A Cincinnati la californiana Venus Williams ex numero 1 al mondo risorge per l’ennesima volta in carriera e, dopo ben quattro anni, riesce ad imporsi su un’avversaria Top 20: 6-4 7-5, il risultato finale del match a favore della tennista americana che, a quarantatré anni non ha ancora smesso di divertirsi. Dall’altra parte della rete, una Veronika Kudermetova che, in vantaggio 4-1 nel primo e 5-3 nel secondo set, nulla ha potuto di fronte alla determinazione della Venere nera.

A pensar male si fa peccato, e in questo caso nemmeno ci si indovina. Perché dare per spacciata la Fenice Venus Williams è un errore grossolano, tipico di chi non abbia seguito le ascese e le cadute dell’ormai, certo certo, quarantatreenne californiana. L’ex numero 1 del ranking WTA, infatti, dopo quasi ventinove anni di onorata carriera non ha ancora smesso di stupire pubblico ed addetti ai servizi: risale difatti a lunedì nella notte italiana l’ultima impresa della Venere nera che, nel primo turno del Western & Southern Open di Cincinnati ha avuto la meglio nientepopodimeno che sulla testa di serie numero 16, la ventiseienne russa Veronika Kudermetova.

Erano quattro anni che la tennista di Lynwood non batteva un’avversaria Top 20, esattamente dal Cincinnati Open del 2019, nel quale ebbe la meglio sull’olandese Kiki Bertens: 6-4 7-5, in risultato a favore della Williams, che ha piegato la resistenza della giovane russa in poco più di due ore alla fine di un match duro ed altalenante, caratterizzato da dieci break e da una maggiore solidità della Williams soprattutto in risposta e nei momenti più importati della partita, come in occasione delle palle break, 6 su 9, quelle vinte dalla californiana. “Ho fatto del mio meglio per arrivare qui a Cincinnati nella miglior forma possibile – ha spiegato la sette volte campionessa Slam -, quindi sono molto soddisfatta di essere riuscita ad ottenere quest’importante vittoria con un così poco tempo a disposizione per prepararmi”.

Nonostante Venus si sia trovata in svantaggio 4-1 nel primo e 5-3 nel secondo set, con anche due set point a favore di Kudermetova, la tennista americana è riuscita a ribaltare entrambi i parziali, chiudendo la partita in due soli set. Nonostante i 16 vincenti a 9 a favore della tennista di Kazan, a fare la differenza sono stati gli errori non forzati: 33 quelli di Veronika, solo 15 quelli di Venus: “Penso – ha dichiarato la statunitense oggi numero 533 del ranking WTA – che ad un certo punto, quando sei sotto di un doppio break, inizi a pensare: ‘Beh, almeno voglio tenere il servizio per il resto di questo set…’ Poi ti avvicini un po’ di più, e dici, ‘Okay, forse voglio solo vincere un altro punto…’ Questo è il tennis, per questo è così eccitante“.

Ora non le resta che attendere in nome della sua prossima avversaria, nome che uscirà dalla partita tra la cinese numero 24 Qinwen Zheng, vincitrice quest’anno a Palermo, e la qualificata russa numero 74 Aliaksandra Sasnovich.

Matteo Trombacco