Nick Kyrgios: “I canadesi sostengono meglio degli australiani i loro atleti”

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Nick Kyrgios: “I canadesi sostengono meglio degli australiani i loro atleti”

Dopo la bruciante sconfitta contro il 17enne Denis Shapovalov, il bad boy del tennis australiano è apparso molto abbattuto in conferenza stampa. Ma è comunque riuscito a lanciare una provocazione delle sue

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Un Nick Kyrgios svogliato e con lo sguardo perso di chi vorrebbe essere dall’altra parte del mondo ha risposto pigramente alle domande dei giornalisti canadesi, a seguito della debacle contro il giovanissimo beniamino di casa Denis Shapovalov, fresco vincitore di Wimbledon Junior. Il 21enne di Canberra ha ammesso di non aver giocato bene ma anche dato il giusto merito al suo avversario, che ha ottenuto il primo successo in carriera a livello ATP.

“Ho semplicemente giocato male ma lui ha giocato bene e se l’è guadagnata”, ha sottolineato Kyrgios che si è anche soffermato sulle qualità di Shapovalov, “Penso che sia un gran giocatore. Ha un grande avvenire. Sono curioso di vedere come progredirà tra i professionisti. Ma è ancora attorno alla 300esima (370 per precisione ndr) posizione in classifica. Ha ancora una lunga strada per entrare nei Top100 ma penso che ci metterà poco a percorrerla”.

Il volubile tennista australiano ha inoltre negato di aver sentito un fastidio al ginocchio durante l’incontro e si è definito “sorpreso” della propria prestazione e di aver commesso ben 18 doppi falli, uno sproposito per un giocatore che ha nel servizio il suo colpo forse più naturale. Probabilmente però la risposta che testimonia meglio la sua confusione mentale, Kyrgios l’ha data su una domanda riguardo ai suoi piani nel breve termine. “Non ne ho idea. Non lo so davvero penso che giocherò ad Altanta. Ho un doppio domani. Spero che mi tiri un po’ su di morale”, ha risposto laconico il talentuoso aussie.

Nonostante il malumore, Kyrgios proprio sul finire della conferenza stampa ha trovato il tempo per fare un’affermazione che potrebbe scatenare molte critiche in patria. Penso che i canadesi supportino meglio i loro atleti degli australiani”, ha detto il classe 1995 di origini greche e malesi che poi non ha voluto approfondire l’analisi. Saremmo sorpresi se a Sydney non si sollevasse nuovamente un coro di indignazione contro di lui.

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