Al via anche il San Diego Open, torneo WTA 500 che, accompagnato dal 250 di Osaka, scandisce il tempo tennistico a seguito dello US Open. Data la mole importante di punti messi in palio dal torneo, molte giocatrici di spessore si sono presentate ai nastri di partenza sui campi in cemento californiani. Con le prime quattro tds già al secondo turno grazie a un bye (in ordine Ons Jabeur, Caroline Garcia, Maria Sakkari e Barbora Krejcikova), nella prima giornata con in campo le giocatrici del tabellone principale si sono giocati sei match, e in uno di questi è stata protagonista la n.2 d’Italia Jasmine Paolini. Sembrava poter essere un primo turno più che abbordabile quello della tennista toscana – opposta alla qualificata di casa Emma Navarro -, soprattutto a seguito degli ottimi risultati maturati nei tornei 1000 americani di Montreal e Cincinnati. Invece, non lo è stato.

[Q] E. Navarro b. J. Paolini 7-5 6-0

Nel primo confronto diretto tra le due a partire in salita è stata proprio la giocatrice di Bagni di Lucca, che si è fatta strappare il servizio in apertura di match andando poi sotto 0-2 in pochi minuti. Dopo un avvio un po’ difficoltoso, la n.33 al mondo è salita in cattedra conquistando cinque giochi consecutivi – di cui due break – e si è portata avanti 5-2. Quando ormai sembrava poter mettere le mani sul primo set, l’azzurra ha spento la luce permettendo così alla tennista americana di rientrare in partita. Infatti, Navarro ha prima contro-brekkato l’avversaria a 15, poi l’ha agganciata sul 5-5 nonostante qualche difficoltà, infine le ha nuovamente strappato il servizio per poi portarsi a casa la prima frazione per 7 giochi a 5 (con un parziale anche lei di cinque giochi consecutivi) dopo quarantanove minuti di tennis a corrente alternata. Con un gioco più aggressivo in risposta la tennista a stelle e strisce non ha lasciato scampo all’italiana nel secondo set, concedendole appena il 31% e il 40% di punti vinti rispettivamente con la prima e con la seconda di servizio, nonostante Paolini avesse aumentato la percentuale di prime palle in campo (76%). Con una battuta più che convincente, annullando due palle break e capitalizzandone tre, la qualificata di casa ha preso il largo nel secondo parziale, infliggendo un pesantissimo 6-0 che la proietta ora al secondo turno – dopo un’ora e ventisei minuti di gioco – dove se la vedrà con un’altra giocatrice proveniente dal tabellone cadetto, la bielorussa Aliaksandra Sasnovich.

ALTRI MATCH: A proposito di Sasnovich, non passa decisamente inosservata la sua vittoria al primo turno contro la quinta forza del seeding Belinda Bencic. Con lo score di 6-3 3-6 6-2 la tennista bielorussa si è imposta sulla giocatrice svizzera sfruttando le sue doti in battuta, rispondendo bene alle seconde di servizio dell’avversaria – che ha anche regalato otto doppi falli – e giocandosi con accuratezza le palle break, sia quelle da annullare che quelle da concretizzare. La finalista di Roma Anhelina Kalinina, poi, si è imposta anch’ella in tre parziali sulla ceca Karolina Pliskova ex n.1 al mondo in crisi di risultati in questi ultimi mesi. Dopo due ore e mezza di gioco lo score finale è stato 7-6(4) 0-6 6-3; l’ucraina ha conquistato il primo parziale dovendo prima annullare due set point consecutivi all’avversaria nel dodicesimo gioco, poi il blackout nel secondo set con un nettissimo 6-0 di Pliskova, infine la vittoria dopo aver annullato qualche pericolosa palla break e a seguito di numerose buone risposte che la catapultano al secondo turno, dove incrocerà la racchetta con un’altra tennista ceca, la quarta tds Barbora Krejcikova. Match sofferto anche per Anastasia Potapova, vittoriosa per 6-2 5-7 6-4 sulla statunitense Alycia Parks. Dopo un primo set dominato e due palle break non sfruttate nell’undicesimo gioco della seconda frazione, la tennista russa è stata capace di recuperare uno svantaggio di 0-2 nel terzo set, portandosi poi alla vittoria e accedendo al secondo turno dove incontrerà la regina del seeding Ons Jabeur. Infine, successi anche per la WC di casa Katie Volynets nel derby con la giovanissima qualificata Clervie Ngounoue con il punteggio di 2-6 6-4 6-2 e per la colombiana Camila Osorio sulla polacca Magdalena Frech (entrambe provenienti dal tabellone cadetto) con lo score di 6-3 1-6 6-4.