Coppa Davis, conferenza stampa Australia: Hewitt: "Avesse vinto Popyrin... Ma questa non è la Coppa Davis"

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Coppa Davis, conferenza stampa Australia: Hewitt: “Avesse vinto Popyrin… Ma questa non è la Coppa Davis”

Grande amarezza da parte Aussie. Il capitano: “La Coppa Davis si gioca tre set su cinque e con il fattore casa/trasferta”

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Lleyton Hewitt - Coppa Davis 2023 (foto Marta Magni)
Lleyton Hewitt - Coppa Davis 2023 (foto Marta Magni)
 

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L’Australia perde per il secondo anno consecutivo in finale la possibilità di vincere la Coppa Davis. Nel 2022 i canguri si sono inchinati al Canada di Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov, stavolta i nipotini di Tony Roche nulla hanno potuto contro la grandezza di Jannik Sinner. In conferenza stampa dopo la finale di Coppa Davis, ovviamente, domina lo sconforto e l’amarezza nelle parole di Lleyton Hewitt e Alex De Minaur. Non mancano i complimenti per Jannik Sinner, ovviamente, ma i rimpianti sono tutti per come è andato lo scontro tra Popyrin e Arnaldi. “Partita che poteva finire in tutti e due i modi – ha detto Hewitt -. Fossimo andati avanti 1-0, saremmo arrivati al doppio decisivo con grande fiducia”. L’ex numero uno del mondo, inoltre, non risparmia critiche al formato della competizione. Ecco le parole di Lleyton, che dopo la premiazione si è sfilato la medaglia d’argento dal collo con un gesto sempre discutibile.

D: Lleyton, ovviamente è brutto perdere in finale proprio come nel 2022. Quali sono i tuoi pensieri?

Hewitt: “Dispiace per i ragazzi perché ci siamo arrivati ancora una volta maledettamente vicini. Oggi il primo match, quello di Popyrin, poteva finire in entrambi i modi. Alexei ha giocato molto bene. Si è creato molte opportunità. Fossimo arrivati al secondo match sull’1-0 per noi, sarebbe stato tutto diverso. Poi Jannik, che dire, ha giocato un tennis straordinario per tutta la settimana. Lo ha fatto nelle ultime settimane, anzi negli ultimi mesi. Ha dimostrato perché è tra i primi quattro del mondo al momento. Ha confermato ciò che ha fatto contro Novak ieri e ha giocato un tennis estremamente buono. Penso che queste condizioni e questa superficie siano quelle ideali per lui, e ciò rende la vita difficile agli avversari. Comunque, sono molto orgoglioso dei nostri ragazzi, del nostro staff, della squadra. Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo e ci siamo arrivati vicini ancora una volta”.

D: Lleyton, ti ho visto toglierti la medaglia dopo che te l’hanno consegnata. Pensi ci sia qualcosa da recriminare?

Hewitt: “Beh, il primo match sarebbe potuto andare in entrambe le direzioni. Alexei ha lottato, ha avuto le sue opportunità. Sul 5-5 nel primo set, per esempio. Ho avuto la percezione che stesse facendo le cose giuste. Ha giocato poi un grande secondo set. Nel terzo sentivo per la maggior parte del tempo che il miglior giocatore in campo era lui. Nonostante questo, la vittoria non è arrivata. Per Alexei è dura da digerire (qui le sue parole post partita, ndr). Poi è dura affrontare Jannik quando sa di essere avanti 1-0. Penso che le cose sarebbero potute andare diversamente. Avessimo vinto il primo match, saremmo arrivati al doppio decisivo con fiducia”.

D: Lleyton, cosa pensi del formato della competizione?

Hewitt: “Per noi è stata una grande settimana, ci siamo creati l’opportunità di vincere. Malaga ha allestito un grande evento relativamente a ciò che si può fare con il formato attuale (sorridendo). Hanno le mani legate. Non c’è più il fattore casa e non si gioca al meglio dei cinque set, quindi non è una cosa ideale. Si gioca su una superficie che onestamente mi ha stancato. Questa non è la Coppa Davis, che è una competizione che si gioca su diverse superfici. Sono cambiate molte cose. Penso che sia piuttosto frustrante il fatto che le condizioni siano sempre le stesse”.

D: Una domanda per Hewitt e De Minaur. Qual era il piano per affrontare Sinner, che sta giocando un tennis di un altro pianeta?

Lleyton Hewitt: “Sapevamo sarebbe stata dura, Jannik ha molta fiducia in questo momento. Le condizioni, la superficie e tutto il resto era praticamente nelle sue mani, basta guardare le sue ultime sei settimane o giù di lì. Sono orgolioso di ciò che ha fatto Alex, ma era come scalare una montagna. Forse sarebbe potuta andare diversamente se fosse riuscito a contro-breakkare e salire 4-4 nel primo set, ma è complicato trovare un modo di rientrare nel match contro giocatori così in forma”.

D: Deve essere stato frustrante per Ebden e Purcell sapere che non avrebbero potuto giocare e dare il loro contributo…

Matthew Ebden: “Eravamo fiduciosi, potevamo arrivare al doppio decisivo, dove abbiamo una bella striscia in corso. Forse siamo stati ad un solo punto dall’arrivare virtualmente al doppio decisivo, Popyrin è riuscito a procurarsi diverse palle break. Siamo ovviamente molto dispiaciuti, ma il tennis è così, la vità è così. Abbiamo dato tutto per l’intera durata della stagione”.

D: Alex, quando affronti Sinner e devi farlo in un momento di grande fiducia come il suo, quanta frustrazione si prova durante la partita?

Alex de Minaur: “Jannik sta cavalcando un’onda di fiducia incredibile, lo ha detto anche Djokovic una settimana fa. In condizioni indoor, con palline pesanti può davvero ‘spaccare la palla’. Il suo livello è davvero impressionante. Cercherò un modo per migliorare e far male a questo genere di giocatori, oggi purtroppo non è stato abbastanza. Non sono di nuovo riuscito a dare ai ragazzi l’opportunità di giocare il doppio decisivo, questa probabilmente è la più grande delusione. Abbiamo però un futuro molto importante davanti a noi, dopo l’anno scorso ci siamo andati di nuovo vicini raggiungendo un’altra finale”.

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