ATP Finals, Sonego e coach Arbino nel box di Sinner contro Djokovic: “Vittoria che da fiducia alla squadra per la Davis”

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ATP Finals, Sonego e coach Arbino nel box di Sinner contro Djokovic: “Vittoria che da fiducia alla squadra per la Davis”

Gipo Arbino e la vittoria di Sinner vissuta insieme al suo team: “Straordinaria, me l’aspettavo. A Vagnozzi chiedeva dove rispondere”

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A Vienna, nel 2020, Lorenzo Sonego portava a casa la sua prima e unica vittoria contro Novak Djokovic. Anche quel giorno, il serbo era il numero 1 del mondo e il torinese era riuscito in un’impresa straordinaria. A distanza di tre anni, è riuscito a batterlo anche il grande amico Jannik Sinner che ha scelto di invitare proprio Sonego e il suo coach Gipo Arbino nel suo box, per la prova di maturità più importante dell’anno. E non appena saranno terminate le Nitto ATP Finals, Jannik e Lorenzo voleranno insieme su Malaga dove li aspettano i quarti di finale di Coppa Davis contro l’Olanda. In caso di vittoria, incontreranno una delle due squadre tra Gran Bretagna e Serbia.

Al momento le due favorite di questi quarti di finale sono proprio l’Italia e la Serbia, questo significherebbe un altro scontro con Djokovic. Dopo la partita vinta contro Djokovic, però, la squadra ha acquistato una grande fiducia per la Coppa Davis grazie a Sinner, che dovrà cercare di recuperare nei tre o quattro giorni di pausa prima della Coppa Davis.

D: Dopo tre anni dalla vittoria incredibile di Sonego, martedì sera, anche Sinner è riuscito a battere il numero 1 del mondo: ti aspettavi questa vittoria strepitosa contro Djokovic?

Arbino:Me l’aspettavo, anzi, abbiamo fatto un sondaggio all’interno dello staff Sporting e io avevo pronosticato Sinner contro tantissimi che pronosticavano Djokovic. Perché ho visto la crescita di questo ragazzo, toccando con mano la sconfitta di Lorenzo contro di lui. Sinner ha sempre più consapevolezza del suo gioco, delle sue possibilità. Ho visto un miglioramento incredibile del servizio e anche una risposta molto più aggressiva in avanzamento, mentre qualche mese fa stava molto più indietro. Ha una chiarezza tattica impressionante”.

D: Com’è stato vedere la prima vittoria di Sinner nel suo box? Ero seduta di fronte a voi e vi vedevo molto partecipi per supportare Sinner, però almeno questa volta non avevi la stessa tachicardia di quando gioca Sonego.

Arbino:È stato fantastico perché abbiamo un legame di grande amicizia. Vagnozzi lo conosco da tantissimi anni ma anche con Cahill abbiamo stretto un buonissimo rapporto. Lorenzo e Jannik sono grandi amici quindi c’era un’atmosfera bellissima tra di noi. E in realtà ci tenevo talmente tanto che ero teso quasi allo stesso modo, la tachicardia c’era eccome”.

D: Hai sentito dei consigli particolari arrivare dal suo team che credi abbiano fatto la differenza o possono averlo aiutato a rimanere ancora più solido?

Arbino:Lui è un giocatore che sa gestirsi benissimo da solo ma in certi momenti chiede delle conferme o dei piccoli aiuti. Ad esempio, ha chiesto diverse volte a Vagnozzi dove posizionarsi in risposta e lui gli consigliava se stare più a destra o più a sinistra a seconda del momento. Cercavano di metterlo nella posizione tattica giusta per costringere Djokovic a pensare di più sulle scelte da prendere quando andava a servire”.

D: Con Djokovic però non si può mai dire, Alcaraz ha vinto a Wimbledon e poi ha perso in finale a Cincinnati. Secondo te se Sinner dovesse arrivare in finale contro Djokovic sarebbe di nuovo un’altra storia o adesso che ha capito di poterlo battere, partirebbe come favorito?

Arbino:Anche se l’ha battuto una volta 7-6 al terzo penso che ora Djokovic abbia il dente avvelenato. Proprio perché Sinner ci è riuscito, ora Djokovic farà in modo che non succeda più. Quindi per Jannik non sarà affatto semplice da ripetere, sarà un altro tipo di partita. Djokovic lavorerà su delle scelte diverse, arriverà sempre più preparato, farà dei cambiamenti nella sua tattica di gioco”.

D: Al termine delle Finals ci sarà subito l’appuntamento a Malaga per la Coppa Davis. Sonego è stato convocato nella squadra di Volandri. L’altro giorno, il direttore Scanagatta ha chiesto a Lorenzo se avrebbe preferito giocare il singolo o il doppio ma non ha saputo rispondere. Tu dove lo vedresti meglio in questo momento? 

Arbino:Ma lui è sempre pronto, che sia un singolo o un doppio, è un ragazzo che tiene talmente tanto alla squadra che è in grado di accettare qualsiasi decisione. Sia che giochi o che non giochi sarà pronto perché è un giocatore da Davis. La scelta sarà molto legata al tipo di avversario che incontreranno e sarà il loro capitano a prendere la decisione giusta”.

D: Chi scegli nell’altro quarto di finale? Gran Bretagna o Serbia?

Arbino:Se l’Inghilterra riuscisse ad andare 1 pari, potrebbe anche vincere. Altrimenti vince sicuramente la Serbia a mio avviso”.

D: Se dovesse capitare la Serbia di Djokovic, credi che la vittoria di Jannik ora abbia dato più fiducia alla squadra?

Arbino:Assolutamente si. Penso proprio che questa vittoria abbia creato delle certezze molto positive, anche per gli altri ragazzi, e qualche dubbio in più per Djokovic. Sarà molto importante il tipo di superfice, perché qui certi ragazzi sono stati avvantaggiati per la velocità del campo mentre altri sono stati penalizzati. Il gioco a Malaga sarà molto più lento e bisognerà riadattarsi”.

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