WTA Cluj-Napoca: prima vittoria in carriera per la 17enne Bartunkova, successo anche per (l'altra) Ekaterina Marakova

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WTA Cluj-Napoca: prima vittoria in carriera per la 17enne Bartunkova, successo anche per (l’altra) Ekaterina Marakova

Prima volta anche per la padrona di casa Miriam Bianca Bulgaru, mentre si rivede un’Ekaterina Makarova che, però, non è la grande rivale di Errani/Vinci

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Sono tre i tornei che questa settimana prendono il via nel circuito WTA, tutti di livello ‘250: Nanchang, Monastir e Cluj-Napoca. È proprio di quest’ultimo che ci occupiamo in questa sede, visto che, in attesa delle teste di serie, ha riservato alcune sorprese: su tutte la prima vittoria in carriera a livello WTA per la giovanissima wild card Nikola Bartunkova, 17enne ceca classe 2006 già finalista a Wimbledon juniores in questa stagione. Vediamo nel dettaglio quanto accaduto nella giornata inaugurale (quantomeno a livello di main draw) del Transylvania Open.

Prima vittoria WTA per la giovane Nikola Bartunkova

N. Bartunkova b. D. Yastremska 7-5 6-4

Ad aprire il lunedì di Cluj è forse il match più interessante della giornata, in cui erano impegnate la già citata Nikola Bartunkova e Dayana Yastremska. Quasi sempre costretta a rincorrere, l’ucraina non è riuscita a prevalere sulla sua giovanissima rivale, che le ha strappato due volte la battuta nel primo set, portandosi a servire sul 5-4. Nonostante un breve passaggio a vuoto, la 17enne ceca ha trovato un terzo break sul 5-5, risalendo da 15-40 nel dodicesimo gioco e incamerando la prima frazione. I tanti game lottati anche nel secondo set hanno portato l’incontro a sfiorare le due ore, ma proprio quando Bartunkova era sul punto di perdere le redini del parziale è riuscita con carattere a risalire da 3-4 15-40, conquistando gli ultimi tre game della partita e imponendosi 7-5 6-4. Il successo, oltre ad essere il primo nel circuito maggiore, le frutta anche un guadagno di 29 posizioni e il best ranking virtuale di n°260. Al secondo turno sfiderà la testa di serie n°5 Ana Bogdan oppure la bulgara Viktoriya Tomova.

Masarova e Burrage senza problemi, Makarova evoca dolci ricordi

Parte bene anche il torneo di Rebeka Masarova, classe 1999 spagnola e n°4 del seeding, che in poco più di un’ora e un quarto regola un’altra ragazza promettente, la tedesca Noma Noha Akugue. Vi avevamo raccontato la sua storia pochi mesi fa, quando stupì tutti (tranne il pubblico di casa, che già sapeva chi aveva di fronte) arrivando in finale al WTA250 Amburgo senza mai prima di allora vinto un singolo incontro nel circuito maggiore. La ciliegina sulla torta non arrivò, ma quella settimana resta ad oggi la migliore della sua giovanissima carriera. Oggi, però, per Noha Akugue c’è stato poco da fare: più forte e continua la spagnola, che dal 3-3 del primo set ha sempre strappato la battuta alla sua avversaria, trionfando 6-4 6-0 e raggiungendo il secondo round: sfiderà la wild card e padrona di casa Miriam Bianca Bulgaru, vittoriosa 7-5 6-3 sulla lucky loser Ipek Oz, anche lei al primo urrà a livello WTA.

Vittoria agevole anche per Jodie Burrage, britannica n°8 del tabellone, che non ha riscontrato alcun problema contro la 30enne indiana Ankita Raina, dominata 6-0 6-2 grazie ad otto break in altrettanti turni di risposta. Qualche patema in più, invece, per la russa Ekaterina Makarova, nome che suonerà familiare ma che non è la grande compagna di doppio di Elena Vesnina. Le due russe sono a lungo state rivali delle chichis Errani/Vinci, cadendo sotto i colpi delle azzure in cinque scontri diretti su sette tra cui le finali dei WTA1000 di Madrid e Roma nel 2012 e, soprattutto, dell’Australian Open 2014. L’Ekaterina Makarova protagonista a Cluj non è dunque quella Ekaterina Makarova, ritiratasi ormai da tre anni e mezzo, ma semplicemente un’omonima. Che non ha un passato da n°8 del mondo in singolare e n°1 di doppio, ma intanto ha superato le qualificazioni e anche il primo turno del torneo rumeno, sorprendendo la testa di serie n°7 Kateryna Baindl 6-3 1-6 6-1. Al secondo turno sfiderà una tra Patricia Maria Tig e Martha Matoula.

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