Nonostante la sconfitta in semifinale a Cincinnati Iga Swiatek resterà la testa di serie numero uno anche allo US Open di quest’anno. La sfida ravvicinata con la sua inseguitrice, Aryna Sabalenka, sembra poter tener banco fino alla fine della stagione, dando vita ad una affascinante lotta per il vertice mondiale.
Gli effetti negativi della sconfitta della polacca a Cincinnati sono stati mitigati da quella di Sabalenka negli ottavi a Montreal contro Liudmila Samsonova. Swiatek ha avuto così modo di incrementare il suo vantaggio nel 1000 americano, dove ha ottenuto il suo miglior risultato al torneo con la semifinale persa contro Gauff. In termini di punti Swiatek andrà allo US Open come miglior giocatrice del mondo con 9.955 punti, 1.209 di vantaggio su Sabalenka, seconda a 8.746 punti. Tuttavia, è pertinente notare che la stella polacca dovrà difendere i 2.000 punti in classifica dopo il trionfo dello scorso anno contro Jabeur, mentre ad Aryna usciranno i 780 punti della semifinale persa proprio da Iga..
Quando lo US Open prenderà il via la prossima settimana, Sabalenka si ritroverà quindi in vantaggio nella classifica live, anche se solo di 11 punti. Ciò comporta che Iga sarà certa di rimanere regina alzando nuovamente il trofeo. In sostanza Swiatek dovrà superare un turno in più di Aryna per confermarsi n.1. L’uscita di scena allo stesso round per entrambe assicurerebbe invece la vetta della classifica a Sabalenka. L’eventuale finale tra le due si arricchirebbe dunque di un ulteriore motivo di interesse: la regina, la sfidante e in palio la corona. Dopo la semifinale di Wimbledon persa contro la tunisina Jabeur la bielorussa ha visto scivolarle dalle mani la chance di conquistare l’agognata vetta del ranking. In conferenza stampa Sabalenka ha poi affermato: “Non direi che ci stavo pensando [alla prima posizione]. Per me è più una questione di finire l’anno come numero uno, piuttosto che essere numero uno o due durante l’anno. Continuerò a spingere e a fare tutto quello che serve per finire l’anno come numero 1 del mondo”.