Elisabetta e Matteo piccola nuova Italia (Martucci). Cocciaretto balla di gioia "La tenacia è il mio colpo" (Strocchi). La tennista Cocciaretto nella top 30 Sposetti: «Si allena a Tolentino È uno stimolo per tanti giovani» (Il resto del Carlino Macerata)

Rassegna stampa

Elisabetta e Matteo piccola nuova Italia (Martucci). Cocciaretto balla di gioia “La tenacia è il mio colpo” (Strocchi). La tennista Cocciaretto nella top 30 Sposetti: «Si allena a Tolentino È uno stimolo per tanti giovani» (Il resto del Carlino Macerata)

La rassegna stampa di martedì 1 agosto 2023

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Elisabetta e Matteo piccola nuova Italia (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

Elisabetta Cocciaretto e Matteo Arnaldi raccontano uno sport e un’Italia umile e semplice, meno appariscente ma efficace, di due ragazzi che vincono senza caratteristiche eclatanti ma lottano, migliorano, rendono al meglio, e sorridono spesso di sé. “Cocci” la marchigiana e “Matte” il sanremese, classe 2001 (divisi da appena 9 giorni all’anagrafe), lei piccolina d’altezza (1.66), lui 1.85, non un gigante nel tennis dei pivot. Entrambe hanno appena raggiunto la miglior classifica: la Cocciaretto, col primo successo WTA, a Losanna, al numero 30 (prima delle italiane), Arnaldi, con le semifinali di Umago, al 65, quinto dei top 100 nazionali. Entrambe hanno sofferto e conoscono l’arte della pazienza. TRADIZIONE Elisabetta è ambiziosa: «Vorrei essere più varia, magari con la palla corta e più discese a rete». Intanto si immette nel filone delle piccole e tenaci da fondo, della dinastia Sara Errani. «Sono tignosa». Così confermano i 2 match point salvati a Losanna, le 13 ore in campo questa settimana (tre volte su quattro al terzo set) e le 2 ore e 43′ della finale rimontando da 2-4 al terzo. «È stata la settimana più tosta, dura e folle I

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Grazie ad Alessandro Petrone i miglioramenti di Matteo Arnaldi sono ancora più eclatanti, a cominciare dal servizio. Anche se ringraziamenti maggiori il 22enne di San Remo li deve a Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, di un anno più giovani e più forti di lui, che hanno distolto attenzioni e pressioni. Così, pur partendo a rilento perché più indietro fisicamente dei coetanei, dopo la lunga gavetta nei Challenger, ha accelerato violentemente: dai primi top 200 di 12 mesi fa, passando per le Next Gen di novembre a Milano quand’ha perso tre partite su tre, sbagliando molto, ma lottando tanto e mostrando creatività e freddezza.

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Elisabetta Cocciaretto.22 anni. ha vinto il torneo di Losanna • to, ho fatto esperienza». Poi ha firmato il terzo Challenger, a Heilbronn, ha battuto Ruusuvuori a nel segno del suo idolo e Baastad e il numero 1 del tabellone, Lehecka, a Umago, prima di arrendersi di fisico a Popyrin. «Nei momenti importanti sono migliorato e sto migliorando giorno dopo giorno. Sono pronto per fare altra esperienza sul cemento, da Toronto». Modesto ma determinato: Arnaldino s’è strappato il diminutivo, adesso deve fare un altro salto di qualità di fisico nella scia del suo idolo, Novak Djokovic, cui somiglia anche nei recuperi difensivi e nelle disperate spaccate.

Cocciaretto balla di gioia “La tenacia è il mio colpo” (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Per una ragazza che adora ballare la serata del primo indimenticabile trionfo Wta non poteva che essere all’insegna della musica. Elisabetta Cocciaretto ha celebrato così, in maniera semplice, il successo sulla terra di Losanna assieme a coloro che l’hanno sostenuta per tutto l’evento. «La famiglia italiana che gestisce il ristorante del club sede del torneo ha organizzato una festicciola e così mi sono lanciata in qualche danza insieme con loro, che mi hanno coccolata tutta la settimana e sono stati carinissimi, facendomi davvero sentire a casa», racconta la 22enne di Fermo al telefono durante il lungo viaggio di ritorno. Proprio il cellulare è stato subissato di messaggi di congratulazioni, a cominciare dalle compagne di Nazionale e da numerosi colleghi e colleghe. «Impiegherò un po’ di tempo a leggerli e a rispondere a tutti, però non mi pesa. E ovviamente mi fanno molto piacere i complimenti delle altre azzurre, tra le prime a scrivermi, così come era capitato a me quando Jasmine Paolini ha raggiunto la finale a Palermo o Lucia Bronzetti aveva vinto a Rabat. Devo dire che sono state veramente fortissime le emozioni che ho provato e solo adesso comincio a realizzare quel che ho fatto. Sono orgogliosa di me stessa, perché sto raccogliendo i frutti dei sacrifici affrontati nel corso degli anni e vedo che il percorso intrapreso sta proseguendo. E soprattutto sto vivendo proprio quello che sognavo da bambina, quando ho cominciato a dedicarmi al tennis agonistico con tanta passione»

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E ora ha una faccia differente anche la classifica dell’azzurra, che entra per la prima volta in Top 30: a 22 anni e 187 giorni diventa la seconda più giovane italiana a spingersi così avanti dopo Francesca Schiavone che raggiunse 21 enne quel ranking i15 novembre 2001. «Essere la prima del mio Paese è motivo d’orgoglio, certo, ma ci confrontiamo con il mondo ed è quello in termini assoluti ciò che più conta. Chiara che la 30a posizione apre scenari di un cerro tipo, però sono abituata a rimanere con i piedi per terra. E a non pormi limiti né obiettivi di classifica, che è una conseguenza dei progressi su vari aspetti. Quindi penso soltanto a lavorare sodo per migliorarmi ancora. Testa di serie agli US Open? Ci spero, ma dipenderà dai risultati dalle giocatrici che mi seguono nel ranking».

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Senza smettere però di sognare: «Vincere Roma e Wimbledon sarebbe il massimo, così come entrare tra le prime dieci». Per provarci fa affidamento totale su Fausto Scolari, il tecnico che la segue da fine 2016, a cui è andata la dedica più sentita per il trofeo in terra elvetica: «Mi ha affiancata quando ero ferma da un anno per i problemi alla schiena e passo dopo passo mi ha portato fino a qui. Ecco perché questo primo titolo Wta non è solo merito mio».

La tennista Cocciaretto nella top 30 Sposetti: «Si allena a Tolentino È uno stimolo per tanti giovani» (Il resto del Carlino Macerata)

 Ha reso felici le Marche la vittoria della tennista Elisabetta Cocciaretto a Losanna nel Ladies Open Wta 250 e montepremi quasi 260.000 dollari. «La giovane – ha detto Marco Sposetti, presidente dell’Associazione tennis Tolentino – si allena da noi da settembre-ottobre scorsi. Avere una giocatrice tra le prime 30 al mondo è uno stimolo per il movimento e per tutti i nostri tesserati». A Tolentino si allenano anche le cinesi Xinyu Wang, reduce dal successo nel doppio al Roland Garros 2023 in coppia con Hsieh (Taipei), e Sai Sai Zheng, best ranking numero 34 nel singolo e numero 15 in doppio. «Qui – aggiunge Sposetti – ci sono le condizioni perché le atlete possano lavorare con profitto potendo contare su una strttura efficiente».

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Guzzo conosce da anni la Cocciaretto. «L’ho vista crescere a Porto San Giorgio e come dirigente l’ho accompagnata nei primi tornei». La sua vittoria lo ha reso felice. «Si tratta di una ragazza di un’umiltà eccezionale, che sa vivere le emozioni con semplicità e tranquillità. Fuori dal tennis si è distinta anche a scuola e adesso sta frequentando con successo l’ateneo di Camerino: ecco, è l’esempio che è possibile coniugare una carriera profession istica ad alti livelli con quella universitaria».

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