Nei Challenger gli azzurri osservano la Quaresima

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Nei Challenger gli azzurri osservano la Quaresima

Tra tutti gli italiani in gara si raccoglie una sola misera vittoria con Gianluca Mager che però si ferma subito dopo.

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Gianluca Mager - Uff.Stampa Sanremo Tennis Cup
Gianluca Mager - Uff.Stampa Sanremo Tennis Cup
 

Al Challenger 75 boliviano di Santa Cruz (terra battuta) erano addirittura cinque gli italiani ad aver affrontato l’impegnativa trasferta. Ma nessuno di loro è arrivato troppo lontano, con il solo Gianluca Mager che è riuscito a superare il primo turno battendo con un doppio 6-1 il peruviano Gonzalo Bueno (n.310 ATP), per poi essere costretto alla resa dall’argentino Roman Burruchaga (n.159) col punteggio di 7-6(10) 6-1, dopo aver avuto anche due set point nel tie-break del primo parziale.

Tutti eliminati all’esordio gli altri nostri rappresentanti, purtroppo senza che nessuno di loro abbia avuto la chance non dico di vincere ma almeno di entrare in partita. Infatti è difficile raccontare diversamente le sconfitte di Marco Cecchinato (6-4 6-4) dal brasiliano Pedro Sakamoto (n.336), di Alexander Weis (6-3 6-3) dal portoghese Goncalo Oliveira (n.217), di Francesco Passaro (doppio 6-2 dall’argentino Genaro Olivieri (n.177) e infine di Edoardo Lavagno (6-2 6-2 dal brasiliano Thiago Monteiro).

Un bagno di sangue anche il Challenger 75 di Lugano (cemento indoor) dove Mattia Bellucci si è difeso strenuamente contro il britannico Billy Harris (n.181) ma alla fine è stato costretto alla resa col punteggio di 6-7 (7) 6-4 6-4. Anche peggio è andata a Stefano Travaglia che ha opposto una flebile resistenza (6-2 6-3) alla prima testa di serie, il belga Zizou Bergs (n.122 ATP). Non hanno superato le qualificazioni il molto promettente 18enne Federico Bondioli, eliminato in tre set dall’altro azzurro Riccardo Bonadio che poi ha perso facile (6-3 6-2) col tedesco Daniel Masur (n.379).

In Ruanda era in programma il secondo Challenger 50 sul suolo africano (terra battuta) e il nostro Gabriele Pennaforti non ha ripetuto la bella prestazione della scorsa settimana, eliminato all’esordio dal gigante originario dello Zimbabwe Benjamin Lock (n.362) che dall’alto del sui 198 cm gli ha scaricato addosso tutta la potenza del suo servizio (alla fine 6 aces e l’86% di punti sulla prima).

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