Il Challenger di Asuncion si tinge di azzurro con Gianluca Mager e Alexander Weis

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Il Challenger di Asuncion si tinge di azzurro con Gianluca Mager e Alexander Weis

Molto bene Enrico Dalla Valle che a Zara raggiunge anche lui i quarti. Nota di merito per il solito Samuel Vincent Ruggeri

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Gianluca Mager (foto Francesco Panunzio)
Gianluca Mager (foto Francesco Panunzio)
 

La lunghissima Temporada sudamericana dopo la tappa cilena si trasferisce ad Asuncion in Paraguay (Challenger 75, terra battuta) dove, in un tabellone presidiato come prima testa di serie dal peruviano Juan Pablo Varillas (n.95 ATP e fresco vincitore a Santiago), erano due gli italiani ai nastri di partenza, per la precisione Gianluca Mager e Alexander Weis. Molto bene entrambi con il sanremese che supera un paio di turni, in realtà non proibitivi, contro l’australiano Philip Sekulic (n.267) e l’argentino Lorenzo Rodriguez (n.504), entrambi costretti alla resa senza mai riuscire ad entrare veramente in partita. Ora gli toccherà un altro argentino, quel Ramon Burruchaga (n.161 ATP) con cui si è già scontrato un paio di volte in questa stagione, con una vittoria per parte: Mager a Santiago e Burruchaga a Santa Cruz.

Weis da parte sua, dopo aver battuto Juan Bautista Torres con un doppio 6-4, se l’è vista con il 30enne boliviano Hugo Dellien (n.183, ma al n.64 non più tardi di un anno fa). E l’altoatesino quando nel primo set si è trovato rapidamente sotto 1-3 non si è perso d’animo, ha controbrekkato e servendo per il set sul 5-4 ha annullato con freddezza una pericolosissima palla break che avrebbe rimesso tutto in discussione. Tutti si aspettavano da parte della terza testa di serie una reazione che in realtà non c’è stata e Weis ha chiuso trionfalmente 6-4 6-0. Nei quarti troverà il vincente del derby brasiliano tra Sakamoto e Heide, in campo nella notte italiana.

In Spagna a Murcia (Challenger 75, terra battuta) erano tre gli italiani in tabellone con un Samuel Vincent Ruggeri che, proveniente dalle qualificazioni, riesce a superare il primo turno battendo il sudafricano Lloyd Harris (n.182 ATP) con un doppio 6-4. Non inficia il suo bel torneo, l’ennesimo di questa stagione, la successiva sconfitta contro Richard Gasquet (ex n.7 del mondo e qui testa di serie n.2) che lo supera col punteggio di 6-3 4-6 6-0. Cose che capitano a 21 anni quando, per quanto talento tu possa avere, vai ad incontrare un monumento del tennis.

Bene all’esordio Andrea Pellegrino che supera 6-4 6-7(4) 6-3 la wild card spagnola Daniel Merida (n.387), nonostante il sito Challenger ATP Tour lo abbia dato per sconfitto per svariate ore col punteggio di fantasia di 6-4 6-3. Abbiamo già espresso nel recente passato le nostre molte perplessità sulle funzionalità del nuovo sito, ma ora ci sorge il dubbio che sia tutto un’espediente per testare l’attenzione di noi che scriviamo di tennis.

Tornando al tennis giocato purtroppo il tennista di Bisceglie ha perso, questa volta per davvero, al secondo turno contro l’immortale Marco Trungelliti col punteggio di 7-5 3-6 6-3. Peccato per l’azzurro ma inevitabili e doverosi i complimenti al 34enne argentino che della modestia e dell’applicazione ha fatto uno stile di vita.

Dobbiamo poi registrare l’ennesima sconfitta di Marco Cecchinato che si ferma all’esordio sconfitto 7-5 6-3 da quella vecchia volpe di Radu Albot, e di uno Stefano Napolitano che in perde 6-0 2-6 6-4 con il qualificato spagnolo Nicolas Alvarez Varona che attualmente sta fuori dai 1000, dopo aver avuto un best da 219 nell’ottobre 2022.

Si giocava anche in Croazia, sulla terra battuta di Zara, con Dominik Thiem prima testa di serie del Challenger 75 e cinque italiani ai nastri di partenza. Subito eliminato Francesco Maestrelli che, interpretando alla perfezione il copione  ‘un passo avanti e due indietro’, si fa sorprendere dall’austriaco Sandro Kopp (n.392) e stessa sorte per Riccardo Bonadio che conferma quanto sia faticoso questo suo 2024, perdendo dall’esperto Zdenek Kolar col punteggio di 6-4 6-7(4) 6-3. Avanti invece l’inossidabile Alessandro Giannessi, il rampante Enrico Dalla Valle e uno Stefano Travaglia che tenta per l’ennesima volta di riprendere quota. Il secondo turno è stato poi fatale per Giannessi che si deve arrendere (6-1 6-2) al kazako Timofey Skatov (n.273), uno che vale molto più della sua attuale classifica. Mentre Travaglia e Dalla Valle si sono affrontati in un crudelissimo derby che ha visto prevalere nettamente (6-1 6-4) Dalla Valle che, sotto le cure della ‘Galimberti Tennis Academy’, ha dato una svolta alla propria carriera. Ora l’incrocio con il 22enne bulgaro Adrian Andreev (n.254) non dovrebbe essere impossibile, con in palio la sua seconda semifinale Challenger dopo quella di Cordenons dello scorso anno quando perse da Matteo Gigante.

Il solo Federico Gaio difendeva i nostri colori nel Challenger 50 messicano in Yucatan (terra battuta), senza troppa fortuna perché è inciampato all’esordio contro lo statunitense Stefan Kozlov, n.103 un paio d’anni fa ma ora precipitato al n.653.

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