Indian Wells, Tommy Paul su Nardi: "Diventerà un buon giocatore. Sinner? In Argentina si dice che sta giocando nudo"

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Indian Wells, Tommy Paul su Nardi: “Diventerà un buon giocatore. Sinner? In Argentina si dice che sta giocando nudo”

Il tennista americano dopo l’approdo ai quarti: “Bisogna investire nella cura del proprio fisico”

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Tommy Paul - Delray Beach 2024 (foto X @atptour)
 

Una sconfitta che servirà in termini di esperienza per la carriera e il futuro di Luca Nardi. L’azzurro ricorderà a lungo l’edizione 2024 di Indian Wells che gli è servita a entrare nella Top100 per la prima volta in carriera.

Ha parlato del pesarese anche Tommy Paul che è riuscito a chiudere la pratica ottavi di finale in due set. L’americano in conferenza stampa ha parlato della vittoria su Novak Djokovic ottenuta dall’italiano: “È stata una notte pazzesca. Osservando lo svolgimento dell’incontro, perso il primo set tutti noi ci siamo sentiti come se avessimo visto questo copione un milione di volte con Novak capace di rimontare la situazione e vincere un milione di partite. Ma Nardi stava giocando un tennis fantastico. Penso che diventerà davvero un buon giocatore. Era proprio come se fosse “freezato” là fuori. Non mostrava alcuna emozione, non sembrava nervoso. Questo la dice lunga su di lui. È stato davvero bello da vedere e sapevo che non avrebbe avuto ansie nell’affrontarmi nel turno successivo, visto che non le ha avuto quando ha servito per il match contro Novak. Pensavo che il suo rovescio fosse irreale, vedendo la partita contro Novak, e, invece, ho sofferto molto più il suo dritto del rovescio”.

Per Tommy Paul si tratta della prima volta ai quarti di finale qui a Indian Wells: “E’ stata una vittoria davvero importante per me. Adoro giocare in casa e niente mi rende più felice che del giocare a tennis davanti al pubblico americano. E’ molto emozionante, per me e per il tennis americano. Ovviamente abbiamo ottenuto dei buoni risultati qui in passato con Fritz e Tiafoe. L’anno scorso, o forse l’anno prima, credo sia stato il momento in cui ho cominciato a sentire che la folla ci supportava davvero“.

A proposito di confronti generazionali, Nardi si è affacciato nel Tour con ottimi risultati all’età di 20 anni, mentre in giro ci sono i vari Djokovic che ne ha 36, Andy Murray 36, Monfils che gioca davvero bene a 37 anni. Per Paul questo fattore è uno stimolo o cosa? “Caspita io ho 26 anni e ho dolore ai piedi quando cammino (ride). Pensavo al fatto che non avessi realizzato che Monfils abbia 37 anni, e ne compirà 38 quest’anno. È così impressionante. Ciò dimostra che quando ci si prende cura del proprio corpo, i risultati arrivano. Prendersi cura del proprioo fisico è qualcosa in cui tutti noi tennisti dobbiamo investire, portandoci con noi in viaggio fisioterapisti a tempo pieno. È di grande aiuto per noi estendere la nostra carriera a quell’età”.

Poi l’americano si è soffermato sul momento di Jannik Sinner:Contro Shelton, Jannik ha giocato un tennis fantastico. Il mio preparatore fisico mi ha insegnato un termine che usano in Argentina. Quando qualcuno gioca in modo incredibile gli argentino dicono che “sta giocando nudo”, e lui sta assolutamente giocando nudo in questo momento. Sta giocando un tennis fantastico”.

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