Da Indian Wells 2024 arriva un altro segnale: c’è una nuova nidiata di talenti del tennis maschile destinata a far parlare di sé. No, non parliamo di quella delle annate 2001/2002/2003, quella dei vari Sinner, Alcaraz, Rune e Shelton, giocatori chi più chi meno già stabilmente da tempo al vertice del tennis. Ma di quella dei giocatori classe 2004/2005, una generazione fatta di tennisti talentuosi, solidi mentalmente al di là della loro età e ormai già stabilmente protagonisti del circuito. Dopo il (quasi) completamento dei primi turni del tabellone del BNP Paribas Open, un dato emerge: per la prima volta da Indian Wells 2019, quattro protagonisti che devono ancora compiere vent’anni sono riusciti a vincere almeno una partita nel tabellone principale di un Masters 1000.
Cinque anni fa i quattro teenager vittoriosi furono Felix Auger-Aliassime (Canada, 2000), Denis Shapovalov (Canada, 1999), Miomir Kecmanovic (Serbia, 1999) e Alexei Popyrin (Australia, 1999). Quest’anno si tratta di Arthur Fils (Francia, 2004), Jakub Mensik (Repubblica Ceca, 2005), Juncheng Shang (Cina, 2005) e Alex Michelsen (Stati Uniti, 2004). Non si tratta certo di comparsate estemporanee, perché parliamo di giocatori che hanno già raccolto risultati di rilievo a livello ATP. Fils, vittorioso su Nuno Borges, ha già vinto un titolo ATP a Lione 2023 ed è numero 43 (è stato n.34). Mensik, reduce dalla finale di Doha e bravo a vincere contro il coreano Hong, ha già all’attivo un terzo turno US Open e un secondo turno Australian Open, risultati che hanno contribuito a portarlo al n. 81. Shang, oggi n. 139 ATP, quest’anno ha raccolto una semifinale al 250 di Hong Kong e un terzo turno all’Australian Open. Al primo turno di Indian Wells ha superato Jordan Thompson, pochi giorni fa vincitore dell’ATP di Los Cabos. Attenzione anche a Michelsen, già finalista a Newport 2023 e oggi n. 80 ATP. Al primo turno ha superato facilmente lo spagnolo Munar.
Questi quattro nomi non sono gli unici esponenti brillanti della nuova ondata di talenti del tennis maschile. Altri giovani si stanno facendo largo, dal francese Luca Van Assche (2004) al croato Dino Prizmic (2005), e in Brasile sta facendo parlare di sé il 2006 Joao Fonseca. Probabilmente nel tennis del futuro ci sarà grande competizione per i principali titoli e fuoriclasse già affermati come Sinner e Alcaraz devono già guardarsi le spalle dalla nuova nidiata di talenti, giocatori pronti a rompere molti record di precocità. Le giovani stelle sono nate e cresciute nel mito di Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Ed è a distanza di anni che si comprende quanto questi fenomeni abbiano fatto la differenza nella storia del tennis, alzando l’asticella del livello generale e indicando loro la via in termini di completezza tecnica e solidità mentale.