Antidoping, tennista russo squalificato quattro anni

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Antidoping, tennista russo squalificato quattro anni

Vladislav Ivanov ha rifiutato di sottoporsi al test e il Tribunale Indipendente lo ha sanzionato per la violazione volontaria del regolamento

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Le violazioni del Programma antidoping non sono solo quelle legate alla positività a sostanze proibite accertata a seguito dei test, ma – come sappiamo anche per i casi di Simona Halep o Jenson Brooksby – comprendono anche quelle relative a irregolarità nel passaporto biologico o all’assenza durante l’orario di reperibilità (whereabouts).

Un caso invece più raro è quello comunicato dall’ITIA (l’agenzia anticorruzione che dall’anno scorso si occupa anche di antidoping) la vigilia dell’Epifania. A ricevere il… carbone è stato Vladislav Ivanov, tennista russo attualmente posizionato attorno alla posizione 1500 della classifica di singolare, con un picco al n. 835 il 26 settembre 2022.

Proprio pochi giorni prima, il 14 settembre, Ivanov era in Marocco impegnato nel torneo M15 di Monastir quando gli è stato comunicato di fornire un campione di urine per un test “in-competition”. Lui si è rifiutato e ha lasciato la sede del torneo, salvo poi tornare per fornire il campione richiesto, ma è stato comunque accusato di una violazione del Programma Antidoping, precisamente dell’articolo 2.3 che contempla appunto il rifiuto senza un motivo giustificato.

Ivanov ha richiesto un’udienza davanti a un tribunale indipendente tenutasi nel novembre 2023. Secondo il Tribunale, la condotta del tennista è stata volontaria ai sensi dell’articolo 10.2.3, vale a dire che lui era conscio di infrangere una regola o, almeno, che c’era un rischio elevato di infrangerla, e per questo gli è stata inflitta una squalifica di quattro anni. I giudici hanno rimarcato che il giocatore aveva ricevuto la formazione da parte dell’ITIA sulle procedure antidoping e fornito un campione due settimane prima, quindi avrebbe dovuto essere a conoscenza delle regole

Non c’era stata sospensione provvisoria, tanto che Ivanov, classe 1999, ha partecipato a una dozzina di eventi nel 2023, quindi la squalifica è partita dalla data della sentenza (il 21 dicembre scorso) e terminerà il 20 dicembre 2027.

L’episodio è stato commentato dalla CEO dell’ITIA Karen Moorhouse, secondo cui “è raro che un giocatori rifiuti di sottoporsi al test, ma ciò manda un messaggio importante a ogni atleta sulle conseguenze di tale comportamento. Noi incoraggiamo fortemente i tennisti selezionati per il test a sottoporvisi alla prima occasione, ascoltare attentamente le istruzioni del funzionario addetto e essere accompagnati dal momento della notifica alla raccolta del campione. Siamo consapevoli che la procedura può essere scomoda, ma è vitale nella lotta per uno sport pulito”.

Durante il periodo di sospensione, a Ivanov è proibito partecipare, allenare o assistere a qualsiasi evento tennistico autorizzato o sanzionato dagli organi di governo del tennis o da qualunque associazione nazionale.

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