Australian Open: Rublev va di potenza e doma de Minaur in cinque set. Ora la sfida con Sinner

Australian Open

Australian Open: Rublev va di potenza e doma de Minaur in cinque set. Ora la sfida con Sinner

Il russo spinge a più non posso i suoi colpi mentre de Minaur contiene, corre e sale in cattedra quando può. Il match finisce con un assolo di Rublev, che raggiunge così il terzo quarto di finale all’AO, il decimo negli Slam

Pubblicato

il

Andrey Rublev – Australian Open 2024 (foto via Twitter @AustralianOpen)
 

Guarda l’editoriale del direttore Scanagatta

[5] A. Rublev b. [10] A. de Minaur 6-4 6-7(5) 6-7(4) 6-3 6-0 (Primi due set – Roman Bongiorno)

Ce l’ha fatta ancora, ma che fatica! Andrey Rublev ne ha passate di tutti colori in questo match contro l’idolo di casa Alex de Minaur, tremendamente in fiducia per i suoi recenti risultati, al terzo ottavo di finale consecutivo all’Australian Open. Ma alla fine è uscito col sorriso il russo – ottavo successo consecutivo per lui, 300esimo in carriera a livello ATP -, vittorioso con il punteggio di 6-4 6-7(5) 6-7(4) 6-3 6-0 dopo ben quattro ore e quindici minuti di tennis.

Una partita saliscendi è stata, dove per qualche decina di minuti al comando la quinta forza del seeding ha giostrato il campo a suo piacimento, lasciando andare il braccio come sa fare. In altri momenti questo non è bastato e il tennista aussie, grazie al suo atletismo, ai suoi anticipi e alla sua compostezza, è riuscito ad avere la meglio facendo quindi innervosire lo spesso irascibile avversario. Dal quarto set, però, le bordate di Rublev l’hanno avuta vinta e Demon non ha potuto porre resistenza, sebbene ci abbia provato con tutti i suoi mezzi.

Ristabilita la parità nei testa a testa con l’australiano – ora tre pari -, il giocatore russo va avanti nel torneo e raggiunge per la terza volta i quarti di finale all’AO (le altre nel 2021 e 2023). Decima presenza tra gli ultimi otto in un Major, Rublev spera di proseguire la sua cavalcata verso un posto dove non è mai arrivato, ossia in semifinale Slam. Ma non sarà di certo una passeggiata, perché dovrà superare un certo Jannik Sinner che fino ad ora non ha lasciato per strada nemmeno un set. Neppure con Karen Khachanov.

E Andrey con l’azzurro non ci ha mai vinto – quattro sconfitte e due vittorie sì ma per ritiro dell’italiano -, ma farà sicuramente di tutto per contenere il suo momento di straordinaria forma. Di una cosa però possiamo già starne certi: la gara a chi tira più forte non mancherà. Tutti noi tifosi non aspettiamo altro.

Primo set: Rublev parte bene, poi inciampa, ma alla fine la spunta con il suo dritto

Inizia con difficoltà Rublev, subito in confusione al servizio nel game d’apertura. Contrariato dal forte vento, i primi segni di nervosismo iniziano a palesarsi immediatamente. 15-40 e subito due palle break a favore dell’australiano, che pecca di attenzione nei punti seguenti. Il quarto gioco porta i primi momenti difficili anche per il neo-numero 10 del mondo, sotto 0-30. Andrey cerca la risposta vincente ma fallisce di poco. Nello scambio seguente Rublev manovra col dritto e alla prima opportunità il break parla russo. Il numero 5 del seeding non trattiene un colpo, spinge ogni palla, la psiche ne beneficia e sale immediatamente 4-1, giovando di una risposta di frustrazione dell’avversario.

Alex è in grande, grandissima difficoltà, ma resta lì. Sotto 0-30, recupera lo svantaggio e resta in scia, 4-2. Il braccio inizia a sciogliersi, la partita comincia a cambiare. Vittima delle proprie emozioni, la tds numero 5 concede a 0 il contro break a un de Minaur bravissimo in risposta. La partita è ribaltata: ora, quello in grande difficoltà, è Andrey Rublev. Il russo riesce a tenere il proprio turno di battuta restando avanti e alzandosi sul 5-4. Gli scambi si allungano, il maggior peso di palla del russo fa la differenza. Alex fa spesso fatica a reggere. La diagonale di dritto lo costringe a mostrarsi vulnerabile, concedendo una palla break che coincide con il primo set point. Ci pensa un’ottima prima palla a salvarlo, ma un grave gratuito di rovescio regala all’avversario un altro set point, il secondo. Questa volta, la prima non c’è. E non c’è neppure la seconda. Doppio fallo e parziale in favore del russo.

Secondo set: Dopo tante occasioni non sfruttate da entrambi, Demon si esalta sul finale e intasca la frazione

Rublev riprende da dove aveva terminato. Il dritto continua a viaggiare a velocità clamorose e neanche un ottimo difensore come de Minaur riesce a stargli dietro. Infatti, l’australiano è costretto a fronteggiare immediatamente una palla break. Con uno splendido passante di rovescio, però, la cancella al termine di uno scambio estenuante. Ad Alex serve questo, fiducia nell’annullare con coraggio, da campione, palle break. Nel quinto gioco iniziano a ripresentarsi i problemi per il giocatore al servizio. Rublev riprende a sbagliare e l’australiano si procura due palle break consecutive. Andrey non ci sta sulle due occasioni, è perfetto.

Il livello dei due giocatori è pari, grande alternanza di colpi fra i due, e la testa di serie numero 10 va a prendersi la terza palla break. Sprecone questa volta de Minaur. Alla fine, Rublev tiene il turno di battuta non senza difficoltà e rimane avanti 3-2. Il game successivo è simile, ma questa volta è de Minaur a faticare sul proprio servizio. Sotto 30-40, serve un ace per tornare in parità. I gratuiti però non diminuiscono. Concede un’immediata seconda palla break, ma nuovamente si comporta bene e rimane in scia. Rublev arranca ancora in battuta, però è abile ad annullare due ulteriori palle break – dritto anomalo ad annullare la prima, dritto incrociato ad annullare la seconda dopo trentacinque scambi – e dimostra in questo caso una crescita mentale. Il 4-3 arriva e la partita si fa sempre più tesa. Di routine il 4 pari dell’australiano e tranquillo sembrava anche il nono gioco, ma… Sopra 40-15 Rublev si complica la vita, permettendo al suo avversario di rimontare fino alla parità. Ancora una volta, però, il russo è formidabile nei momenti decisivi. Volano via senza troppe difficoltà i due game che valgono il tie-break, ed è 6 pari.

Il primo minibreak lo vince il russo, portandosi avanti 2 a 1. de Minaur inizia a mostrare segni di nervosismo. È al limite del proprio gioco e questo è dimostrato da un gesto di atletismo puro con cuisi procura la possibilità di servire per il set. Il primo set point è fallimentare, ma ce n’è un altro da giocare e sulla seconda di Rublev. Questa volta il russo si fa infilare da un rovescio incrociato dell’avversario di gran potenza. Va da sé, set de Minaur.

Terzo set: de Minaur è sempre in vantaggio, ma Rublev resiste e lo porta al tie-break. Il russo spreca, l’australiano vola sul 2-1

È de Minaur a iniziare il parziale al servizio e, come ha terminato il secondo, inizia il terzo. In vantaggio, servendo per primo. Rublev, invece, mostra segni di nervosismo sempre più frequenti. Con un linguaggio del corpo decisamente negativo il russo regala subito il servizio all’avversario, bravo ad approfittare del momento buono per partire con un piede avanti nella frazione. Rublev, arrabbiato, ringrazia sarcasticamente il suo angolo. L’idolo di casa non si fa influenzare dai teatrini dello sfidante e, a 30, conferma il break appena conquistato. Siamo 3-0 in poco più di dieci minuti, il cosiddetto momentum sta girando a favore dell’australiano.

Quest’ultimo rientra in campo dopo essersi fatto trattare il tallone e riprende subito il lavoro da dove l’aveva lasciato. Fare un punto a de Minaur sta diventando sempre più complicato: recupera ogni palla, gioca profondo, non sbaglia quasi mai e neppure la potenza del russo sembra scalfirlo più di tanto. Questa esplosività fuoriesce nel quinto gioco dove la decima tds si fa recuperare da 40-0 sul proprio servizio, ma ai vantaggi la spunta e procede sicuro nello score. Ora siamo 4-1. E arriva presto anche il 5-2 grazie a un tennis solidissimo dell’atleta aussie, che ormai non conosce più la parola gratuiti e continua a tessere la sua ragnatela di successo minuto dopo minuto.

Ma al momento di chiudere il set, de Minaur si fa sorprendere dalla rapidità dei colpi di Rublev – coraggioso nella spinta con i propri fondamentali -, non capitalizza un set point a favore per meriti del russo e incappa in quello stesso doppio errore fatale che gli aveva fatto regalare all’avversario il primo parziale. Questa volta, però, è un contro-break. Poco dopo segue l’aggancio, 5-5. Tutto è ancora da scrivere. L’australiano non si scompone e si garantisce il tie-break, ma lui spera di chiudere anche prima smorzando quindi sul nascere le speranze dello sfidante. Il ritmo diventa forsennato: Rublev riesce a salvarsi ai vantaggi dopo aver annullato un set point con un nastro e due dritti sulla riga, si affida al servizio e di cuore raggiunge de Minaur al tie-break. Qui i due se le danno di santa ragione tra risposte anticipate, contropiedi e vincenti. Persiste però l’equilibrio, 3-3.

La decima forza del seeding è abile e allo stesso tempo fortunata nello strappare un mini-break all’avversario con un’ottima volèe in allungo di dritto aiutata dal nastro e terminata appena al di là della rete. Poi, Rublev regala due punti da coprirsi gli occhi e con essi tre ulteriori set point. de Minaur non si fa sfuggire ancora le occasioni e alla seconda chance nel tie-break (la quarta in totale) chiude la frazione durata settanta minuti. La folla è in delirio, l’australiano esulta ma sa benissimo che c’è ancora un set da vincere. La concentrazione rimane alta.

Quarto set: Rublev prende il largo, si fa recuperare, però poi mostra carattere e trascina de Minaur al quinto

A partire al comando in questa quarta frazione, seppur con qualche sbavatura, è Rublev, che imperterrito continua a sciorinare le sue accelerazioni fulminee. Il tennista di casa riesce a tenere gli scambi molto bene, ma l’avversario lascia andare il braccio senza un domani e lo domina in tutte le direzioni. Con vincenti uno dietro l’altro, break e 3-0 più che meritato per il russo. Le dinamiche in campo sembrano cambiate, con un Rublev in grado di convertire le sue armi in punti in maniera decisamente più agevole della fine del terzo parziale. de Minaur però decide di non accettare per molti minuti questa situazione e, ritrovata la concentrazione insieme alla carica giusta, si riprende il break grazie a ottime risposte.

Contraccambia presto il russo, aggressivo e forse un po’ incosciente in alcune decisioni. Sta di fatto che il coraggio lo premia permettendogli di strappare ancora una volta la battuta allo sfidante. Nel gioco seguente è ancora una lotta in campo, che segue le bordate alternate dei due giocatori; Rublev salva l’ennesima palla break e tramite due smash molto fortunosi si intasca un grosso vantaggio. Si parla di un importante 5-2. Pochi attimi dopo si chiude la questione: 6-3 per un ritrovato e in fiducia Rublev. Sarà così il quinto set a decretare chi uscirà vincente e chi vinto da questa tesissima sfida.

Quinto set: Il ritmo è tutto russo, l’australiano non gli sta più dietro. La vittoria è di Rublev

Non troppo lontani dallo scoccare delle quattro ore giocate, incomincia la frazione decisiva e l’andamento dell’incontro continua a favore del russo. Preciso e ficcante con i propri colpi, Rublev conquista immediatamente il break a 0 in apertura, lo conferma altrettanto a 0 e porta la sua trafila di punti vinti consecutivamente a 12. Sbalorditivo. L’australiano si fa forza, mostra a tutti e a sé stesso di essere ancora in campo ma il russo è ormai troppo indirizzato verso il successo. Con uno stupendo passante lungolinea di rovescio arriva il secondo break per il numero 5 al mondo, che si lascia andare in un urlo liberatorio. E fa bene, perché il punteggio recita per lui un 3-0 pesante.

Ormai si va avanti di inerzia con la fiducia nei propri mezzi, infermabile per un picchiatore come Rublev quando arriva. Prima 4-0, poi ancora break e 5-0, per finire con un impietoso bagel l’incontro nonostante de Minaur continui a lottare fino all’ultimo 15. Vince però il russo, con il punteggio di 6-4 6-7(5) 6-7(4) 6-3 6-0 dopo quattro ore e quindici minuti di gioco. Confermato il quarto dello scorso anno, il terzo all’AO, la quinta tds stacca ancora il pass per i migliori otto in uno Slam. Per lui ora la sfida con l’inarrestabile Jannik Sinner, mai sconfitto se non grazie a un ritiro dell’azzurro. Ne vedremo delle belle.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement