WTA Indian Wells, Navarro vola basso: "La qualità del gioco è più importante della classifica"

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WTA Indian Wells, Navarro vola basso: “La qualità del gioco è più importante della classifica”

Dopo la sorprendente vittoria ottenuta contro Sabalenka, la ventiduenne americana continua a restare con i piedi per terra: “La classifica è solo un numero, devo continuare a lavorare sodo”

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Emma Navarro - Indian Wells 2024 (X @BNPPARIBASOPEN)
Emma Navarro - Indian Wells 2024 (X @BNPPARIBASOPEN)
 

Era unz Emma Navarro al settimo cielo quella presentatasi alla conferenza stampa che si è tenuta subito dopo la sorprendente vittoria ottenuta dalla ventiduenne nativa di New York nel match contro Sabalenka. Del resto, non potrebbe essere altrimenti. Quella sciorinata dalla numero 23 del ranking femminile – in quel di Indian Wells – contro la forte giocatrice bielorussa, infatti, è stata una prestazione monstre (6-3 3-6 6-2 il punteggio finale), impeccabile. Adesso, il prossimo avversario di Emma nei quarti di finale dell’Open californiano, si chiamerà Maria Sakkari. Un’avversaria decisamente ostica per la giocatrice americana. Poco da dire. A giudicare dalle dichiarazioni rilasciate in conferenza, però, Navarro sembra avere le idee piuttosto chiare.

D. Emma, congratulazioni. Quali sono le tue emozioni dopo un risultato del genere?

Navarro: “Sono molto emozionata. Ho lavorato davvero duramente nel corso degli anni per arrivare a questo punto ed essere in grado di giocare ad un livello che mi consentisse di affrontare avversarie di questo calibro, di competere con le migliori giocatrici del mondo. Penso che questo si sia visto oggi. Sì, sono davvero entusiasta dopo questa vittoria. Allo stesso tempo, però, mi sento pronta per la prossima sfida.”

Ho avuto modo di seguire parecchie tue gare ed ho notato sempre questa sorta di compostezza e disciplina che riesci a mettere in campo. Chissà se questa peculiarità la sentivi già dentro di te, oppure la scopri di volta in volta o partita dopo partita?

Navarro: Sai, non penso tanto alla disciplina quando affronto queste gare. Per me è sempre interessante vedere come mi sento quando scendo in campo contro avversarie come Rybakina o Sabalenka. Sono semplicemente, immagino, più esperte di me e hanno giocato su questi campi più di me.”

A gennaio dicevi che ti stavi ancora abituando al numero in classifica che c’era accanto al tuo nome, adesso che ti stai avvicinando alla top 20 e riesci a battere la numero 2 del mondo, ti senti più a tuo agio con questo dettaglio? Cosa significa per te battere Sabalenka? 

Navarro: Sì, certo. Immagino che non mi sentissi a mio agio con la classifica, ma ho anche sentito che una volta arrivata a questo punto forse mi sarebbe potuto importare di più della mia classifica, ma ancora non mi interessa davvero (sorride). Voglio solo giocare un buon tennis e continuare a migliorare. Sì, penso che ci siano state un paio di volte da quando sono stata in tornei in cui ho perso quella mentalità, in cui ero tipo vicino a superare la top 100, e pensavo, ‘Okay, basta arrivare nella top 100 e poi sarò felice’. Una volta che ho raggiunto questi traguardi, però, ho pensato anche che era bello averlo fatto, ma quale sarebbe stato il passo successivo? Sai, alla fine una classifica è solo un numero.”

Oggi in campo hai detto che ti stai avvicinando al gioco con più aggressività, che in te è in atto una sorta di cambio di mentalità. È anche una questione tattica?

Navarro: Sì, direi che si tratta principalmente di un cambio di mentalità. Quando ero più giovane, giocavo in un modo in cui volevo semplicemente accumulare punti, impegnarmi nelle partite e reagire a ciò che stava facendo la mia avversaria. Ma a questi livelli non c’è né il tempo, né l’opportunità per farlo. Devi imparare a colpire prima…”

Ci spieghi come ti sei sentita all’inizio del terzo set e cosa pensavi di dover fare per riuscire a superare Sabalenka e chiudere la partita?

Navarro: Beh, per quanto riguarda la strategia di gioco, sapevo che avrei dovuto servire meglio e che avrei potuto giocare in maniera più aggressiva. Allo stesso tempo, però, sapevo pure che avrei dovuto metterle pressione, soprattutto sul suo servizio e rispondere con più determinazione. Ciò detto, sono ovviamente entusiasta della vittoria di oggi e di poter disputare un altro match domani. Questo è il motivo per cui gioco.”

Un’ultima domanda: a Doha hai dichiarato di avere due personalità diverse, dentro e fuori dal campo. E che queste ultime, poi, si stanno fondendo insieme fino a diventarne una sola. In che modo ti possono aiutare durante la gestione di una gara così difficile?

Navarro: Sì. Una volta avevo una mentalità totalmente diversa in campo. O, comunque, diversa da come apparivo fuori. Ma sì, ora questi due aspetti si stanno fondendo e mi diverto sicuramente di più in campo. Mi sento più a mio agio, ecco. E penso che questo aspetto abbia contribuito molto anche alla gestione di una gara difficile come quella di oggi…”

Francesco De Salvin

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