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Federer contro Nadal: 2004-2024, il ventennale del primo “Fedal”
40 sfide che hanno fatto la storia del tennis: in occasione dell’anniversario dei vent’anni dal primo incrocio tra Roger Federer e Rafa Nadal a Miami 2004, ripercorriamo tutti i capitoli della loro saga
2019, Roland Garros, SF: Nadal b. Federer 6-3 6-4 6-2
Sul manto terroso del Philippe Chatrier, la regola è una sola: Federer ci prova ma vince sempre Nadal. Roger è difatti autore di una partita coraggiosa e dà la sensazione di essere costantemente vicino al suo rivale… ma mai abbastanza. Rafa conquista così la sesta vittoria su altrettanti confronti con lo svizzero a Parigi e vola in finale al Roland Garros per la dodicesima volta.
Scriveva così nella sua cronaca Agostino Nigro
Roger Federer prova a giocare la partita perfetta ma non ci riesce. Non gli sarebbe servito nulla di meno per battere Rafael Nadal sulla terra di Parigi. Rafa è solido, a tratti inattaccabile, giocando sui livelli che gli abbiamo visto in queste settimane ed in questi 15 anni. Il match tanto atteso un po’ delude, ma il tennis è soddisfatto anche solo del fatto che si sia celebrato, ancora. In fondo, è stata una partita di tennis. Due persone che si tirano una palla secondo regole codificate da cento anni in un sistema di punteggio che determina un vincitore ed uno sconfitto. Non è stato altro, ma c’è stato dell’altro. C’è stato un insieme complesso di sovrastrutture, mentali e di stile. Di bambini attaccati al televisore a fare il tifo, come i vecchi che pure ho visto fremere in questo enorme stadio, alto come quello dove Harry Potter giocava a Quidditch e che resterà sempre semivuoto negli spalti più costosi. C’è molto vento in campo, vento freddo che sbatte l’umidità dell’aria addosso ai giocatori. In cielo si inseguono nuvole grigio chiaro e nuvole grigio scuro. Nuvole bianche no, quelle si accompagnano al sole. Il vento forte lo si nota di più sulla maglia di Federer che è meno attillata, o forse semplicemente meno riempita. Certo, c’è stata la paura che questa fosse l’ultima partita di Roger a Parigi. La paura per il pubblico francese che dopo oggi, Federer per loro non esisterà più. E per questo l’incitamento di chi non ha accento spagnolo è stato a senso unico: di coraggio, di affetto. Non ci lasciare Roger, torna domenica: insieme fermeremo il tempo.
Che strano è morire al Roland Garros. Si muore nella terra, si rinasce fili d’erba.
2019, Wimbledon, SF: Federer b. Nadal 7-6(3) 1-6 6-3 6-4
Se Parigi è il regno incontrastato di Nadal, Church Road è il giardino di casa di Federer. Il centrale di Wimbledon appartiene a Roger, Rafa va KO e il campionissimo elvetico si prende la dodicesima finale sui prati londinesi. Lo spagnolo si arrende alla distanza, sarà ancora Federer-Djokovic – e sappiamo tutti quanto fu amaro l’epilogo per lo svizzero dopo l’apoteosi in semifinale – per la terza volta ultimo atto ai Championships. Sedicesimo confronto diretto vinto da Federer, che accorcia le distanze ma non avrà più la possibilità di provare ad agganciare Rafael nel computo dei loro scontri diretti: quest’epopea incredibile si chiude sul 24 a 16 in favore del maiorchino.
Scriveva così nella sua cronaca Luca Baldissera
Poco da fare, finchè ci saranno loro due, ogni partita in cui si troveranno sullo stesso campo da avversari avrà il sapore del momento unico. In un tempio del tennis quale il centrale di Wimbledon, poi, la magia diventa completa. Roger Federer e Rafael Nadal, detto Rafa, arrivano alla 40esima , 24-15 per lo spagnolo. Per Roger siamo alla semifinale dei Championships numero 12, di cui 11 vinte, per Rafa alla sesta, di cui 5 vinte. Non entra uno spillo sulle tribune, i biglietti per la sessione pomeridiana di oggi superavano le 4000 sterline l’uno.