Sì Sinner (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Paura e delirio a Miami. Jannik Sinner arriva a un passo dal baratro contro Tallon Griekspoor ma viene benedetto dal temporale che ferma il gioco e resetta la mente del cannibale rosso, capace di passare in tre set contro l’olandese, alla quarta sconfitta di fila contro Jannik. […] Un piatto che va servito freddo, o forse meglio dire bagnato visto il clima di Miami che per farsi bella vuole somigliare a Wimbledon. Ma senza tetto. Il che rende tutto molto complicato. Ma alla fine ne approfitta il più forte […]. Insomma, Jannik Sinner. Che chiude 5-7 7-5 6-1 e raggiunge gli ottavi sigillando il terzo posto in classifica che sarebbe stato a rischio in caso di sconfitta: “E stata una giornata difficile — ha detto a caldo ancora sul campo — ma ho cercato di essere forte, soprattutto mentalmente nel secondo set. Dopo la pioggia sono rientrato più aggressivo. Sono contento di essere riuscito a superare le difficoltà”. E all’orizzonte vede un altro possibile derby, ai quarti di finale contro Matteo Arnaldi bravissimo a chiudere in due set contro Denis Shapovalov. A rallentatore La partita che doveva essere una formalità inizia male per Sinner, il suo braccio, la sua testa sembrano appesantiti. Uno Jannik intorpidito, alla moviola, incapace di reagire e di alzare il livello come era sempre riuscito a fare. Griekspoor rischia nel quarto game del primo set salvandosi da tre palle break, guadagnate grazie a un ritmo martellante da fondo da parte dell’altoatesino. […] La sorpresa, non una bella sorpresa, arriva sul 5-5 con Sinner che offre le prime due palle break del match: sotto 15- 40 mette un ace al centro, ma il dritto in rete sul 30-40 concede all’olandese il break. L’allievo di Cahill prova a ribaltare la situazione, approfitta delle incertezze di Griekspoor e si porta 0-30, ma ancora una volta è la battuta il pronto soccorso olandese: bastano due ace di fila e l’arancione stende il rosso vincendo il primo set 7-5. Jannik torna in campo nel secondo parziale ma non ha l’aria concentrata, sembra altrove […]. Il solito Sinner non basta, bisogna inventarsi qualcosa di diverso per scardinare le certezze di Griekspoor. Una palla corta e un servizio vincente rimettono Jannik in pista ma quello che manca è lo scatto, la zampata decisiva per andare in vantaggio. A suon di occasioni mancate Sinner si è giocato il primo set, e con l’olandese ancorato al servizio senza concedere nulla, non è facile trovare la quadra. Addirittura si intravede un gesto di stizza nel 4° game, con Jannik che fa il gesto di voler buttare la racchetta. Azione di cui ovviamente non si macchierà. Nel sesto game ci prova ancora, annulla tre volte la palla del 3-3 ma non c’è niente da fare, il break non arriva. Santa pioggia In compenso arriva la pioggia sotto forma di temporale tropicale. Un acquazzone che costringe a interrompere il gioco su tutti i campi per circa mezzora, anche se sul Centrale, l’immenso stadio da 15milaposti ricavato da quello dei Dolphins dell Nfl, si tarda un po’ di più. Jannik torna in palestra, il luogo che ha frequentato di più in questi giorni scombinati dal meteo. Un po’ di cyclette per tenere caldi i muscoli mentre, con lo sguardo ancora altrove, ascolta coach Cahill. Il tecnico australiano, guru del team, prova a rimettere a posto i pezzi del puzzle che si erano incastrati male nella testa dell’altoatesino. Quando la pioggia smette, Sinner e il fisioterapista Giacomo Naldi escono sul prato, nel retro, e iniziano a palleggiare. L’ atmosfera sembra rilassata, Jannik sorride e addirittura gioca con un bimbetto che sta imparando a camminare. Incredibile come alla presenza di un bambino Sinner riesca sempre a cambiare espressione. La differenza Rigenerato, dopo 50 minuti Sinner riprende la battaglia con Griekspoor. Ma l’olandese ci crede ancora, non vuole cedere, deve farlo al terzo set point quando Jannik decide che no, non è giornata per una sconfitta. Evita il tie break, chiude 7-5 e, com’era immaginabile, torna in campo con il killer instinct dimenticato nella borsa per quasi due set. […] Il nostro numero 1 scopre subito le carte, segna il break, allunga 4-1 e chiude a rullo, come sa fare lui: “Non ero in una buona situazione, ma ce l’ho fatta”. E dopo la pioggia torna il sereno.
Musetti: da padre è tutto più semplice (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
La vendetta, si sa, è un piatto che va servito freddo. E quella che si è preso Lorenzo Musetti nei confronti di Roman Safiullin, che lo aveva sconfitto in due set sia in semifinale nell’autunno scorso a Chengdu che al Challenger di Bergamo 2019, ha un gusto davvero speciale: è la prima vittoria nel circuito da papà (dieci giorni fa è nato il piccolo Ludovico). […] il 22enne di Carrara ha fornito una prestazione convincente, regalando alcuni lampi di classe, patrimonio del suo indiscutibile talento. Nonostante la battuta persa in apertura, l’allievo di coach Simone Tartarini non si è perso d’animo, trovando modo di cogliere l’immediato contro-break e poi di allungare sul 4-2 e servizio. Neppure la reazione del 26enne di Podolsk (n.39 ATP, 15 posti dietro l’azzurro) con il riaggancio ha tolto tranquillità all’azzurro, che ha continuato a condurre le danze incamerando il primo set al 12° gioco. Per la gioia di un gruppo di tifosi italiani la seconda frazione è tutta di marca tricolore, con break al quarto game di Musetti (3- 1) che poi ha tirato diritto fino al traguardo […] così da eguagliare il miglior risultato in Florida (nel 2021 eliminò Mmoh e Paire per poi cedere a Cilic). “E una bellissima sensazione — sottolinea il carrarino in conferenza stampa – c’erano tanti dubbi sulla possibilità di giocare questo torneo ma la vita ti regala sempre una chance. Anche se come risultati non sono in un periodo straordinario, in me c’è tanta felicità per un momento pieno di belle sorprese. In campo c’era la giusta tensione e il giusto nervosismo, ma mi sono sentito bene e credo di aver ritrovato il vero Lorenzo… Merito anche di Ludovico se sono riuscito ad essere qui: la sua nascita in anticipo di qualche giorno mi ha fatto cambiare piani. Sono stato un po’ a casa e sono arrivato qui all’ultimo istante, però con tanta gioia ed energie nuove. Era importante esserci, sia in termine di ranking sia per la fiducia. E si è visto, mi sono sentito più leggero e tranquillo, ho fatto un passo in avanti che mi fa ben sperare per i prossimi match”. Ovvero la sfida con il beniamino di casa Ben Shelton, che imponendosi sul Next Gen spagnolo Martin Landaluce ha ridato un po’ di fiato ai tifosi a stelle e strisce dopo le uscite di scena di Taylor Fritz, Tommy Paul e Frances Tiafoe. […] In un evento in cui fioccano le sorprese una delle principali l’ha firmata l’ungherese Fabian Marozsan, che con 23 vincenti […] ha lasciato appena due game ad Holger Rune (n.7 del ranking), così da centrare il terzo successo su un top 10 dopo aver sgambettato lo scorso anno Alcaraz a Roma e Ruud a Shanghai. Il 24enne di Budapest trova ora sulla sua strada l’australiano Alexei Popyrin, che ha eliminato il ceco Jiri Lehecka. A proposito di aussie, Alex De Minaur ha colto il 18° successo stagionale […] dominando il coreano Soonwoo Kwon: prossimo ostacolo per il n.10 del mondo il tedesco Jan-Lennard Struff.
Paolini si arrende in tre set: la Navarro resta un tabù (Roberto Bertellino, Tuttosport)
Anche l’ultima italiana nel tabellone del WTA 1000 di Miami, la toscana Jasmine Paolini, ha alzato bandiera bianca, a livello di terzo turno nel match valido per l’accesso agli ottavi di finale. L’azzurra si è confrontata con l’emergente americana Emma Navarro, numero 20 del seeding che l’aveva già battuta nelle due precedenti sfide. Testa a testa, quello disputato ieri, tra due delle tenniste più in forma del circuito e in salita nel ranking. Jasmine, ad avvalorare questa realtà, ha vinto in stagione 20 incontri su 26, seconda solo alla Swiatek. Brutta ieri la sua partenza, con il primo set volato via velocemente grazie alla solidità della Navarro, capace di contenere e accelerare nei momenti giusti, soprattutto dando una grande dimostrazione di forza nei suoi turni di servizio. Fondamentale, questo, che invece ieri non ha funzionato in “casa Paolini”, costretta a troppe seconde palle e molto leggere, aggredite regolarmente dalla Navarro […]. L’inizio del secondo set ha avuto lo stesso andamento, con Emma Navarro avanti di un break. È arrivata la bella reazione dell’azzurra, numero 12 del seeding e 14 del mondo, che ha ripreso e superato l’avversaria salendo 4-2. Navarro di nuovo solida e pericolosa, ma Jasmine ha retto in questa fase il confronto pareggiando i conti al quarto set point utile. Nel primo game del set decisivo si sono spente le residue energie, fisiche e mentali dell’italiana che dopo aver avuto una palla break, non trasformata, si è spenta. Dopo aver ceduto la battuta Jasmine non è più rimasta in scia e la sua avversaria ha navigato verso la vittoria conquistata al quarto match point con un netto 6-0. Al termine, per Jasmine, un po’ di delusione ma la sua prima parte di stagione è da archiviare solo con applausi […]. Ora dovrà consolidare i progressi fatti e pensare ai grandi appuntamenti sulla terra rossa. […]