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Federer contro Nadal: 2004-2024, il ventennale del primo “Fedal”
40 sfide che hanno fatto la storia del tennis: in occasione dell’anniversario dei vent’anni dal primo incrocio tra Roger Federer e Rafa Nadal a Miami 2004, ripercorriamo tutti i capitoli della loro saga
2008 Montecarlo, F: Nadal b. Federer 7-5 7-5
Nadal vince per il quarto anno di fila battendo Federer in tre finali consecutive. Non bastano allo svizzero due break nel primo set e un parziale di 4-0 in avvio di secondo set. A Montecarlo Nadal non perde dal 2003, quando fu eliminato da Coria al terzo turno. Dalla vittoria nel 2005 ha vinto sulla terra rossa 98 partite delle 99 giocate.
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2008 Amburgo, F: Nadal b. Federer 7-5 6-7(3) 6-3
Solo Gustavo Kuerten e Marcelo Rios erano riusciti, dal 1990, a vincere i tre Masters Series sul rosso (Monte-Carlo, Roma e Amburgo) nella stessa stagione. Federer parte meglio e allunga sul 5-1, ma Nadal dopo un medical time-out infila un parziale inarrestabile e vince il primo set. Anche nel secondo Roger inizia meglio (5-2), si fa brekkare nel nono game, ma riesce a conquistare il tiebreak. Nel terzo è Nadal a completare il break decisivo nel quarto gioco. È lui che entra nella storia dopo 2 ore e 53 minuti.
2008 Roland Garros, F: Nadal b. Federer 6-1 6-3 6-0
Si dice che il vincitore di Amburgo stecchi al Roland Garros. Nadal smentisce tutto e tutti. È una mattanza. Quando Federer regala il break nel primo game con il primo dei suoi 49 errori gratuiti si capisce che sarà solo un comprimario nello spettacolo. Federer subisce il primo 6-0 dal giugno 1999 (da Byron Black al Queen’s).
2008 Wimbledon, F: Nadal b. Federer 6-4 6-4 6-7(5) 6-7(8) 9-7
È la finale più lunga di Wimbledon, sia per durata (4 ore e 48 minuti contro le 4 ore e 16 minuti di Connors-McEnroe 1982) che in termini di game (62 game contro i 58 di Drobny-Rosewall del 1954). Come a Parigi nel 2007, Federer spreca troppe palle break (11 su 13, allora 16 su 17). Anche stavolta lascia per strada il secondo set dopo essere stato avanti 4-1. Rimane, almeno dal terzo set, una delle partite più belle di sempre, certamente la più emozionante finale dei Championships, cui sta anche stretto il paragone con Borg-McEnroe del 1980. Nadal canta sotto la pioggia, bacia la pioggia che rallenta la finale due volte e regala una conclusione notturna che eleva il trionfo nella dimensione dell’epica e della leggenda. Nadal, secondo spagnolo a vincere a Londra dopo Manolo Santana, rompe la tradizione del più tradizionale dei tornei dei gesti bianchi, arrampicandosi, bianco nel cielo scuro, sul Royal Box. Ma in fondo, questo è THE match: what did you expect?