e letteralmente regala la partita al rivale solido che non sbaglierebbe neanche qualora si giocasse ininterrottamente per due giorni. Tuttavia se lo Shapo di turno non è in versione Shupovalov, beh allora la musica cambia eccome perché l’altro non possiede minimamente i mezzi per dargli anche soltanto fastidio. Ed è proprio ciò che si è avvenuto, con Denis – finalmente in questo suo tormentato 2023 – centrato, cinico e privo di sbavature.

6-3 6-4 7-6(7), il risultato dipeso da un’eccezionale capacità del n. 29 ATP di risolvere perfettamente gli enigmi posti dal transalpino e con un grado di complessità dalla risoluzione esponenziale con l’andare avanti del match. Nel primo set, 0 palle break sino all’ottavo gioco quando poi Denis piazza la zampata decisiva. Stesso modus operandi anche nel secondo, briciole per chi risponde fino al settimo game dove ancora una volta – in realtà lapalissianamente si materializza un gioco prima – il n. 2 di Canada rompe gli argini del fiume della regolarità dei servizi. Ecco che però le salite impervie aumentano, sul 4-3 per confermare il vantaggio va in scena il primo vero turno di servizio in cui il classe ’99 di Tel Aviv soffre e deve ricorrere agli straordinari: ma è proprio qui che viene fuori lo Shapovalov che vorremmo sempre ammirare, non fa una piega e con grande disinvoltura di spirito agonistico si tira fuori d’impaccio da una situazione thriller frantumando la prima palla break offerta nel match e tirando un sospiro di sollievo al termine di 16 punti giocati. Un contro-break che se si fosse materializzato, avrebbe pesato con ancor più forza sul groppone del canadese data l’aggravante della rimonta subita dal 40-0. Ah se fosse sempre così il “nostro” Denis.

Infine, il buon Denis non poteva che concludere la sua tesi di laurea presso SW19 con un poderoso tie-break: giunto alla fine di un set regolare dove il 29enne di Francia si era salvato per ben tre turni di servizio consecutivi dall’ultimo e definitivo capitombolo, in tutte e tre le circostanze sventando il pericolo ai vantaggi e con il culmine toccato sulla palla break sfumata in favore di Shapo sul 6-5 che gli avrebbe garantito di servire per il match, il concreto rischio del contraccolpo psicologico nel deciding game di cui tante volte è stato vittima il nordamericano era dietro l’angolo. E invece, almeno quest’oggi, Denis smentisce i suoi detrattori pronti a descriverlo per l’ennesima volta come l’esempio esemplificativo di cosa voglia dire spreco di talento: gioca un tie-break da antonomasia per la gestione mentale che mette in campo, si ritrova subito sotto 2-0 ma non tradisce il minimo tentennamento – forse forte anche del rassicurante vantaggio di due set a zero, ma che sappiamo come per lui possa in un attimo volatilizzarsi se poco poco le dinamiche emotive dello scontro modificano vento d’influenza. Recupera prontamente e dopo un altro scambio di mini-break sul 6-5 deve rispondere per concretizzare il primo match point. Barrere però riesce perfettamente nel suo intento di prolungare la contesa, 6-6. Dopodiché il frame più arduo, ora tocca a Denis battere con l’altro ad avere set ball sulla racchetta. Shapovalov tuttavia non è in vena di cadeaux nella performance odierna, siamo 7-7: il secondo match point, ancora in ribattuta, è quello decisivo.

Adesso la prova del nove con il vincente di Ruud-Broady. Ci sbilanciamo, considerando il cattivo rapporto del norvegese con l’erba, se Shapovalov dovesse replicare un tale livello di attenzione e focus interiore nel rettangolo di gioco la sua presenza in ottavi dovrebbe essere quasi scontata.

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