La sua stagione, di fatto, è terminata, ma all’orizzonte nuovi capitoli sono pronti a essere scritti. Soprattutto perché il binomio con Boris Becker lo ha immediatamente destato. Holger Rune ha salutato e ringraziato con una storia su instagram i tifosi italiani, “appassionati e pronti a osannare l’eroe Jannik, ma non mi avete mai fatto sentire indesiderato, siete stati corretti”. Il pubblico del PalaAlpitour ha applaudito Sinner e non tifato contro Rune e questo è stato apprezzato dal danese, che viceversa era stato spesso polemico con il pubblico a maggioranza italiana durante l’ultimo confronto contro Jannik al Masters 1000 di Montecarlo.

“Gran battaglia come sempre Jannik”, ha scritto il giovane Holger. “Partite come queste mi piacciono. Ti auguro il meglio in queste Finals”, il commento di Rune.

Il n. 8 del ranking chiude una stagione con tante luci e molte ombre. Anche nella gara con Sinner i difetti e i pregi sono emersi. Gran combattente, ha la capacità di non arrendersi mai, ma non chiude le situazioni di vantaggio. Con l’italiano sofferente e dopo aver vinto il secondo set, è stato incapace di chiudere in suo favore la gara. Meriti di Jannik, senza dubbio, ma di certo il danese ha cominciato ad andare fuori giri in una gara in cui pochi errori hanno fatto la differenza.

Nella sua carriera è stato anche n. 4, posizione saldamente occupata adesso proprio dall’azzurro. Sliding doors che lo hanno portato fuori dalle semifinali. Una vittoria su Sinner gli avrebbe regalato la sfida con Medvedev. L’impatto di Becker ha avuto effetti su un giocatore che poche settimane fa a Stoccolma aveva perso 7-6 6-2 da Kecmanovic, mollando completamente nel secondo set e, a Shangai, era crollato 6-0 6-2 da Nakashima. Rune in un’intervista aveva spiegato i motivi del suo tracollo post Wimbledon: “Durante la stagione sulla terra battuta, si è verificato uno schiacciamento del nervo all’altezza della L5 (la quinta vertebra lombare della colonna vertebrale), quindi la situazione non è delle migliori. So che si può curare e ora posso dedicare il mio tempo a sistemarlo“, ha detto Rune a TV2.

Dal 3-1 su Dimitrov negli ottavi di Wimbledon alla gara persa contro Sinner sono passati quattro mesi e il danese ha fatto registrare solo sei successi e una serie di eliminazioni, anche pesanti, al primo turno. Recuperata la forma fisica è tornato a macinare successi in campo.

Il cambio di allenatore è stato sicuramente efficace, perché il Rune delle ultime tre settimane sembra essere assolutamente rigenerato.

Il talento non è in discussione, la sua follia agonistica alle volte sì, errori di gioventù che un grande campione come Boris Becker potrà risolvere.