ATP Finals, gli "otto" al microscopio. I numeri premiano Djokovic e Alcaraz

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ATP Finals, gli “otto” al microscopio. I numeri premiano Djokovic e Alcaraz

Vittorie, sconfitte e statistiche degli otto partecipanti alle Nitto ATP Finals 2023

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Foto di gruppo delle Nitto ATP Finals 2023 - Torino (foto Twitter @atptour)
 

-1 Il solo collega presente al Masters con cui Carlos Alcaraz ha un bilancio negativo negli head to head. Come si evince anche dalla tabella 1 si tratta di Jannik Sinner, contro il quale il fenomeno spagnolo ha perso quattro delle sette volte che lo ha affrontato. Per il recordman assoluto di precocità al numero 1 del mondo (lo divenne nel settembre 2022 conquistando gli US Open a 19 anni, 4 mesi e 6 giorni) e attuale campione in carica di Wimbledon il tennista italiano è una sorta di “bestia nera”, almeno quanto lo sono Auger-Aliassime (Carlos ha sconfitto il canadese solo una delle quattro volte che lo ha affrontato) e Rafael Nadal (1-2 il bilancio dei precedenti col maiorchino). Sono loro tre gli unici -tra quelli affrontati almeno tre volte da Carlos- con cui per Alcaraz il bilancio negli scontri diretti risulta negativo. Al suo esordio assoluto alle ATP Finals (l’anno scorso pur essendo numero 1 le saltò per un infortunio rimediato a Bercy) il tennista di Murcia deve dimostrare di poter essere competitivo ai massimi livelli anche sul duro in condizioni indoor, condizione di gioco sulla quale al momento nel circuito ATP ha il bilancio percentuale peggiore rispetto alle altre del circuito, del 61,1 % (mentre è del 76 % sul cemento all’aperto, dell’81.8% sulla terra battuta e del 88.9 sull’erba).

-2 I tennisti, Andrei Rublev e Holger Rune, ad essersi qualificati per le ATP Finals senza aver raggiunto nemmeno una semifinale negli Slam. Se il tennista russo è però con il titolo conquistato ad aprile a Monte Carlo tra i cinque maestri ad aver vinto nel 2023 almeno un Masters 1000, ancora più particolare è la posizione del giovane danese, che sarà a Torino soprattutto grazie alle due finali raggiunte nel principato monegasco e a Roma e ai due quarti al Roland Garros e a Wimbledon.

-11 I tornei giocati da Djokovic nel 2023. Come si evince dalla tabella 1, grazie a un bilancio di 50 partite vinte e sole 5 perse il campione serbo è riuscito a non far pesare in termini di classifica la sua sporadica presenza nel circuito: vincendo 3 Slam e 2 Masters 1000 già prima dell’inizio delle ATP Finals è quasi certo di confermarsi al numero 1 del mondo e di sfondare il muro delle 400 settimane in vetta alla classifica. L’unico che ancora potrebbe privarlo della possibilità di chiudere per l’ottavo anno al primo posto del ranking è Carlos Alcaraz, curiosamente il secondo tennista tra quelli presenti a Torino ad aver giocato di meno (per lo spagnolo sono 16 le partecipazioni a tornei nel 2023). Un dato che conferma anche quanto lui e il serbo- che al PalaAlpiTour cercherà di vincere il suo settimo titolo alle Finals, un altro record assoluto della sua carriera- abbiano dominato la stagione che sta per chiudersi.

-64 Le partite vinte nel 2023 da Daniil Medvedev. Il numero 3 Atp è il tennista ad averne vinte di più da gennaio ad adesso (il russo è anche quello ad averne giocato il maggior numero, 80) seguito da Alcaraz, che ne ha conquistate appena una in meno e da Sinner, con 57. L’allievo di Cervara ha raggiunto ben nove finali: alle cinque vinte sino a maggio tra Miami, Roma, Rotterdam, Dubai e Doha, si devono aggiungere quelle perse agli US Open e a Indian Wells e le due sconfitte subite contro Sinner nell’ultimo atto dei tornei di Pechino e Vienna.

-69.17 La percentuale di palle break salvate da Jannik Sinner nelle partite da lui giocate nel 2023. Nessun tennista nel circuito ATP ha fatto in tal senso meglio dell’azzurro in questo importante aspetto del gioco, come si evince dalla tabella 3. Conforta anche verificare come per il numero 1 italiano i netti progressi registrati nel rendimento e in classifica siano confermati anche da varie altre statistiche: ad esempio, Jannik ha incrementato questo dato di quasi ben sette punti percentuali rispetto alla scorsa stagione (nel 2022 chiuse col 62.61 % di palle break salvate). Non solo: Sinner con il suo 56,5% nel 2023 nel circuito maggiore è secondo solo a Djokovic nella percentuale di punti vinti con la seconda (l’anno scorso era 15° con un rendimento del 53.16%). L’allievo di Cahill e Vagnozzi è tra i primi otto in ben cinque delle sette categorie di rendimento riportate nella tabella 3: eccelle in particolare anche nella percentuale di game vinti alla risposta, particolare in cui è terzo in assoluto dopo i soli Alcaraz e Medvedev. Per l’azzurro sono invece ampi i margini di progresso nella percentuale di prime servite in campo: Jannik col suo 59.64  in tal senso è solo trentaseiesimo.

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