WTA Indian Wells: Paolini non brilla ma supera di nuovo Anna Kalinskaya in tre set

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WTA Indian Wells: Paolini non brilla ma supera di nuovo Anna Kalinskaya in tre set

Con l’orgoglio di sempre Jasmine raggiunge gli ottavi, senza il suo miglior tennis. Ora Potapova oppure Podoroska

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Jasnine Paolini - Indian Wells 2024 (foto Ubitennis)
 

[13] J. Paolini b. [21] A. Kalinskaya 6-3 3-6 6-4

In meno di due mesi Paolini e Kalinskaya vedono le loro strade, entrambe in rapida ascesa, incrociarsi per la terza volta: dopo Melbourne, favorevole alla russa, e Dubai con trofeo finale per l’italiana, al Paribas Open di Indian Wells Jasmine si impone in tre set: 6-3 3-6 6-4. Non è stato un incontro spettacolare; troppi errori di distrazione e poca lucidità in campo, da ambo i lati del court. Jasmine ha dato qualche segno di stanchezza non tanto fisica quanto mentale, commettendo un numero di errori non forzati piuttosto alto.

L’italiana ha perso soprattutto nel secondo set la chance di scappare in avanti nel punteggio, calando e facendosi poi superare negli ultimi game del parziale. Un grosso aiuto è arrivato dalla russa, a sprazzi incisiva ma nel complesso autrice di una prestazione per larghi tratti abulica e senza costrutto nelle sue geometrie. Per lei ben 48 errori gratuiti contro i 32 di Jas, che porta a casa la vittoria pur non giocando il proprio miglior tennis. Paolini approda così agli ottavi di finale e aspetta la vincente tra Podoroska e Potapova

Primo set: Paolini approfitta degli errori della rivale e si prende il set

Lo scambio si svolge principalmente sulla diagonale dei rovesci con le due atlete pronte a variare in lungolinea; entrambe paiono già in temperatura e Paolini è la prima a trovare la misura in profondità. Jasmine, inoltre, parte meglio alla battuta mentre Kalinskaya non mette in campo la prima palla e viene da pressata con tempestività dall’italiana. Jasmina pesca il break subito nel secondo game, giovandosi di un doppio fallo e trasformando la terza opportunità, la prima sulla seconda battuta, con un forcing sin dalla risposta.

L’inizio è quindi molto promettente per l’atleta toscana, che smarrisce però la prima palla e deve cedere a sua volta la battuta. La russa ritrova l’equilibrio e si delinea la sua tattica: spingere sulla seconda di servizio dell’avversaria per toglierle il tempo. Anna trova maggiore stabilità alla battuta mentre Paolini soffre ancora nella prima parte del set e si salva da una palla-break nel settimo game per un errore non forzato della rivale con il rovescio.

Proprio il backhand dell’atleta moscovita è la variabile che sposta il parziale dalla parte della campionessa di Dubai: Anna non sente il colpo come vorrebbe e alterna fendenti profondi soprattutto inside out a errori banali, spesso affondando in rete. L’intermittente efficienza del colpo citato consente a Paolini di fiatare e di uscire indenne da frangenti difensivi complicati. Anche la battuta della russa soffre di improvvisi svarioni e nel parziale saranno tre i doppi errori da lei commessi.

In generale Paolini non pare al massimo dell’ispirazione ma è più vitale e nel complesso attenta: Kalinskaya ha un passaggio a vuoto nell’ottavo game che si sostanzia in alcuni errori nella misura e in scelte affrettate nella fase offensiva. Paolini coglie così il secondo break della giornata semplicemente tenendo il campo con ordine e nel game successivo conquista il set. In cinquanta minuti 72% di punti con la prima palla per l’italiana e solo il 22% per la russa con il servizio di scorta.

Secondo set: Jasmine spreca troppo e nel finale cede la frazione

Kalinskaya prosegue con l’atteggiamento abulico e svagato che ha contraddistinto gli ultimi dieci minuti della sua gara e commette errori di distrazione che porgono a Jasmine sin dall’inizio opportunità per uno scatto in avanti nel punteggio. L’azzurra ha due chance nel primo game e una nel terzo ma le manca e nella terza in particolare non controlla una seconda di servizio non impossibile da addomesticare. L’impressione è che Paolini stia sprecando l’occasione per la fuga definitiva.

Dopo tre turni al servizio Kalinskaya ha già all’attivo (o passivo) tre doppi falli e alcuni errori marchiani, come una volée di dritto a campo aperto che oltrepassa la linea di fondo prima di rimbalzare, ma raggiunge il 3-2. La russa gioca male ma Jasmine non ha la tranquillità delle giornate migliori per approfittarne; anche il suo forcing non è esente da pecche e i punti importanti per il momento le sfuggono.

Le contendenti giungono sul 4-3 per la russa quando Jasmine ha una piccola flessione ma soprattutto Kalinskaya trova finalmente continuità nell’azione sul fronte difensivo destro dell’italiana: da 30-15 Anna disegna una buona volée di dritto dopo un ottimo rovescio incrociato per poi sfondare con il dritto lungolinea nello scambio successivo. Sulla palla-break è Paolini a soccorrere la rivale con un rovescio in rete. Come nel primo parziale, anche ora il break è improvviso e sul 5-3 Kalinskaya allunga il suo buon momento e si prende la frazione. In trentotto minuti ancora tre doppi errori per chi ha vinto, ma due anche per chi ha perso

Terzo set: Paolini non sempre lucida ma coraggiosa vince al decimo gioco

La partita conferma di non avere una padrona e le due atlete non riescono a mantenere il ritmo prediletto che a tratti, né a evitare errori per loro dozzinali; Kalinskaya pare comunque più attenta e insidiosa che non all’inizio del secondo set. Paolini cancella il momento-no con cui ha ceduto il parziale di mezzo e si tuffa nel set decisivo perdendo solo tre punti nei primi due turni alla battuta; la russa non le è da meno e la parità a quota due è la conseguenza naturale.

Qui Paolini dà conferma di una giornata non felice e probabilmente di una certa stanchezza mentale: sul 30-30 gioca un dritto corto e regala alla rivale lo spazio per il colpo vincente con il rovescio incrociato, mentre sulla palla-break confeziona una palla corta di dritto che somiglia a un lob. Kalinskaya non perde l’occasione per prendersi il servizio dell’italiana. Di nuovo chi prende il vantaggio balbetta quando c’è da scappare in avanti e la russa cede la battuta con un doppio fallo clamoroso. Paolini fa ricorso a tutte le riserve di orgoglio per rimanere vicina nel punteggio all’avversaria.

Il match non è davvero bello perché nessuna delle due è lucida nei momenti topici: Paolini ha una palla-break fondamentale nell’ottavo game, già decisivo nei primi due parziali, ma non controlla un dritto facile e lo indirizza oltre la linea di fondo; Kalinskaya fugge il pericolo ma sul 4-5 traballa di nuovo. Con un doppio errore manda Paolini 0-30; ritrova la parità ma Jasmine mette il cuore in un dritto inside out e conquista il primo matchpoint. Ecco la reazione-Kalinskaya, che gioca due ottimi punti e ha la palla del 5-5, che l’italiana annulla con una coraggiosa discesa a rete.

Anna torna in vantaggio con una sfrontatissima palla corta di dritto, cui fa però seguito un’altra di rovescio che entra in mezzo al corridoio. Con un nuovo doppio errore c’è la seconda palla-match per l’azzurra, che sbaglia in larghezza un rovescio lungolinea. Anna non ha finito la scorta di errori e gioca gli ultimi due, per lei esiziali, arrendendosi con un backhand in rete.

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