[10] F. Tiafoe b. [WC] R. Hijikata 6-4 6-1 6-4
Non una partita bella, ma in ogni caso carne fresca per le fauci di Francis Tiafoe, semifinalista lo scorso anno allo US Open. In due ore di gioco esatte, il 25enne americano si è sbarazzato della WC australiana Rinky Hijikata al loro primo scontro diretto, dopo aver sofferto non poco contro il veterano Adrian Mannarino nella sfida di terzo turno. Qualche difficoltà per Tiafoe a inizio match in cui doveva ancora sgranchirsi e rodare bene i suoi colpi; poi, dal primo break del set inaugurale, la partita è stata a senso unico. Lo testimoniano le percentuali al servizio dello statunitense – quindici ace, 83% di punti vinti con la prima – e il rapporto vincenti/errori (per Tiafoe cinque in positivo, per Hijikata dodici in negativo). Poi qualche difficoltà a chiudere per la decima tds che, dopo aver strappato il servizio due volte al suo avversario nel terzo parziale, si è fatto contro-brekkare immediatamente, salvo poi chiudere con il terzo break di fila e mettersi in tasca il secondo quarto di finale consecutivo a New York.
Rimane comunque una buona prova quella dell’australiano alla prima apparizione tra i migliori sedici in uno Slam, dove ha sfoderato il suo ottimo gioco da doppista che l’ha visto a rete quasi trenta volte in due sole ore di match. Ora, invece, per l’americano ci sarà il giovane Ben Shelton (mai sfidato prima), bombardiere nato, americano tanto quanto lui, che non ha avuto alcun timore reverenziale con Tommy Paul nella sua sfida di ottavi di finale. Quindi, sarà un match da popcorn, tutto a stelle e strisce, interamente dedicato e sperato dallo scatenato pubblico di casa.
Primo set: Equilibrio iniziale al servizio, ma quando si arriva a palla break Tiafoe non perdona
Qualche errore di Tiafoe e una buona volée portano subito in vantaggio Hijikata, che tiene il servizio a 15 senza dover fare particolari salti mortali. Il giocatore a stelle e strisce si fa sorprendere dalle risposte profonde dell’australiano, ma un paio di errori oceanici gli regalano l’1-1. Bravo a coprire la rete, il 22enne di Sydney rimedia a due gratuiti in apertura di game mettendo a segno dei colpi di volo per nulla scontati, che gli permettono di tenere la testa del set. Ancora con qualche difficoltà al servizio, la decima tds segue nei turni di battuta e l’avversario fa altrettanto, senza concedere pericolose palle break. Tiafoe di nuovo sotto 0-30 al servizio, ma nessun problema: rimedia con i fondamentali e 3-3. Pochi scambi, nessuna tattica particolare palesata da nessuno dei due contendenti, predominio al servizio; così si possono descrivere i poco entusiasmanti primi giochi di questo match dove, pur con i tennisti al servizio non esclusivi, di palle break non c’è stata neppure l’ombra. Finalmente, nel nono game l’americano riesce a essere aggressivo in risposta come mai era accaduto nei giochi precedenti, e si procura una palla break. Nel primo effettivo scambio lungo del match ad avere la meglio è Hijikata, che annulla la chance di break ma non può nulla contro la potenza di Tiafoe; rovescio vincente, altra risposta fulminante, strappata la battuta e il beniamino di casa va a servire per il set. Buona prima, ace, ace, ace, e primo parziale incamerato per 6-4 dallo statunitense dopo quarantatré minuti di ‘tennis’.
Secondo set: Tiafoe gioca da Tiafoe, Hijikata non gli sta dietro
Questa volta non si deve aspettare molto prima di un break. Infatti, Tiafoe parte forte nella seconda frazione dove, in fiducia del parziale appena messo in tasca, sfodera risposte e volée che gli regalano il break in apertura. Macinando servizi vincenti, il 25enne di Hyattsville avanza sul 2-0 e poi 3-1 con la stessa storia. Con un match impostatosi sulla potenza da fondo campo di Tiafoe, il giovane australiano mostra tutti i limiti del suo tennis: dal servizio poco incisivo alla poca capacità di cambiare scelte di gioco. Questo permette allo statunitense di brekkarlo nuovamente e volare, poi, indisturbato sul 5-1 a suon di ace. Qui le cose non cambiano e un Tiafoe decisamente ispirato si fa beffe dello spaesato avversario, concludendo agilmente il secondo parziale per 6-1 in ventisei minuti.
Terzo set: Hijikata non vuole mollare, ma Tiafoe è troppo più forte
Non sembra voler cambiare ritmo Tiafoe, vittorioso del primo game al servizio a 0. Lo statunitense si procura due chance di break che Hijikata annulla abilmente con altrettante discese a rete, poi ai vantaggi ne cancella un’altra con un’ottima prima. Si salva il n.110 al mondo nel secondo gioco, ma è costretto a lasciare il timone del set all’americano, che sale 2-1 tenendo il servizio a 30. Nel sesto gioco Tiafoe è di nuovo pressante in risposta e l’avversario cerca in tutti i modi di arginare la sua esuberanza. La soluzione di Hijikata è sempre una quando è messo alle strette: va a rete, dove si sente più a suo agio, e recupera terreno. Ma non basta però, perché arriva una palla break americana che si trasforma in men che non si dica; 4-2 Tiafoe e sembra che ci si addentri nelle fasi finali del match. Sembra, però, perché un sussulto d’orgoglio del giovane australiano lo porta al contro-break immediato alle prime chance per strappare il servizio all’avversario. Finale rimandato sì, ma di poco perché la decima tds continua a martellare con i fondamentali e si procura l’opportunità di andare a servire per il match. Hijikata non vuole però mollare la presa e, lasciando andare il braccio, contro-brekka l’avversario per la seconda volta consecutiva. Ma la gara di break la vince Tiafoe, insieme alla partita, che finisce così per 6-4 6-1 6-4 in due ore di tennis al termine di una gara non scintillante ma fondamentale per il 25enne americano.