Carlos Alcaraz ha scelto Flavio Cobolli (21 anni, numero 101 del ranking ATP) come sparring partner di lusso per preparare la stagione 2024. I due giovani tennisti si sono allenati intensamente negli ultimi giorni sui campi in cemento (outdoor) della Ferrero Academy (nei pressi di Alicante) per poi spostarsi nella giornata di mercoledì a Murcia, città natale del campione spagnolo. Per il giocatore romano, reduce dalla miglior stagione della carriera e dalle Next Gen ATP Finals di Jeddah, si tratta di un’esperienza molto utile e per certi versi unica e infatti Flavio, che ha documentato le dure giornate di allenamento sul suo profilo Instagram, è sembrato entusiasta della grande opportunità di lavorare quotidianamente a fianco del numero 2 del ranking mondiale.

Alcaraz, che nel corso degli ultimi giorni del 2023 sarà impegnato in una serie di esibizioni (il 27 dicembre sfiderà Novak Djokovic a Riyad mentre il giorno successivo- nella sua Murcia- Roberto Bautista Agut), sarà uno dei protagonisti più attesi dell’Australian Open (Melbourne, 14-28 Gennaio), l’unico torneo dello slam nel quale non ha ancora raggiunto la semifinale: Carlos infatti nel 2023 non ha disputato il primo slam stagionale a causa di un infortunio mentre nel 2022, ancora 18enne, fu eliminato al terzo turno (tie break decisivo del quinto set) da Matteo Berrettini. In Australia il campione spagnolo non sarà accompagnato dal suo (ormai storico) coach Juan Carlos Ferrero, da poco operato al ginocchio, e verrà seguito da Samuel Lopez (attuale allenatore di Pablo Carreno Busta).

Cobolli (numero 101) attualmente- a causa dei numerosi giocatori iscritti grazie al ranking protetto- è ancora fuori di quattro posti dal tabellone principale dell’Australian Open e, se non dovessero altrettanti forfait nel corso dei prossimi giorni, sarà costretto a disputare le qualificazioni. Il 21enne romano fino ad ora nella sua giovane carriera ha disputato una sola partita a livello major (tabellone principale), perdendola proprio con Alcaraz, in tre set, al primo turno del Roland Garros del 2023 (torneo nel quale Flavio aveva brillantemente superato le qualificazioni).