[5] S. Tsitsipas b. A. Murray 7-6(3) 6-7(2) 4-6 7-6(3) 6-4

Fermato giovedì sera in vantaggio di due set a uno mentre la sfida infiammava gli spalti, Andy Murray non completa l’opera e si arrende a Stefanos Tsitsipas dopo 4 ore e 40 minuti. 7-6(3) 6-7(2) 4-6 7-6(3) 6-4 il punteggio a favore del ventiquattrenne di Atene che ha capitalizzato al meglio l’unico vero passaggio a vuoto in battuta di Murray di tutto il match, nelle fasi iniziali della partita finale. Un gran match che avremmo però preferito vedere completato nella (inesistente per modo di dire) sessione serale.

Quarto set – Si ricomincia dall’equilibrio

L’urlaccio di Andy Murray caduto sul set point in suo favore al terzo set aveva, la notte scorsa, raggelato i tredicimila brits del centrale. Chiuso quel parziale e portatosi avanti di due set a uno, Andy ha avuto qualche ora per riprendere fiato e riposarsi, prima di scendere in campo per la volata finale contro quello Stefanos Tsitsipas nei cui confronti aveva dichiarato di aver “perso il rispetto”, e che ora si trova di fronte l’agguerrito Sir e tutto il suo popolo.
Dopo circa diciotto ore di pausa, l’orologio del centre court riparte da due ore e cinquantaquattro minuti di gioco per ora avvincente. Ed il match prosegue da dove si era interrotto: grandi servizi, pochissime occasioni in risposta, un gioco che, se è vero che il tennis è un amalgama di scacchi e boxe, propende più per i primi che per la seconda. Murray sa che il punto debole di Tsitsipas è il rovescio, e lì va più volte, cercando di mettere in difficoltà il greco, il quale per mettere una pezza tende a giocare molto inside out, dalla parte sinistra del campo. Un’occasione lo scozzese ce l’avrebbe sul 4-4, quando sul 15-30 risponde incrociato sulla riga: la palla, tuttavia, viene chiamata out e Sir Andy inspiegabilmente non chiede il falco.
In circa un’ora, i contendenti raggiungono il tiebreak: col tredicesimo ace, Murray suggella il cambio campo sul 3-3. L’equilibrio si spezza col punto successivo, in cui Tsitsipas riesce a prendere campo un po’ per volta prima di presentarsi a rete e chiudere con lo smash. È il minibreak definitivo: poco dopo il greco chiude sette punti a tre il tiebreak e porta il duello alla partita finale.

Quinto set – Andy subisce il (primo, unico e decisivo) break

Al terzo game, il servizio non aiuta Murray: due attacchi poco convinti e il doppio fallo offrono tre palle break al numero 5 del mondo. Murray ne annulla due, ma un dritto timoroso lo tradisce e per la prima volta nel match perde il servizio. Tsitsipas conferma per il 3-1, Murray rimane in scia fino al momento della verità. Sul 5-4, Stefanos sale agevolmente sul 40-15, ma Andy rimette il punteggio in parità facendo presagire un rientro epico. Non succede, perché il lob troppo corto e l’ace greco chiudono la contesa.

Al terzo turno, Tsitsipas troverà l’inaspettato Laslo Djere, battuto in due set (tutti tirati) in entrambi i precedenti del Tour.

Scritto con Michelangelo Sottili