Wimbledon: Sinner solido quanto basta per Safiullin, è la prima semifinale Slam

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Wimbledon: Sinner solido quanto basta per Safiullin, è la prima semifinale Slam

Jannik vince una gran battaglia di pallate, Roman tira forte ma sbaglia troppo. Finalmente semifinale in un Major per l’azzurro

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Jannik Sinner - Wimbledon 2023 (foto Twitter @atptour)
 

[8] J. Sinner b. R. Safiullin 6-4 3-6 6-2 6-2


(da Londra, il nostro inviato)

Tetto chiuso sul campo 1 di Wimbledon per il quarto di finale tra Jannik Sinner e Roman Safiullin, la grande sorpresa del torneo insieme a Cristopher Eubanks (sono arrivate a questo punto del torneo 6 delle prime 8 teste di serie, gli “infiltrati” sono il russo e lo statunitense, che hanno preso il posto rispettivamente di Ruud e Tsitsipas). Attualmente, Roman è numero 92 ATP, Jannik è chiaramente il favorito, ma dovrà fare molta attenzione, perchè l’avversario è di talento e ha in particolare nell’ottimo rovescio sia piatto che tagliato in slice un’arma assai adatta all’erba. Un precedente fra i due, vinto dall’italiano 76 63 in ATP Cup a Sydney l’anno scorso.


Come prevedibile, Safiullin spara tutto per primo, per evitare di essere soffocato dal palleggio di Sinner, che però, senza strafare, regge bene e contrattacca. Nel quinto game, due palle break non consecutive per Jannik, bravo a salvarsi il russo, colpe di Sinner solo su un drittaccio che si stampa sul nastro. Ritmo alto, pochi tocchi di fino, si bada al sodo, il livello è molto buono, due bei picchiatori. Sul 4-4 arriva uno 0-40, altre tre palle break per Sinner, nella seconda occasione la scazzottata da fondo si conclude con un dritto lungo di Roman, e Jannik va alla battuta per il set. Senza problemi l’italiano si prende il 6-4, ottima la percentuale di trasformazione con la prima palla, il 93% (o molto più semplicemente, 14 punti su 15). Ne ha messe in campo il 63% (15 su 24). Decisamente positivo.


La tattica del braccio di ferro a pallate, alla fine, è praticamente obbligata per un giocatore come Safiullin, però se hai davanti la qualità e l’intensità di Sinner, si fa dura uscirne senza danni. Infatti, nel terzo game del secondo set, ecco un altro 0-40 sulla battuta del russo, che quasi sconfortato la cede con un doppio fallo. Jannik incassa volentieri, e allunga immediatamente sul 3-1. Due game dopo, però, un attimo di distrazione dell’italiano gli costa a sua volta uno 0-40 da affrontare, e sulla terza palla break Roman è molto bravo a entrare di rovescio costringendo all’errore Sinner, siamo 3 pari.


Qualcosa è cambiato nelle certezze dell’italiano, però, nel turno di servizio successivo, sotto 4-3, Jannik gioca una brutta palla corta (non la prima, purtroppo), e cede ancora la battuta. Non se ne capisce il motivo, ma Sinner sembra in confusione, ferma il gioco chiamando “challenge” su un colpo di Safiullin che era riga piena proprio davanti ai suoi piedi, stecca male una risposta, ed è 6-3 per Roman. Un set pari, davvero strana questa improvvisa svolta in negativo della partita, speriamo cha Jannik si scuota subito.


Nel secondo game del terzo set, palla break per Sinner, ma il rovescio di Safiullin prende il nastro e muore oltre la rete, che sfortuna. In ogni caso, il passaggio a vuoto dell’italiano pare superato, arrivano altre due occasioni di break sul 2-1, ma è bravo Roman a salvarsi. La pressione di Jannik sale, però, e nel sesto game, alla quarta palla break del set, un gran dritto gli dà il 4-2. Poco dopo, a entrare in apparente confusione è Safiullin, che con una tremenda sequenza di due doppi falli consecutivi, un dritto largo metri, e un rovescio lungo, regala un secondo turno di battuta e il set, 6-2. Bene per Sinner, bisogna ammettere che il livello agonistico e tecnico è sceso in questa fase, si sente qualche mormorio di disapprovazione dal pubblico.


Un paio di errori di Jannik lo costringono ad annullare una palla break nel primo game del quarto set, bravo col servizio l’italiano a salvarsi. Adesso è ripresa la battaglia di pallate, senza grandi variazioni, ci sono parecchi errori gratuiti in lunghezza da parte di entrambi, cosa che succede se non si fa altro che tirare a tutto braccio. Un’esercitazione di palleggio ad altissimo ritno simile ha certamente un suo fascino tecnico, ma qualche variazione non guasterebbe allo spettacolo. Senza rischi per chi risponde, si arriva al 3-2 per Sinner, sarebbe il momento giusto per provare l’allungo decisivo. Arriva una grossa mano da Roman, che sbaglia male due dritti consecutivi, ed è break e 4-2 per l’italiano. Il russo non ci crede più, due game dopo cede ancora la battuta, e consegna la prima semifinale in uno Slam a un raggiante Jannik, che attende il vincente fra Rublev e Djokovic.

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