ATP Rotterdam: prima vittoria nel 2024 per Goffin e Raonic. Nulla da fare per le wild card Prizmic e De Jong

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ATP Rotterdam: prima vittoria nel 2024 per Goffin e Raonic. Nulla da fare per le wild card Prizmic e De Jong

I due veterani David Goffin e Milos Raonic non hanno vita facile, ma ritrovano un successo importante. Sinner e Sonego attesi mercoledì

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Milos Raonic - Rotterdam 2024 © Alyssa van Heyst Photography 2024
 

Il programma della prima giornata dell’ABN AMRO Open offre solamente quattro partite, tutte però con qualcosa da raccontare. Ad inaugurare il programma dei singolari sul Centrale di Rotterdam sono David Goffin e Dino Prizmic, in uno scontro generazionale che regala grande spettacolo. Dopo di loro, nella terza partita complessiva della sessione diurna (dopo il match di doppio tra Olivetti/Venus e Lammon/Withrow, primo incontro di giornata), tocca a Milos Raonic e Jesper De Jong, in attesa che scenda in campo Lorenzo Musetti nella sessione serale. Per vedere all’opera Lorenzo Sonego e Jannik Sinner, rispettivamente opposti a Dimitrov e Van De Zandschulp, bisognerà invece attendere la giornata di mercoledì 14 febbraio. Vediamo come sono andate le prime due partite di giornata.

David Goffin – Rotterdam 2024 © Alyssa van Heyst Photography 2024

[Q] D. Goffin b. [WC] D. Prizmic 6-4 6-7(12) 6-1

Servono quasi tre ore a David Goffin per avere la meglio sul giovane croato Dino Prizmic, che pure era riuscito a conquistare un tie-break interminabile e sembrava poter partire meglio nel terzo, ma alla fine è stato proprio il 2005 croato a crollare fisicamente. Prizmic non scendeva in campo da praticamente un mese, da quella sfida di primo turno a Melbourne contro Novak Djokovic che lo aveva fatto conoscere agli occhi del grande pubblico e che aveva portato il serbo a dire mi è sembrato di giocare allo specchio, benedizione non certo da poco. Con la coscia sinistra abbondantemente fasciata fin da inizio partita, il croato non parte benissimo, subendo il break nel terzo gioco dell’incontro e finendo subito sotto 1-3. Nonostante riesca a riprenderselo a zero poco più tardi, sul 3-3 il n°171 ATP cede ancora la battuta, consegnando di fatto le chiavi del primo set al suo avversario: 6-4 Goffin. Ad inizio secondo set si entra in una fase un po’ confusionaria: Prizmic tiene i suoi primi due turni di servizio a zero, mentre l’ex n°7 del ranking deve salvare ben quattro palle break.

Come spesso accade, tuttavia, dopo diverse chance mancate arriva il break subito: Goffin lo ottiene per ben due volte, portandosi a servire sul 3-2 e sul 4-3, ma non riesce mai a confermarlo, subendo sempre il rientro di Prizmic che, come abbiamo già imparato a conoscere, non si dà mai per vinto. Il croato ha personalità da vendere e, pur sbagliando comprensibilmente qualche scelta, mostra già un carattere da veterano, che gli permettono di arrivare al tie-break e volare apparentemente verso la conquista del set. Sotto 0-3 e 3-6, tuttavia, Goffin riesce a risalire (archiviando velocemente un clamoroso errore a rete commesso poco prima), procurandosi però solamente un match point. Il belga salva addirittura OTTO set point, ma alla nona occasione deve arrendersi. Prizmic è bravissimo a non farsi condizionare da tutte le occasioni non sfruttate e strappa 14-12 il secondo set al tie-break, candidandosi ad un terzo set da protagonista vista la condizione fisica precaria del suo rivale. Così, tuttavia, non sarà: il problema alla coscia pare intensificarsi e ad esso si aggiungono anche i crampi, che non consentono al giovane croato di disputare partita pari. Goffin dilaga, volando subito sul 4-0 e avviandosi verso la sua prima vittoria ATP dallo scorso ottobre. Il belga trionfa 6-4 6-7(12) 6-1 in 2h55 e si porta ad una sola vittoria dalla top100: al prossimo turno, però, dovrà vedersela contro uno tra Korda e De Minaur.

[PR] M. Raonic b. [WC] J. De Jong 7-6() 6-4

L’inizio di partita di Milos Raonic è fulminante: il canadese comincia subito a scagliare frigoriferi al servizio e vince i primi sette punti della partita, pur non riuscendo però a trovare il break. Dallo 0-40, infatti, Jesper De Jong riesce con pazienza a risalire, evitando di subire un break che in queste condizioni, contro un giocatore come il canadese, significa quasi sempre perdere il set. Il parziale rimane invece in equilibrio e, pur con pochi scambi, la partita resta comunque godibile. Il canadese fa di tutto per giocare quanto più possibile di dritto (colpendo il primo rovescio dopo quattro minuti), facendo particolarmente male con lo sventaglio ma non riuscendo a staccarsi. Sotto 3-4 l’olandese salva altri tre break point – seppur questa volta non consecutivi – e ha una chance molto ghiotta nel nono game, ma sull’unica opportunità di break della sua partita commette un pesantissimo errore di dritto, che lo avrebbe mandato a servire per il set. È un errore che gli costerà carissimo, anche perché il ritmo di Raonic al servizio è quello dei giorni migliori. Nell’arco del match il canadese fa registrare ben 36 punti vinti su 37 con la prima di servizio (!), cui si aggiunge un bel bottino di 20 ace, diversi dei quali arrivati con la seconda.

Il parziale si risolve al tie-break, con il n°141 del mondo che è il primo a perdere un punto con il servizio a disposizione e vede scivolare via la prima frazione, archiviata 7-6(5) dall’ex n°3 ATP. Anche nel secondo set il canovaccio rimane sostanzialmente lo stesso, con il servizio di Raonic spesso intoccabile e la partita che finisce per essere decisa nei turni di battuta di De Jong. Il classe 2000 Orange tenta di fare qualcosa di diverso, insistendo molto di più sul rovescio del suo avversario, che tuttavia proprio con questo colpo trova il guizzo che decide la partita. Sul 4-4, infatti, l’olandese è chiamato a sventare un break point e serve l’ennesima prima esterna da sinistra, ma dopo i tanti punti conquistati questa volta il 33enne di origini montenegrine trova una gran risposta d’incontro lungolinea, che decide il match. Raonic ottiene così il primo break dell’incontro e non ha problemi a chiudere i conti poco dopo, imponendosi 7-6(5) 6-4 e ritrovando un successo che mancava dalle Finals di Coppa Davis di novembre. Per la quattordicesima stagione in carriera il canadese fa registrare almeno una vittoria nel circuito maggiore: ora agli ottavi uno tra Bublik e Coric.

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